Gli Omega 3 potrebbero rallentare l'invecchiamento

Sono un po’ come dei supereroi. Ci proteggono dal male. Ma non serve immaginarseli avvolti in un mantello o diretti in volo verso altre galassie. Sono qui tra noi. Si trovano nel pesce azzurro, nella frutta secca, nella verdura a foglia verde e nelle uova. Sono gli Omega 3, alcuni tra i nostri più preziosi alleati. Sono una tipologia di grassi polinsaturi che non produciamo autonomamente ma che devono essere assunti attraverso l’alimentazione quotidiana. E i benefici sono molteplici. Gli Omega 3 mantengono in salute il cuore, sono un toccasana per la memoria e il cervello. Ma non solo. Possono essere utilizzati anche per fini estetici, diventando i migliori amici della nostra pelle e del nostro cuoio capelluto. Adesso un nuovo studio sottolinea la loro funzione nel rallentare l’invecchiamento. Il lavoro è stato pubblicato sulla rivista scientifica Nature e porta la firma della scienziata Heike Bischoff Ferrari e di Steve Horvat, professore di genetica umana e biostatistica presso l’Università della California. “Ogni mattina con il mio caffè assumo integratori di Omega 3”, dichiara Horvat. Che prosegue soddisfatto: “Insomma, metto in pratica ciò che pubblico”. I due studiosi, infatti, hanno notato un rallentamento dell’invecchiamento biologico di tre o quattro mesi in molti individui. Il motivo? L’assunzione costante nell’arco di tre anni di Omega 3 sotto forma di integratori. I risultati erano migliori lì dove la terapia veniva combinata con la vitamina D e l’esercizio fisico. Le persone prese in questione nello studio avevano tutte età pari o superiore a 70 anni e nessuna presentava gravi malattie croniche o disabilità. Per Bischoff Ferrari un simile risultato potrà tradursi in importanti benefici per la salute pubblica. Tuttavia, non mancano le voci critiche. O meglio, sempre più attenzione viene rivolta agli integratori alimentari, le cui vendite sono in aumento in tutti i Paesi europei. Tanto che nel 2022 è stato dato alla luce il Manifesto di Erice, un workshop internazionale con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sull’uso sicuro di questi prodotti. E allo stesso tempo promuovere lo sviluppo di un sistema comune di monitoraggio europeo, data anche la possibilità di effetti imprevedibili e indesiderati. Per fare il punto della situazione, Panorama ha contattato il dottor Nicola Sorrentino, specialista in Scienza dell’Alimentazione e Dietetica, nonché Direttore della Iulm Food Academy. Un’ associazione che non persegue fini di lucro ma ha lo scopo di divulgare tutti i passaggi della filiera produttiva degli alimenti, dalle materie prime fino alla presentazione sulla tavola dei consumatori. “Professore, negli ultimi anni sempre più persone ricorrono agli integratori alimentari. A volte, anche in sostituzione di una dieta sana ed equilibrata. Lei che idea si è fatto a riguardo?”“Credo che la risposta stia già tutta nel nome. Integrare significa fornire un supporto lì dove serve. È chiaro che gli integratori non vadano demonizzati, anche io li prescrivo ai miei pazienti. Ma bisogna fare attenzione; questi prodotti non devono essere considerati come degli elisir di lunga vita. E soprattutto non esiste una regola universale valida per tutti”.“Si spieghi meglio”“Sono diversi i fattori che incidono. L’età di una persona, il suo peso, le patologie da cui è affetto. Se un integratore risulta utile per un determinato individuo, non vuol dire che sia un valido rimedio anche per un altro. Anzi, potrebbe generare l’effetto opposto”.“Come è possibile aumentare la consapevolezza delle persone su questi prodotti?”“Dico sempre ai miei pazienti: evitate le autoprescrizioni. Anche per gli integratori alimentari serve il parere di uno specialista. Molti credono che avere a che fare con prodotti naturali li renda esenti da rischi. Ma non è così. E a volte non si ha neanche contezza di come vadano assunti.”“Può fare qualche esempio?”“Uno degli integratori più in voga in questo momento è il glutatione. Viene utilizzato come antiossidante, per una pelle più luminosa. Ma per fare effetto andrebbe somministrato direttamente in vena o attraverso una soluzione orosolubile. Molti non sanno che le semplici compresse non riescono a superare la barriera gastrica del nostro organismo. Ma così è del tutto inutile. È meglio bere un bel bicchiere d’acqua fresca piuttosto”.“E per quanto riguarda gli Omega 3?”“Innanzitutto, va detto che sugli Omega 3 disponiamo da anni di studi scientifici seri che ne attestano le qualità benefiche. Sono degli alleati preziosi per il cervello, aiutano con i problemi cardiovascolari. Sono utilizzati anche per prendersi cura della pelle e dei capelli.”“Insomma un toccasana per tutti, soprattutto per chi è più avanti con l’età”“Sicuramente. Tuttavia, sono soprattutto i più giovani e gli atleti che ne fanno uso. Ma, come torno a ripetere, anche per gli Omega 3 non è possibile stabilire una regola valida per tutti. Il dosaggio sarà differente da persona a persona e varierà a seconda della sua cartella cli

Feb 5, 2025 - 15:06
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Gli Omega 3 potrebbero rallentare l'invecchiamento


Sono un po’ come dei supereroi. Ci proteggono dal male. Ma non serve immaginarseli avvolti in un mantello o diretti in volo verso altre galassie. Sono qui tra noi. Si trovano nel pesce azzurro, nella frutta secca, nella verdura a foglia verde e nelle uova. Sono gli Omega 3, alcuni tra i nostri più preziosi alleati. Sono una tipologia di grassi polinsaturi che non produciamo autonomamente ma che devono essere assunti attraverso l’alimentazione quotidiana. E i benefici sono molteplici. Gli Omega 3 mantengono in salute il cuore, sono un toccasana per la memoria e il cervello. Ma non solo. Possono essere utilizzati anche per fini estetici, diventando i migliori amici della nostra pelle e del nostro cuoio capelluto.

Adesso un nuovo studio sottolinea la loro funzione nel rallentare l’invecchiamento. Il lavoro è stato pubblicato sulla rivista scientifica Nature e porta la firma della scienziata Heike Bischoff Ferrari e di Steve Horvat, professore di genetica umana e biostatistica presso l’Università della California. “Ogni mattina con il mio caffè assumo integratori di Omega 3”, dichiara Horvat. Che prosegue soddisfatto: “Insomma, metto in pratica ciò che pubblico”. I due studiosi, infatti, hanno notato un rallentamento dell’invecchiamento biologico di tre o quattro mesi in molti individui. Il motivo? L’assunzione costante nell’arco di tre anni di Omega 3 sotto forma di integratori. I risultati erano migliori lì dove la terapia veniva combinata con la vitamina D e l’esercizio fisico. Le persone prese in questione nello studio avevano tutte età pari o superiore a 70 anni e nessuna presentava gravi malattie croniche o disabilità. Per Bischoff Ferrari un simile risultato potrà tradursi in importanti benefici per la salute pubblica. Tuttavia, non mancano le voci critiche. O meglio, sempre più attenzione viene rivolta agli integratori alimentari, le cui vendite sono in aumento in tutti i Paesi europei. Tanto che nel 2022 è stato dato alla luce il Manifesto di Erice, un workshop internazionale con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sull’uso sicuro di questi prodotti. E allo stesso tempo promuovere lo sviluppo di un sistema comune di monitoraggio europeo, data anche la possibilità di effetti imprevedibili e indesiderati. Per fare il punto della situazione, Panorama ha contattato il dottor Nicola Sorrentino, specialista in Scienza dell’Alimentazione e Dietetica, nonché Direttore della Iulm Food Academy. Un’ associazione che non persegue fini di lucro ma ha lo scopo di divulgare tutti i passaggi della filiera produttiva degli alimenti, dalle materie prime fino alla presentazione sulla tavola dei consumatori.

“Professore, negli ultimi anni sempre più persone ricorrono agli integratori alimentari. A volte, anche in sostituzione di una dieta sana ed equilibrata. Lei che idea si è fatto a riguardo?”

“Credo che la risposta stia già tutta nel nome. Integrare significa fornire un supporto lì dove serve. È chiaro che gli integratori non vadano demonizzati, anche io li prescrivo ai miei pazienti. Ma bisogna fare attenzione; questi prodotti non devono essere considerati come degli elisir di lunga vita. E soprattutto non esiste una regola universale valida per tutti”.

“Si spieghi meglio”

“Sono diversi i fattori che incidono. L’età di una persona, il suo peso, le patologie da cui è affetto. Se un integratore risulta utile per un determinato individuo, non vuol dire che sia un valido rimedio anche per un altro. Anzi, potrebbe generare l’effetto opposto”.

“Come è possibile aumentare la consapevolezza delle persone su questi prodotti?”

“Dico sempre ai miei pazienti: evitate le autoprescrizioni. Anche per gli integratori alimentari serve il parere di uno specialista. Molti credono che avere a che fare con prodotti naturali li renda esenti da rischi. Ma non è così. E a volte non si ha neanche contezza di come vadano assunti.”

“Può fare qualche esempio?”

“Uno degli integratori più in voga in questo momento è il glutatione. Viene utilizzato come antiossidante, per una pelle più luminosa. Ma per fare effetto andrebbe somministrato direttamente in vena o attraverso una soluzione orosolubile. Molti non sanno che le semplici compresse non riescono a superare la barriera gastrica del nostro organismo. Ma così è del tutto inutile. È meglio bere un bel bicchiere d’acqua fresca piuttosto”.

“E per quanto riguarda gli Omega 3?”

“Innanzitutto, va detto che sugli Omega 3 disponiamo da anni di studi scientifici seri che ne attestano le qualità benefiche. Sono degli alleati preziosi per il cervello, aiutano con i problemi cardiovascolari. Sono utilizzati anche per prendersi cura della pelle e dei capelli.”

“Insomma un toccasana per tutti, soprattutto per chi è più avanti con l’età”

“Sicuramente. Tuttavia, sono soprattutto i più giovani e gli atleti che ne fanno uso. Ma, come torno a ripetere, anche per gli Omega 3 non è possibile stabilire una regola valida per tutti. Il dosaggio sarà differente da persona a persona e varierà a seconda della sua cartella clinica, delle sue abitudini alimentari. E su un punto vorrei essere chiaro: questi prodotti non vanno intesi come sostituti dei farmaci. Penso ad esempio alla pillola della pressione. Altrimenti lanciamo un messaggio sbagliato”.

“Nelle sue diete solitamente che tipo di approccio utilizza?”

“Dipende dagli obiettivi, ovviamente. Se qualcuno vuole perdere peso, è chiaro che dovrà diminuire l’apporto calorico. Storia diversa per chi invece mira a mantenersi sano e in forma nel corso del tempo. Ma in entrambi i casi, i miei pazienti lo sanno bene: la dieta non è una penitenza. In modo equilibrato, si può mangiare tutto”.

“Anche la pasta?”

“Ma certo. I carboidrati sono fondamentali per il nostro organismo. Quello che conta è il modo in cui viene condita. Ma se facciamo attenzione a questi dettagli, anche la dieta sarà piacevole e per nulla stressante.