Giustizia, Tajani ribadisce la linea sovranista: i magistrati bravi sono solo quelli che danno ragione al governo

Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, intervistato dal Qn, ha ribadito la posizione del governo sul trasferimento dei migranti in Albania e sulla riforma della giustizia. Secondo Tajani, l’esecutivo è determinato a proseguire nelle sue scelte, nonostante le critiche e gli ostacoli: “Il contrasto dell’immigrazione illegale non può fermarsi. Dobbiamo favorire quella regolare, ma dobbiamo contrastare assolutamente quella illegale. Noi siamo convinti di avere ragione e, dunque, si va avanti”, ha dichiarato. Sulla giustizia, ha insistito sulla necessità di portare a termine rapidamente la riforma.

Tajani ha poi criticato apertamente l’operato della magistratura, sostenendo che alcuni giudici starebbero cercando di ostacolare l’azione del governo: “Mi pare evidente che ci sia da parte di taluni magistrati un atteggiamento ostile nei confronti del governo, volto a condizionare la vita politica del Paese con le loro decisioni. C’è un travalicare del potere giudiziario nei confronti del potere legislativo e di quello esecutivo. Nessuno è contro la magistratura, ma c’è un problema palese di squilibrio tra i poteri per l’azione di taluni magistrati”.

Il caso Almasri è stato uno dei punti più discussi: “La reazione è stata forte per due ragioni. In primo luogo non capisco perché il procuratore abbia deciso di procedere quando non era obbligato a farlo, sollecitato da una lettera esposto di un avvocato che è stato sottosegretario in un governo di sinistra”.

ha poi espresso dubbi anche sulla Corte penale dell’Aja: “C’è il comportamento della Corte penale dell’Aja che lascia un po’ perplessi. Di sicuro non si è capito perché la Corte non abbia inviato la richiesta di arresto agli altri Stati nei quali Almasri è stato prima di arrivare da noi”.

Nel frattempo, la narrazione della destra italiana sulla giustizia rimane sempre la stessa: i giudici sono bravi solo quando danno loro ragione, mentre tutti gli altri fanno parte di un complotto per sabotare il governo e ostacolare la sua agenda politica.

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