F1, il mondiale 2025 è già destinato a entrare nella storia: ecco perché
Il conto alla rovescia sta per terminare. In F1, dalla prossima settimana, tutti i team inizieranno a presentare i rispettivi progetti tecnici per il mondiale 2025. Una tradizione gelosamente tutelata dalle varie scuderie, nonostante l’evento collettivo che si terrà il 18 ottobre, in pompa magna a Londra, darà modo di apprezzare solamente le nuove livree […]
![F1, il mondiale 2025 è già destinato a entrare nella storia: ecco perché](https://www.funoanalisitecnica.com/wp-content/uploads/2025/01/2025-01-28-09.55.03.jpg)
Il conto alla rovescia sta per terminare. In F1, dalla prossima settimana, tutti i team inizieranno a presentare i rispettivi progetti tecnici per il mondiale 2025. Una tradizione gelosamente tutelata dalle varie scuderie, nonostante l’evento collettivo che si terrà il 18 ottobre, in pompa magna a Londra, darà modo di apprezzare solamente le nuove livree dei 10 competitor che prenderanno parte all’ultima stagione agonistica prima della rivoluzione del corpo normativo. Come ogni anno, questo è il periodo di speranze, congetture e previsioni in merito alla competitività delle nuove monoposto.
Un momento da gustare che però, sino a quando non si arriverà ai pre-season test, in programma il 26 febbraio corrente mese a Sakhir, Bahrein, non leverà alcun dubbio sul rendimento delle auto. La speranza è che il prossimo campionato proponga la medesima convergenza prestazionale apprezzata nel 2024. Anzi, considerando che molto progetti sono arrivati al limite, almeno a livello teorico potremmo osservare un gap addirittura minore tra le varie scuderie che compongono il lotto. Diciamo questo anche in ragione del lavoro realizzato per il 2026 che ha tolte energie ai progetti 2025.
L’essenza dello sport dovrebbe essere l’imprevedibilità del risultato finale e, in tal senso, la scorsa stagione è stata addirittura superiore alle più rosee aspettative. Quattro team hanno vinto più di tre gare e sette piloti hanno portato a casa almeno due successi. Numeri che non hanno precedenti in F1, in quando nella storia della massima categoria è davvero complicato poter osservare un mondiale così tanto livellato. Per una serie di circostanze, il prossimo anno è di fatto destinato a essere consegnato alla storia indipendentemente da chi riuscirà a trionfare. Vediamo perché…
F1, 2025: una stagione che resterà comunque nella storia
Il 2025 non sarà una stagione banale. Partiamo dal campione del mondo in carica, l’olandese Verstappen. Se dovesse confermarsi vincitore, eguaglierebbe il record di Michael Schumacher, capace di conquistare consecutivamente cinque titoli iridati all’inizio del terzo millennio. Un filotto reso possibile solo da prolungati domini tecnici. Hamilton poteva riuscirci nell’era d’oro Mercedes, ma la power unit esplosa a Kuala Lumpur nel 2016 e la determinazione di Nico Rosberg hanno interrotto quello che, sulla carta, poteva essere una sequenza stellare.
Proprio il pilota anglo-caraibico potrebbe infrangere l’ultimo record che condivide con Michael Schumacher. Parliamo di quella ottava corona iridata che, dalla notte di Abu Dhabi 2021, è diventata un’ossessione malcelata. Quella spinta emotiva che non gli fa appendere ancora il casco al chiodo nonostante non abbia nulla da dimostrare. Per la Scuderia Ferrari sembrano esserci tutte le condizioni per poter iscrivere nuovamente il proprio nome nell’albo d’oro della categoria, sia nei costruttori che in quello piloti. Generazioni di fan non hanno mai visto trionfare il Cavallino Rampante.
Giusto come accadde tra il titolo di Jody Scheckter e quello del Kaiser nel 2000. Potrebbe anche essere l’anno di un nuovo campione del mondo, a coronamento di un talento smisurato che necessita della certificazione iridata. Parliamo, ad esempio, di Leclerc, ragazzo cresciuto in modo esponenziale negli ultimi tre anni, che ha dimostrato di essere consistente anche quando il mezzo non lo ha assecondato. È l’unico pilota, insieme al suo compagno, in grado di reggere il confronto con sua maestà Verstappen nel corpo a corpo, dimostrando di non soffrire in alcun modo la guida spesso ruvida del tre volte campione del mondo.
Potrebbe esserci gloria anche per Lando Norris, che a suo dire ha imparato tanto dalla passata campagna, al punto di sentirsi pronto per conquistare il suo primo titolo mondiale. Questo il suo pensiero che nasce da una grande sofferenza passata. Apprendere dai propri limiti ed errori è sempre qualcosa si importante, ma resta sempre il fatto che le parole lasciano il tempo che trovano e le conferme in pista servono. Se McLaren proseguirà la sua straordinaria curva di crescita prestazionale, il successo per il pilota originario di Bristol, più che un sogno, potrebbe pure diventate un chiaro obbligo.
Sarà interessante vedere e capire se, nella mente del pilota inglese, sia scattato quel famoso click tanto necessario per non soccombere sotto il peso della responsabilità di “dover” eventualmente vincere. Anche in questo caso, un eventuale successo di Lando avrebbe una portata storica per il proprio team. La scuderia di Woking ha vinto l’ultimo titolo piloti grazie a Lewis Hamilton nel 2008, nel rocambolesco finale di gara del Gran Premio di Interlagos, in cui Felipe Massa è stato campione del mondo fino a qualche attimo prima del termine della gara.
Autore: Roberto Cecere – @robertofunoat
Immagini: FIA – F1Tv