Equo compenso e punteggi economici negli appalti dopo il correttivo
lentepubblica.it Alcuni interessanti chiarimenti sull’impatto del correttivo al codice dei contratti su equo compenso e punteggi economici negli appalti pubblici: focus del Dott. Luca Leccisotti. Il D.Lgs. n. 209/2024, correttivo del Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. n. 36/2023), ha introdotto significative modifiche alla disciplina degli appalti pubblici, con particolare riferimento ai servizi di ingegneria e architettura. […] The post Equo compenso e punteggi economici negli appalti dopo il correttivo appeared first on lentepubblica.it.
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Alcuni interessanti chiarimenti sull’impatto del correttivo al codice dei contratti su equo compenso e punteggi economici negli appalti pubblici: focus del Dott. Luca Leccisotti.
Il D.Lgs. n. 209/2024, correttivo del Codice dei Contratti Pubblici (D.Lgs. n. 36/2023), ha introdotto significative modifiche alla disciplina degli appalti pubblici, con particolare riferimento ai servizi di ingegneria e architettura. Tra gli interventi più rilevanti, l’eliminazione dell’equo compenso per tali servizi e la definizione di nuove modalità per il calcolo dei punteggi economici. Queste novità rispondono alla necessità di chiarire ambiguità normative che avevano generato incertezze interpretative e contenziosi, senza tuttavia mancare di sollevare questioni di compatibilità con i principi generali del diritto amministrativo.
Questo articolo analizza in dettaglio le modifiche introdotte dal correttivo, con un focus sulla disciplina dell’equo compenso e sui metodi di calcolo dei punteggi economici, evidenziando le implicazioni per le stazioni appaltanti e i professionisti del settore.
Il superamento dell’equo compenso
Evoluzione normativa
L’articolo 8, comma 2, del Codice dei Contratti, nella sua formulazione originaria, stabiliva la garanzia dell’applicazione del principio di equo compenso per i servizi di ingegneria e architettura. Tuttavia, la mancanza di indicazioni operative concrete aveva lasciato ampi margini di discrezionalità interpretativa, generando numerosi contenziosi. La pubblicazione della Legge 21 aprile 2023, n. 49, aveva tentato di definire criteri chiari per il pagamento delle prestazioni professionali rese in favore della Pubblica Amministrazione, senza tuttavia risolvere completamente le criticità.
Con il correttivo, il Governo ha deciso di intervenire in modo drastico, eliminando l’equo compenso dagli affidamenti relativi ai servizi di ingegneria e architettura. L’articolo 8 è stato modificato per specificare che la garanzia del principio è limitata alle modalità previste dall’articolo 41, commi 15-bis, 15-ter e 15-quater.
Nuove disposizioni dell’articolo 41
Le modifiche all’articolo 41 hanno comportato:
- Soppressione di clausole ridondanti: Gli ultimi due periodi del comma 15 sono stati eliminati per evitare sovrapposizioni normative.
- Inserimento di nuovi commi: I commi 15-bis, 15-ter e 15-quater disciplinano le modalità di calcolo e applicazione dei compensi per i servizi professionali.
Metodi di calcolo dei punteggi economici
Introduzione del nuovo articolo 2-bis nell’allegato i.13
Il correttivo ha introdotto un nuovo articolo 2-bis nell’Allegato I.13 del Codice, che definisce i criteri per il calcolo dei punteggi economici. Tra le principali novità:
- Criterio della proporzionalità: Il punteggio economico è attribuito sulla base di un algoritmo proporzionale, che valorizza le offerte più competitive senza penalizzare eccessivamente le proposte vicine al valore massimo.
- Introduzione di soglie di sbarramento: Viene previsto un limite massimo di ribasso, superato il quale l’offerta è considerata anomala e soggetta a verifiche aggiuntive.
- Ponderazione bilanciata: La formula di calcolo deve garantire un equilibrio tra componente economica e qualitativa, evitando distorsioni nella valutazione complessiva delle offerte.
Implicazioni per le stazioni appaltanti
Le modifiche introdotte dal correttivo richiedono alle stazioni appaltanti di:
- Adeguare la documentazione di gara: La predisposizione dei bandi deve includere clausole chiare sui criteri di attribuzione dei punteggi economici e sulle modalità di verifica delle offerte anomale.
- Formare il personale: I funzionari pubblici devono essere adeguatamente formati per applicare le nuove disposizioni in modo coerente e trasparente.
- Monitorare l’impatto delle modifiche: Sarà essenziale valutare l’efficacia delle nuove regole nel promuovere la concorrenza e garantire la qualità delle prestazioni.
Conclusioni
Il correttivo al Codice dei Contratti Pubblici rappresenta un intervento significativo nel panorama normativo degli appalti pubblici, segnando un cambiamento di paradigma nella disciplina dell’equo compenso e nell’attribuzione dei punteggi economici. Per le stazioni appaltanti e i professionisti del settore, queste modifiche offrono nuove opportunità ma anche sfide, richiedendo un adattamento rapido alle nuove regole.
In questo contesto, il ruolo della formazione e della consulenza specialistica sarà cruciale per garantire una corretta implementazione delle disposizioni normative e prevenire il rischio di contenziosi. Solo un’applicazione rigorosa e consapevole delle nuove regole potrà assicurare l’equilibrio tra efficienza, trasparenza e tutela degli interessi pubblici.
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