Ecco come il mondo è diventato un po’ trumpiano. Report Ecfr

Cosa dice l'indagine dell’European Council on Foreign Relations sul tasso di gradimento internazionale di Donald Trump.

Gen 26, 2025 - 12:58
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Ecco come il mondo è diventato un po’ trumpiano. Report Ecfr

Cosa dice l’indagine dell’European Council on Foreign Relations sul tasso di gradimento internazionale di Donald Trump

I sorprendenti risultati dell’indagine condotta dall’European Council on Foreign Relations su un campione di circa 28mila persone distribuite in 24 Paesi mettono in una luce diversa l’avvento di Trump e della sua disruption, guardato con favore da molte nazioni del Sud del mondo sebbene non dagli alleati storici degli Usa e segnatamente gli europei.

UN GRANDE BENVENUTO

In Paesi come India (85%), Arabia Saudita (69), Brasile (56), Sudafrica e Turchia (53) la maggioranza degli intervistati ritiene che l’elezione di Trump sia una buona cosa per gli americani.

Il dato contrasta molto con quello relativo ai Paesi europei, dove la percentuale scende dal 37% dell’Ucraina, al 34 degli undici Paesi Ue monitorati nell’indagine, al 25 della Svizzera fino al 24 della Gran Bretagna.

TRUMP, IL GRANDE PACIFICATORE

Il risultato forse più rilevante dell’indagine dell’ECFR riguarda le risposte alla domanda se Trump presidente rappresenti uno sviluppo positivo per la pace nel mondo.

Anche qui troviamo un netto divario tra Occidente e Sud del mondo, con dati che vanno dall’82% degli indiani che lo ritiene positivo, al 57 dell’Arabia Saudita, al 52 della Cina.

La visione si ribalta in Paesi come l’Ucraina (33%), gli undici membri Ue (29), la Gran Bretagna (19) e la Corea del Sud (17).

UNA BUONA COSA PER IL NOSTRO PAESE

Colpiscono anche le risposte alla domanda se l’elezione del tycoon rappresenti una cosa buona o cattiva per il proprio Paese.

Spicca il dato dell’India, con l’84% che parla di una cosa buona, contro la percentuale a una cifra di chi è convinto del contrario.

Ma la percezione positiva prevale su quella negativa anche in Arabia Saudita (61), Cina (46), Brasile (43), Sudafrica (36), Turchia (35), Indonesia (30).

La situazione si ribalta invece in Europa e in Corea del Sud, dove le percezioni negative prevalgono fino a diventare talvolta maggioritarie.

 CHI LO AMA E CHI LO ODIA

Il divario Nord Sud si ripresenta in quelle che l’ECFR definisce come linee di tendenza, distinguendo ad esempio tra i Trump Welcomers e i Never Trumpers, che forniscono interessanti misure di sintesi sull’accoglienza del Trump 2.

Nella prima categoria troviamo soprattutto India (75%), Arabia Saudita (49), Russia (38), Sudafrica (35), Cina (34) e Brasile (33).

Sul versante opposto si collocano i Paesi in cui prevalgono i Never Trumpers, che sono nuovamente gli europei e i sudcoreani.

BUONO PER LA PACE CON LA CINA

Una domanda specifica chiedeva di esprimersi sulla probabilità che la presidenza Trump riduca o incrementi le tensioni con la Cina.

Anche qui si ripresenta il consueto divario: da un lato chi come gli indiani e i sauditi pensa che con Trump le tensioni si ridurranno e sul versante opposto gli occidental