Ebbene sì: i genitori hanno un figlio preferito

I genitori hanno un figlio favorito: ecco quali caratteristiche relative a età, sesso e comportamento influiscono (un poco) sulle preferenze di mamma e papà.

Gen 27, 2025 - 13:48
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Ebbene sì: i genitori hanno un figlio preferito
Uno studio pubblicato su Psychological Bulletin mette fine all'annoso dubbio che arrovella i bambini di mezzo mondo: papà e mamma hanno un figlio prediletto? Ebbene sì: secondo i dati analizzati riguardanti quasi 19.500 partecipanti, i preferiti di casa sono i più piccoli, con un carattere accondiscendente e responsabile, e di sesso femminile.. L'importanza della personalità. Lo studio ha analizzato i dati relativi a una serie di fonti, tra cui 30 articoli sul tema pubblicati in peer-review, che hanno coinvolto 19.469 partecipanti provenienti da USA, Europa occidentale e Canada. I favoritismi dei genitori sono risultati essere sottili e inconsci, basati sull'età, la personalità e il sesso dei figli. I figli minori sono i cocchi di casa, anche se i primogeniti godono spesso di maggiore libertà e autonomia; preferite poi le femmine sui maschi, anche se questo favoritismo è stato riportato solo dai genitori, e non dai figli; la personalità è quella che ha avuto però maggior peso: prescindendo da sesso ed età, i figli con un carattere più tranquillo e responsabile sono risultati quelli in assoluto preferiti da mamma e papà.. Occhio ai favoritismi. Le dinamiche evidenziate nello studio non riguardano solo le rivalità tra fratelli, ma hanno importanti implicazioni per il benessere mentale futuro dei bambini: studi passati hanno infatti dimostrato che i figli che si sentono "gli sfavoriti" dei genitori tendono a godere di una peggior salute mentale e a essere più problematici a scuola e a casa. «Spero che il nostro studio getti luce su alcune dinamiche familiari che spesso vengono percepite, ma di cui di rado si discute», afferma Alex Jensen, coordinatore della ricerca.. I limiti dello studio. La ricerca ha alcuni limiti: oltre a essere necessarie ulteriori analisi per confermare che quanto scoperto sia valido per le diverse fasi della vita dei figli, gli stessi autori notano che le preferenze evidenziate non sono così evidenti, e che «le ragioni per cui i genitori trattano diversamente i propri figli sono probabilmente più complesse e vanno oltre i fattori esplorati in questo studio». Laurie Kramer, professoressa di psicologia applicata non coinvolta nella ricerca, nota anche che i dati analizzati sono stati raccolti in modi diversi dalle diverse fonti. Tuttavia, sottolinea, una conclusione chiave è che le caratteristiche e i comportamenti dei bambini potrebbero influenzare l'atteggiamento dei genitori: «L'idea che i figli possano rendere più o meno facile il compito di fare i genitori è davvero importante», conclude..