Complici, Jacopo Sol: testo e significato della canzone (inedito ad Amici 24)
Testo e significato di Complici di Jacopo Sol su una relazione intensa, passionale e tormentata, fatta di continui allontanamenti e ritorni
Complici è una canzone di Jacopo Sol, concorrente di Amici 24. Il brano è diventato virale in questi giorni, tra i più ascoltati in streaming e condivisi sui social come TikTok. A seguire potete ascoltare il brano, leggere testo e significato.
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Il testo di Complici di Jacopo Sol
Leggi il testo di Complici di Jacopo Sol.
Ti ho chiamata quando ero solo
nel letto di un pronto soccorso
tra noi era già finita,
ma eri l’unica che mi capiva
e quando mi ricercherai
non so se ti rifiuterei mai
ci siamo presi e poi persi
poi presi e poi persi
ancora,
e ancora e ancoraNon so se finirà mai
fingiamo di allontanarci
mi gridi che mi odi
e un attimo dopo sei tu che mi spogli,
per quanto possiamo nasconderlo
c’è qualcosa che ci lega e lo so
che anche se gridi che mi odi
io e te saremo sempre dei compliciSei quella che mi ha insegnato
che cosa vuol dire amare
e amarsi fino a estremizzare quello che proviamo
per farci del male,
odiarsi e amarsi fino a possedersi come oggetti
e allontanarsi fino a ritornare ancor più stretti
sei quella che mi ha portato giù
ma che poi mi ha anche salvato
sei quella dei non ti voglio più
ma che poi è sempre tornata,
ci siamo presi e poi persi
poi presi e poi persi ancora,
e ancora e ancoraNon so se finirà mai
fingiamo di allontanarci
mi gridi che mi odi
e un attimo dopo sei tu che mi spogli,
per quando possiamo nasconderlo
c’è qualcosa che ci lega e lo so
che anche se gridi che mi odi
io e te saremo sempre dei compliciVorrei non finisse mai
smettiamo di allontanarci,
che infondo senza orgoglio
siamo la stessa cosaSei quella che mi ha portato giù
ma che poi mi ha anche salvato
sei quella dei non ti voglio più
ma che poi è sempre tornata
e anche se gridi che mi odi,
io e te saremo sempre dei complici
una storia senza fine
Il significato della canzone Complici di Jacopo Sol
“Complici” di Jacopo Sol racconta una relazione intensa, passionale e tormentata, fatta di continui allontanamenti e ritorni. Il protagonista si trova a vivere un amore quasi dipendente, dove il dolore e la passione si intrecciano in un ciclo senza fine.
All’inizio, il cantante descrive un momento di vulnerabilità: “Ti ho chiamata quando ero solo / nel letto di un pronto soccorso“, segno che, nonostante la rottura, la persona amata rimane il suo unico vero punto di riferimento. Il rapporto tra i due è instabile, segnato da una continua alternanza tra allontanamenti e riconciliazioni: “ci siamo presi e poi persi / poi presi e poi persi ancora”.
Il ritornello evidenzia questa dinamica contraddittoria: “mi gridi che mi odi / e un attimo dopo sei tu che mi spogli”, mostrando come la rabbia e l’attrazione si fondano in una relazione complicata e irrazionale. Anche se cercano di negarlo, c’è qualcosa di indissolubile che li lega, rendendoli “complici” a prescindere da tutto.
Il brano esplora il lato tossico di questo amore: “odiarsi e amarsi fino a possedersi come oggetti”, sottolineando come i due protagonisti si spingano agli estremi, fino a farsi del male. Tuttavia, nonostante le difficoltà, il legame tra loro è più forte di qualsiasi orgoglio: “Vorrei non finisse mai / smettiamo di allontanarci”.
Nel finale, il cantante riconosce che, anche se lei lo ha fatto soffrire, è stata anche la sua salvezza: “sei quella che mi ha portato giù / ma che poi mi ha anche salvato”. La loro è una “storia senza fine”, destinata a ripetersi, perché i due sono legati da qualcosa di più profondo delle semplici parole o decisioni razionali.