Carbonio insanguinato: lo sfruttamento nascosto verso gli indigeni dietro ai programmi di riforestazione in Kenya
Il verde delle foreste e la promessa di un futuro sostenibile nascondono spesso un lato oscuro: lo sfruttamento delle comunità indigene e la violazione dei loro diritti. In Kenya, il Northern Rangelands Trust (NRT), un’organizzazione che gestisce 45 riserve naturali, è al centro di una controversia che mette in luce le ombre del mercato dei...
Il verde delle foreste e la promessa di un futuro sostenibile nascondono spesso un lato oscuro: lo sfruttamento delle comunità indigene e la violazione dei loro diritti. In Kenya, il Northern Rangelands Trust (NRT), un’organizzazione che gestisce 45 riserve naturali, è al centro di una controversia che mette in luce le ombre del mercato dei crediti di carbonio.
NRT è stata accusata di aver istituito riserve naturali su terreni comunitari senza il consenso e la partecipazione degli abitanti, privandoli dei loro mezzi di sostentamento e del loro legame culturale con la terra. Un recente documentario ha acceso i riflettori su queste accuse, sollevando interrogativi sul progetto di crediti di carbonio del Kenya settentrionale, il più grande del suo genere al mondo.
Il progetto, lanciato nel 2012, si basa sul pascolo rotazionale, una tecnica che rimuove l’anidride carbonica dall’atmosfera e la immagazzina nel suolo. Si prevede che nei suoi primi trent’anni, il progetto sequestrerà l’equivalente delle emissioni di carbonio annuali di 10 milioni di automobili.
Aziende come Netflix e Meta hanno già acquistato crediti di carbonio dal progetto, ma le accuse di abusi gettano un’ombra sulla sua credibilità. I critici sostengono che NRT stia utilizzando i ranger armati per intimidire i pastori e impedire loro di accedere ai pascoli, mentre i proventi del progetto non vengono equamente distribuiti alle comunità locali.
Un tribunale si schiera dalla parte degli indigeni
La controversia ha raggiunto il culmine con una sentenza storica di un tribunale keniota, che ha accolto una petizione contro l’istituzione di diverse riserve naturali nella contea di Isiolo. Il tribunale ha stabilito che la decisione di creare le riserve è stata presa senza il consenso delle comunità locali e ha ordinato al Kenya Wildlife Service di revocare tutte le licenze rilasciate ai proprietari delle riserve.
Questa sentenza rappresenta un duro colpo per NRT e per il suo progetto di crediti di carbonio. Mette in discussione la legittimità dell’intero sistema e solleva interrogativi sulla validità dei crediti di carbonio già venduti.
Le accuse di “carbonio insanguinato”
Le accuse contro NRT non si limitano alla mancanza di consenso e trasparenza. L’organizzazione è stata anche accusata di utilizzare i propri ranger come un esercito privato per reprimere il dissenso e le proteste contro le riserve naturali.
Queste denunce di violenza e violazioni dei diritti umani sono state definite “carbonio insanguinato”, un termine che evidenzia il lato oscuro dei progetti di compensazione delle emissioni di carbonio. Spesso, questi progetti vengono presentati come soluzioni sostenibili e rispettose dell’ambiente, ma nascondono lo sfruttamento delle comunità indigene e la distruzione dei loro territori.
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