Bando per riqualificazione aree dismesse: 210 milioni di euro per le Pa
lentepubblica.it Le pubbliche amministrazioni possono accedere a un nuovo bando che mette a disposizione oltre 210 milioni di euro per la riqualificazione di aree dismesse o inutilizzate di loro proprietà. L’iniziativa punta a recuperare e valorizzare il patrimonio pubblico in disuso, promuovendo lo sviluppo infrastrutturale. Si tratta di un’opportunità significativa per le amministrazioni pubbliche che consente […] The post Bando per riqualificazione aree dismesse: 210 milioni di euro per le Pa appeared first on lentepubblica.it.
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Le pubbliche amministrazioni possono accedere a un nuovo bando che mette a disposizione oltre 210 milioni di euro per la riqualificazione di aree dismesse o inutilizzate di loro proprietà.
L’iniziativa punta a recuperare e valorizzare il patrimonio pubblico in disuso, promuovendo lo sviluppo infrastrutturale. Si tratta di un’opportunità significativa per le amministrazioni pubbliche che consente di trasformare queste aree in risorse utili per lo sviluppo locale e il miglioramento delle infrastrutture pubbliche. La trasparenza del processo di candidatura e la varietà degli interventi finanziabili offrono una concreta possibilità di crescita per le comunità locali.
Destinatari e modalità di partecipazione
Il bando è aperto alle amministrazioni pubbliche definite dal decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, le quali possono candidarsi singolarmente o in forma associata. In caso di partecipazione congiunta, è necessario stipulare un accordo per designare un’amministrazione capofila responsabile del progetto.
Ogni ente può presentare una sola proposta, con un finanziamento massimo di 10 milioni di euro per progetto, il cui valore complessivo deve essere di almeno 1,5 milioni di euro.
Requisiti di ammissibilità
I progetti devono rispettare il principio di non arrecare un danno significativo all’ambiente (DNSH), in linea con il Regolamento (UE) 2020/852. Inoltre, devono includere il Codice Unico di Progetto (CUP), un piano economico-finanziario dettagliato e un cronoprogramma delle attività previste. Non sono ammissibili spese sostenute prima della presentazione della domanda.
Criteri di valutazione
I progetti saranno valutati con un punteggio massimo di 100 punti, assegnati secondo i seguenti criteri:
- 25 punti per progetti presentati da Comuni, ad eccezione dei capoluoghi di Città metropolitana.
- 10 punti per cofinanziamenti pari almeno al 10% del valore del progetto.
- 15 punti per forme di partenariato pubblico-privato.
- 20 punti per progetti con progettazione esecutiva.
- Fino a 25 punti in base alla tipologia di intervento (recupero di aree industriali, attrazione turistica, infrastrutture culturali e sportive, mobilità sostenibile, ricerca e innovazione).
- 5 punti per progetti basati su studi condotti da università o enti di ricerca.
Procedura di presentazione domanda
Le amministrazioni interessate devono comunicare il proprio indirizzo PEC compilando un modulo online entro 30 giorni dalla pubblicazione del bando sul sito della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Mediante la procedura disponibile sul portale https://bandopianidisviluppo.governo.it è possibile comunicare all’Ufficio del Segretario Generale, l’indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) a cui ricevere il link univoco per la presentazione delle domande di partecipazione al bando pubblico per la selezione di piani di sviluppo.
Si chiede a ciascuna Amministrazione di:
- inserire il nome completo dell’Amministrazione stessa;
- inserire il codice IPA;
- inserire un proprio indirizzo di PEC istituzionale.
A conclusione di questa prima fase, verrà inoltrata all’indirizzo di PEC istituzionale comunicato una notifica di conferma, mentre il link univoco per la presentazione del piano di sviluppo verrà inviato al medesimo indirizzo PEC in una fase successiva.
Successivi avvisi e comunicazioni verranno pubblicati sul sito istituzionale.
Si deve procedere da questa pagina.
Le date di apertura e chiusura delle candidature saranno pubblicate sul portale ufficiale. Tutta la documentazione dovrà essere firmata digitalmente dal rappresentante legale o da un delegato autorizzato, pena l’esclusione della domanda.
Il bando da 210 milioni di euro per la riqualificazione delle aree dismesse
Qui il testo completo del bando.
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