Azimut, “House of Financial Leader”: la storia di Paolo
Paolo Martini, ceo di Azimut Holding, torna con un nuovo appuntamento della rubrica social intitolata “House of Financial Leader”, che vede come protagonista della storia Paolo Zola. “Paolo, orgoglioso bresciano e accanito lettore, ama trascorrere il tempo libero tra il golf, la buona cucina e le partite del Milan. Dopo gli studi tecnici si avvicina al mondo finanziario... Leggi tutto
Paolo Martini, ceo di Azimut Holding, torna con un nuovo appuntamento della rubrica social intitolata “House of Financial Leader”, che vede come protagonista della storia Paolo Zola.
“Paolo, orgoglioso bresciano e accanito lettore, ama trascorrere il tempo libero tra il golf, la buona cucina e le partite del Milan. Dopo gli studi tecnici si avvicina al mondo finanziario affascinato dal lavoro del consulente che seguiva suo padre. Inizia così a frequentare corsi di formazione e nel 1999, dopo un breve periodo in una Banca Rete locale, entra nel Gruppo Azimut, allora gruppo Bipop – Banca Bresciana, come consulente finanziario.
I primi anni Paolo li ricorda come veramente difficili, aveva solo 24 anni e lavorava per un’azienda allora poco conosciuta ma la sua positività e determinazione gli sono valsi un discreto portafoglio clienti.
La vera svolta arriva nel 2008, l’anno del fallimento di Lehman e della crisi sistemica, quando alla fine di un incontro con un importante cliente, l’allora Area Manager Oliviero Pulcini gli chiese una mano a supportare alcuni colleghi. Non ci pensò due volte e accolse la sfida.
Le prime difficoltà non tardarono ad arrivare con mercati negativi e clienti delusi dai risultati ma come ha imparato nel tempo, l’onestà, la professionalità e il tanto lavoro possono battere ogni crisi.
Negli anni ha seguito gruppi di lavoro a livello nazionale, ricoperto il ruolo di Area manager per la Lombardia est fino a diventare Managing Director e Amministratore Delegato di Azimut Capital Management per il Triveneto, esperienza durissima anche per le innumerevoli responsabilità, che però gli ha permesso di crescere come manager e come persona.
Lo stile manageriale di Paolo lo vede sempre in prima linea ad ascoltare i colleghi, a supportarli, a livello professionale e personale, e affiancarli nelle trattative commerciali. In una parola “positività” perché per Paolo è fondamentale vedere sempre il bicchiere mezzo pieno.
In un mondo complesso come quello attuale, Paolo vede nelle specializzazioni il driver per la crescita dei professionisti. Se poi le diverse specializzazioni si fondono in un team questo permette di offrire ai clienti un servizio completo e di qualità che porta nel tempo a rafforzare la fiducia.
Oggi Paolo è uno dei 12 CEO di TNB Project che vive come l’occasione di poter scrivere una pagina di futuro con la voglia di crescere e di differenziarsi dal mercato. Essere azionista della società in cui si lavora inoltre significa far parte di un progetto, sentirsi la responsabilità di far crescere e di migliorare un’azienda che è anche tua e lavorare in una “famiglia” in cui c’è bisogno di capirsi, aiutarsi, supportarsi e sopportarsi.
Per Paolo il manager deve avere, come dice lui, R.I.T.M.O: Responsabilità verso i colleghi e i clienti, Interrelazione, continuo confronto e condivisione di informazioni e capacità nello spirito di squadra, Tempestività, nel dare risposte puntuali e rapide, Motivazione, per esserci e dare il massimo, e Originalità per creare valore attraverso approcci diversi/nuovi e fuori dai soliti schemi”.