Assunzioni giovani nella PA: partono le agevolazioni 2025
L'INPS chiarisce gli obblighi contributivi per le assunzioni a termine in apprendistato o formazione e lavoro nella Pubblica Amministrazione.
L’INPS ha pubblicato la Circolare n. 31/2025, con la quale fornisce tutte le istruzioni sugli adempimenti relativi all’assunzione di giovani laureati e studenti under 24 da parte della Pubblica Amministrazione, tramite contratti di apprendistato e contratti di formazione e lavoro a tempo determinato.
L’agevolazione è prevista dal decreto ministeriale 21 dicembre 2023, in attuazione dell’articolo 3-ter del D.L. 22 aprile 2023, n. 44, convertito nella Legge n. 74/2023, e si applica alle assunzioni effettuate fino al 31 dicembre 2026.
Chi può assumere con i nuovi contratti agevolati
Le nuove disposizioni favoriscono l’inserimento di giovani laureati e studenti nella Pubblica Amministrazione, offrendo agevolazioni sui contratti a tempo determinato di apprendistato e formazione e lavoro. Le PA possono infatti assumere giovani fino al 31 dicembre 2026, senza applicare le restrizioni sulle spese per il personale e beneficiando di obblighi contributivi agevolati.
La normativa consente in particolare il reclutamento di giovani da parte di Pubbliche Amministrazioni (ai sensi dell’art. 1, comma 2, del D.Lgs. 165/2001) e da parte di Comuni, Unioni di Comuni, Province e Città Metropolitane, con una quota assunzionale elevata al 20% (anziché 10%).
Tipologie di contratto previste
Le PA possono assumere giovani senza applicare i limiti di spesa e di ricorso a lavoro flessibile previsti dall’art. 36 del D.Lgs. 165/2001.
Contratto di apprendistato a tempo determinato
- Durata massima: 36 mesi
- Destinatari: giovani laureati, individuati su base territoriale tramite avvisi pubblicati sul portale InPA
- Finalità: acquisizione di competenze per l’inserimento nella PA
Contratto di formazione e lavoro
- Durata massima: tempo determinato fino a 36 mesi
- Destinatari: studenti under 24, in convenzione con Università riconosciute
- Finalità: formazione e acquisizione di esperienza lavorativa nella PA
L’assunzione può avvenire anche prima della stipula delle convenzioni, al fine di accelerare l’inserimento dei giovani.
Obblighi contributivi per le PA
Le Pubbliche Amministrazioni che assumono giovani con questi contratti devono versare i contributi previdenziali e assistenziali come per i lavoratori a tempo determinato.
Obbligo contributivo | Aliquota |
---|---|
Contributo NASpI | 1,61% della retribuzione imponibile |
Contributo IVS (pensione) | Aliquota piena della Gestione pubblica |
Contributo finanziamento TFR | Secondo la gestione previdenziale applicabile |
Contributo per la formazione continua (Fondi interprofessionali) | 0,30% della retribuzione |
I contributi devono essere versati agli enti previdenziali di iscrizione del dipendente (CPDEL, CTPS, FPLD).
Esenzioni contributive
Non è dovuto il contributo addizionale NASpI dell’1,40%, previsto per i contratti a termine nel settore privato.
Come gestire queste assunzioni
Le PA devono comunicare le assunzioni attraverso il flusso UniEmens-ListaPosPA, utilizzando codici specifici:
Tipo di impiego | Codice |
---|---|
Apprendistato PA | 48 |
Contratto di formazione e lavoro PA | 49 |
Nel flusso UniEmens-PosContributiva, vanno utilizzati i seguenti codici contributivi:
Tipo lavoratore | Codice contributivo |
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Apprendistato e CFL PA | ID (contribuzione piena) |
Apprendistato e CFL PA con contribuzione ridotta | IG |
Apprendistato e CFL PA solo con contribuzione NASpI | IS |
Le PA senza matricola DM devono richiederne l’apertura per l’invio dei dati contributivi.
Regolarizzazione per i periodi pregressi
Le PA che hanno assunto giovani con questi contratti tra gennaio 2024 e gennaio 2025 devono procedere alla regolarizzazione dei contributi tramite:
- Flussi regolarizzativi DM/VIG
- Versamento contributi arretrati
Le modalità per la gestione delle eventuali sanzioni verranno comunicate con successivo messaggio INPS.
Stabilizzazione lavoratori con contratti agevolati
I giovani assunti con contratto di apprendistato o formazione e lavoro possono essere stabilizzati a tempo indeterminato al termine del periodo formativo, previa:
- valutazione positiva della performance e del servizio svolto;
- relazione motivata della PA sull’idoneità del lavoratore.
I lavoratori stabilizzati verranno inquadrati nell’area dei funzionari della PA.