Asset allocation: settore dei consumi resiliente nonostante l’inflazione
Negli ultimi anni le tendenze di domanda regionale hanno subito notevoli cambiamenti. La deglobalizzazione e la guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti hanno alterato le dinamiche di crescita che avevano caratterizzato i primi vent’anni di questo secolo. “L’economia Usa rimane robusta, mentre Cina ed Europa restano a guardare. Le aziende che abbiamo in portafoglio... Leggi tutto
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Negli ultimi anni le tendenze di domanda regionale hanno subito notevoli cambiamenti. La deglobalizzazione e la guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti hanno alterato le dinamiche di crescita che avevano caratterizzato i primi vent’anni di questo secolo.
“L’economia Usa rimane robusta, mentre Cina ed Europa restano a guardare. Le aziende che abbiamo in portafoglio sono domiciliate in Europa ma molte sono anche leader globali con un elevato livello di diversificazione a livello regionale”. Ad affermarlo è Wolfgang Fickus, product specialist azionario Europa di Comgest, che di seguito illustra il posizionamento più nei particolari.
Il recente trionfo dei repubblicani alle ultime elezioni, per esempio, ha portato un’ondata di volatilità per via dei timori di dazi più elevati che potrebbero impattare settori europei molto legati all’esportazione come il settore automobilistico e l’industria chimica. Nel frattempo, il dollaro statunitense si è apprezzato a potenziale vantaggio delle nostre aziende con grande esposizione agli Stati Uniti. Al contrario la Cina è stata problematica per tutto l’anno a causa del suo debole contesto economico.
“Ad ogni modo alcune aziende, come Straumann, società svizzera che produce impianti dentali, sono state importanti eccezioni. A fine settembre il Governo cinese ha sorpreso tutti con una serie di misure di stimolo monetario e di mercati che hanno giovato ai titoli esposti alla Cina. Anche se l’impatto a lungo termine resta incerto, si tratta di un’evoluzione che osserviamo con attenzione”, afferma lìesperto di Comgest.
“Essilor Luxottica – sostiene Fickus – registra una solida crescita legata alle innovazioni come la lente di controllo della miopia Stellest e la collaborazione con Meta sugli occhiali Smart con montature di marchi storici come Ray-Ban. Lonza si è ripresa da un calo della domanda post Covid per i suoi servizi di outsourcing biofarmaceutico a riprova della solidità del settore. Novo Nodisk, forte della sua posizione di leadership nella cura di diabete/obesità rimane uno dei principali performer. Inditex emerge come vincente nel periodo post-Covid grazie al suo modello aziendale unico di Fast Fashion e alla sua presenza globale”.
Dall’altra parte una domanda dei consumatori piuttosto depressa ha avuto ripercussioni su alcune posizioni nei settori dei beni primari e di consumo discrezionali tra cui l’Oréal che ha registrato un rallentamento nella crescita soprattutto in Cina. Dopo un periodo di elevata inflazione, le società dei settori dei consumi si trovano in difficoltà, l’attuale contesto non le aiuta ad aumentare i prezzi e al contempo la crescita dei volumi resta relativamente debole. “Tuttavia, pensiamo che la reazione dei mercati a risultati peggiori del previsto sia stata a volte troppo negativa e abbia creato delle opportunità per consolidare alcune posizioni nei periodi di flessione”, fa poi notare Fickus.
“Guardando al 2025, come sempre, la nostra strategia si concentra sulla moltiplicazione della crescita per le nostre società di alta qualità nel lungo termine e in futuro vediamo un ottimo potenziale di rendimento totale per gli azionisti intorno al 10% annuo nei prossimi cinque anni. Tale aspettativa si basa su ipotesi di valutazione bottom-up prudenti e su tre fattori: incremento dei guadagni, liquidità disponibile per gli investitori e modifiche nella valutazione P/E alla fine del nostro periodo quinquennale di previsioni”, conclude l’esperto di Comgest.