Welwitschia: questa pianta cresce nel deserto e non muore mai (può vivere fino a 2.000 anni)

È considerato un vero e proprio fossile vivente, può sopravvivere fino a 2000 anni. Si chiama Welwitschia ed è un albero che vive in Africa. La datazione con carbonio 14 ha dimostrato che alcuni esemplari hanno oltre 2000 anni. Si trova soprattutto in Namibia, in particolare nel deserto del Namib, in una delle aree più...

Feb 5, 2025 - 18:18
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Welwitschia: questa pianta cresce nel deserto e non muore mai (può vivere fino a 2.000 anni)

È considerato un vero e proprio fossile vivente, può sopravvivere fino a 2000 anni. Si chiama Welwitschia ed è un albero che vive in Africa.

La datazione con carbonio 14 ha dimostrato che alcuni esemplari hanno oltre 2000 anni. Si trova soprattutto in Namibia, in particolare nel deserto del Namib, in una delle aree più inospitali di questa remota terra. Nonostante la cosiddetta Skeleton Coast sia quasi completamente disabitata, è in realtà ricca di fauna selvatica.

Qui vive anche la Welwitschia mirabilis, creatura diversa da qualsiasi altra vivente sulla Terra, in grado di sopravvivere in un luogo dove praticamente non si vede pioggia. Un albero con due sole foglie che a prima vista sembra quasi un ciuffo di alghe morte.

Welwitschia deriva dal suo nome scientifico, Welwitschia mirabilis, anche se a volte viene indicato nelle lingue regionali come n’tumbo, onyanga (cipolla) e, in afrikaans, tweeblaarkanniedood (due foglie che non possono morire).

Normalmente vive oltre 1.000-1.500 anni ma ci sono casi documentati di piante di questo tipo sopravvissute per 2.000.

L’anatomia di questo abitante del deserto è ancora più strana del suo aspetto e della propensione per una lunga vita. Oltre alle radici e uno stelo corto, ogni pianta ha solo due foglie che non cadono mai e crescono continuamente nell’arco della vita.

Un’altra particolarità è che si tratta di una specie dioica, esistono cioè esemplari con fiori maschili e fiori femminili caratterizzati da diversi baccelli conici ed estremità produttrici di nettare.

Uno dei nomi meno noti della Welwitschia è “polpo del deserto“. Ha due foglie, non otto braccia, ma esse sono spesso suddivise in fasce dal vento che sferza sulla Skeleton Coast. Inoltre, poiché il tronco è corto, le foglie si incurvano lungo il terreno dando alla pianta l’aspetto di un polpo che giace sul fondo del mare.

Lo stelo si ingrossa invece di salire, spesso raggiungendo più di un metro di larghezza. Questa forma tozza aiuta la pianta perché mantiene le radici fresche anche se la temperatura del terreno raggiunge livelli molto alti. Inoltre, le foglie “grumose” trattengono l’umidità nel terreno direttamente attorno allo stelo e alle radici. Ecco il segreto grazie al quale questa pianta sopravvive così bene in un ambiente arido.

Adattamenti alla siccità

Uno dei motivi per cui la Welwitschia può sopravvivere per millenni è la sua incredibile capacità di resistere alla siccità estrema. Grazie a un sistema di radici profonde e alla capacità di assorbire l’umidità dall’aria attraverso le foglie, la pianta può sopravvivere con pochissima acqua. Inoltre, ha una forma di fotosintesi CAM (Metabolismo Acido delle Crassulacee) che le permette di ridurre la perdita d’acqua durante le ore più calde del giorno.

welwitschia mirabilis femmina

Riproduzione e impollinazione

La Welwitschia è una pianta dioica, il che significa che esistono esemplari maschili e femminili separati. I suoi fiori, simili a piccole strutture legnose, vengono impollinati principalmente da insetti, soprattutto coleotteri. Questo la distingue dalla maggior parte delle piante del deserto, che spesso si affidano al vento per l’impollinazione.

Un fossilevivente

Dal punto di vista evolutivo, la Welwitschia appartiene alla divisione delle Gnetophyta, un gruppo di gimnosperme antiche che hanno avuto origine oltre 100 milioni di anni fa. La sua struttura unica e le sue caratteristiche la rendono un vero e proprio fossile vivente, studiato da botanici di tutto il mondo per capire meglio l’evoluzione delle piante terrestri.

Le piante di Welwitschia sono un’attrazione turistica. Spesso si trovano nelle depressioni perché la poca pioggia che cade nelle zone desertiche defluisce in questi depositi. Le piante più grandi si trovano vicino ad altre attrazioni della Namibia, come il cratere Messum, largo circa 16 km formatosi milioni di anni fa. Qui vivono alcuni dei più grandi esempi viventi di Welwitschia.

La città principale della Namibia, Windhoek, ha esemplari di Welwitschia nel proprio giardino botanico. Qui i turisti possono ammirare questa splendida creatura in grado di resistere al tempo.

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