Salvataggio di Geal. I sindacati bocciano la proroga al 2027
Cgil, Cisl e Uil contestano la legge in via di approvazione alla Regione Toscana "Con quale criterio può essere prorogata ad una società privata la gestione del servizio scaduto anni garantendo enormi utili economici a soggetti privati?".
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"Esprimiamo forte preoccupazione sia per la scelta di ricorrere al Tar da parte del Comune di Lucca, sia per la proposta di legge regionale, licenziata ieri dalla Commissione Regionale per prorogare di due anni le scadenze prossime previste".
Ci pensano i sindacati (Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec) a andare in controtendenza rispetto all’accordo che ha visto tutte le forze politiche regionali (dal Pd alla Lega a Fdi) votare in commissione la proposta di legge della Lega (primo firmatario il consigliere regionale Massimiliano Baldini) per far slittare le scadenze delle concessioni idriche, tra cui quella di Geal prevista per fine 2025.
Cigl, Cisl e Uil attraverso le siglie Filctem, Femca e Uiltec si dichiarano contro senza se e senza ma, ribadendo di privilegiare l’ipotesi che Geal finisca in Gaia e sostenendo che una sua proroga potrebbe esporre addirittura la Regione Toscana ad un contrasto con le leggi dello Stato.
"Sorge spontaneo domandarsi – si legge in una nota a firma unica dei tre sindacati – per i termini legge e nel rispetto delle indicazioni della Ue, con quale criterio può essere prorogata ad una società privata, con un contratto di servizio scaduto per legge, la gestione dello stesso servizio per altri due anni garantendo di fatto enormi utili economici a soggetti privati? Tenendo presente che questi utili derivano dalle bollette di un servizio pubblico essenziale e in regime di monopolio come quello Idrico, davvero la Politica si sente a suo agio nel garantire ad un Privato tali privilegi e guadagni, in totale assenza di una qualsiasi procedura a evidenza pubblica?".
Secondo il sindacati confederati, inoltre, la scelta politica di prorogare tale scadenza non solo non porterebbe vantaggi per le tariffe, ma nemmeno per il servizio idrico reso ai cittadini lucchesi.
"Al contrario – viene aggiunto da Cgil, Cisl e Uil – provocherebbe il blocco dello sviluppo delle reti e degli investimenti, che invece dovrebbero essere gestiti dall’unica azienda ancora interamente pubblica in Toscana, e che non a caso opera scelte di bilancio e sociali migliori, redistribuendo gli utili societari non tra i soci, ma tra i servizi al cittadino, gli investimenti e il contenimento delle tariffe per le utenze disagiate".
"È nostra convinzione – viene ancora spiegato – che ogni tentativo di prorogare le naturali scadenze della concessione di Geal sia utile solo a rimandare un processo che, invece, deve essere immediatamente affrontato sia per migliorare il servizio agli utenti, che per favorire un adeguato sviluppo delle professionalità presenti in Geal all’interno di un confronto sindacale con Gaia che è necessario per tutelarne la territorialità, le prospettive professionali e la qualità del lavoro stesso".
Adesso la parola passa al consiglio regionale che, convocato per la prossima settimana, dovrà ratificare in via definitiva la proposta di legge che – a oggi – ha già ottenuto il sì bypartisan della commissione, dove appunto si sono espressi a favore tutti i partiti, a partire dalla Lega che per prima ha presentato la proposta di legge.
Forze politiche alle quali si appellano Cgil, Cisl e Uil: "Confidiamo – dicono – in un atto di massima responsabilità da parte della Politica tutta, sia cittadina che regionale, affinché venga preso in seria considerazione il fatto che una eventuale proroga di questo tipo potrebbe esporre la Regione Toscana ad un contrasto con le attuali normative dello Stato".