Volume d’affari: cos’è come calcolarlo e cosa c’è da sapere

Il fatturato Iva di un’impresa (di un’arte o di una professione) si definisce “volume d’affari” ed è formato dalla somma dell’imponibile delle cessioni di beni e prestazioni di servizi che il soggetto effettua, registra o è tenuto a registrare in un anno solare. Con questo termine, di fatto, si intende il valore complessivo delle operazioni rilevanti […] L'articolo Volume d’affari: cos’è come calcolarlo e cosa c’è da sapere proviene da Fiscomania.

Feb 5, 2025 - 05:41
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Volume d’affari: cos’è come calcolarlo e cosa c’è da sapere

Il fatturato Iva di un’impresa (di un’arte o di una professione) si definisce “volume d’affari” ed è formato dalla somma dell’imponibile delle cessioni di beni e prestazioni di servizi che il soggetto effettua, registra o è tenuto a registrare in un anno solare.

Con questo termine, di fatto, si intende il valore complessivo delle operazioni rilevanti Iva. Con il termine fatturato si intende il volume complessivo di vendite dell’impresa o del professionista. Tale valore viene calcolato sommando le operazioni imponibili Iva, non imponibili Iva, esenti ed escluse Iva. Il risultato del calcolo viene utilizzato anche come limite di applicabilità per i regimi fiscali come il regime forfettario e altre facilitazioni fiscali e contabili.

Cos’è il volume d’affari

La nozione di volume d’affari è quella data normativamente dall‘art. 20 del DPR n. 633/72:

Rientrano nella definizione anche le operazioni esenti e le operazioni non imponibili. Non vi rientrano le cessioni di beni ammortizzabili.

Il calcolo del volume d’affari avviene sommando l’ammontare complessivo delle fatture emesse e registrate ai fini IVA nel periodo d’imposta. La formula di base è:

Di seguito una tabella esemplificativa:

Plafond Iva

Per essere considerati esportatori abituali, è necessario che l’azienda abbia realizzato un volume di affari costituito per almeno il 10% da operazioni non imponibili IVA (esportazioni, cessioni intracomunitarie, operazioni assimilate). Questo, ai sensi dell’art. 8, co. 1, lett. c) del DPR n. 633/72.

Gli esportatori abituali che hanno maturato un plafond devono:

  1. Inviare una dichiarazione d’intento all’Agenzia delle Entrate e al fornitore;
  2. Utilizzare il plafond per acquistare beni e servizi senza Iva nei limiti del plafond maturato;
  3. Registrare gli acquisti effettuati senza Iva per monitorare l’utilizzo del plafond.

Esempio pratico di calcolo

Un’azienda che effettua nel 2025 le seguenti operazioni:

  • Cessione beni imponibili: 300.000 €
  • Servizi imponibili: 100.000 €
  • Esportazioni: 50.000 €
  • Vendita beni ammortizzabili: 20.000 €
  • Rimborso spese documentate: 5.000 €

Il volume di affari sarà: 300.000 + 100.000 + 50.000 = 450.000 €

Le operazioni escluse (beni ammortizzabili e rimborsi) non incidono sul calcolo.

Esempio pratico 2 per un professionista

Un avvocato libero professionista nel 2025 ha registrato le seguenti operazioni:

  • Prestazioni di servizi imponibili (con IVA al 22%): 80.000 €
  • Operazioni esenti (assistenza legale gratuita a ONLUS): 10.000 €
  • Rimborso spese anticipate in nome e per conto del cliente: 5.000 €
  • Vendita di un computer usato (bene ammortizzabile): 2.000 €

Utilizzando la formula del volume di affari Iva: 80.000 + 10.000 = 90.000 €

Le operazioni escluse, come la vendita del computer (bene ammortizzabile) e il rimborso spese documentate, non rientrano nel calcolo.

Determinazione periodicità liquidazioni Iva

L’importo relativo al volume d’affari viene utilizzato dal legislatore per determinare le agevolazioni fiscali e individuare il regime IVA dell’impresa. In particolare, il regime Iva può essere:

Il regime forfettario è accessibile solo con un volume di compensi inferiore a 85.000 € annui.

Il calcolo nel dettaglio

Per poter compilare il modulo del modello Iva, la somma che andremo ad inserire nel rigo VE50 volume d’affari è data da:

  • Dal totale degli imponibili relativamente ai conferimenti di prodotti agricoli e cessioni da agricoltori esonerati e delle operazioni imponibili agricole, commerciali o professionisti, ovvero il rigo VE24;
  • Da operazioni che concorrono alla formazione del plafond, rigo VE30;
  • Da operazioni non imponibili a seguito di dichiarazione d’intento, rigo VE38:

Altre operazioni non imponibili:

  • Operazioni esenti (art. 10);
  • Operazioni non soggette all’imposta ai sensi degli articoli da 7 a 7-septies;
  • Operazioni con applicazione del reverse charge;
  • Operazioni non soggette all’imposta effettuate nei confronti dei terremotati;
  • Operazioni effettuate nell’anno ma con imposta esigibile in anni successivi;
  • Operazioni effettuate nei confronti dei soggetti di cui all’art. 17-ter (le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate nei confronti delle pubbliche amministrazioni e degli altri soggetti di cui al comma 1-bis dell’art. 17-ter e per le quali l’imposta deve essere versata dai cessionari o committenti in applicazione delle disposizioni contenute nel citato art. 17-ter).

A tutto ciò, dovranno essere sottratti gli importi:

  • Dell’ammontare delle operazioni che hanno concorso al volume d’affari dell’anno o degli anni precedenti, rigo VE39;
  • L’ammontare delle cessioni di beni ammortizzabili e dei passaggi interni di cui all’art. 36, rigo  VE40 .

Si precisa che non concorrono alla determinazione del valore anche le cessioni di beni ammortizzabili effettuate nell’ambito del regime speciale del margine previsto per i beni usati, d’antiquariato, ecc.

Differenze tra volume di affari e fatturato

Nella tabella seguente riportiamo schematicamente le differenze tra questi due valori aziendali, individuandone gli aspetti peculiari.

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