Treni, Giani scrive la road map. Primo incontro con Proietti: "Fisseremo una data a breve per una soluzione condivisa"

Domani il colloquio telefonico: "Abbiamo già avuto uno scambio preliminare di opinioni". Due Mari, messaggio a Salvini: "È interesse di tutti finanziare le opere per rilanciare il Paese".

Gen 26, 2025 - 18:32
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Treni, Giani scrive la road map. Primo incontro con Proietti: "Fisseremo una data a breve per una soluzione condivisa"

Presidente Giani, Arezzo rischia di perdere il treno dello sviluppo proprio all’ultimo miglio: in testa il nodo Due Mari. Che succede?

"Per noi Arezzo è assolutamente prioritaria. Mi sembra molto positiva l’apertura della presidente dell’Umbria Stefania Proietti a discutere e valutare insieme la soluzione migliore per la stazione dell’alta velocità Medioetruria".

Qual è la tabella di marcia?

"Ci siamo visti in occasione della Conferenza dei presidenti di Regione e ci siamo già scambiati le prime opinioni. Ci sentiamo telefonicamente domani per fissare un incontro nell’arco dei prossimi quindici giorni per arrivare al tavolo con il ministro fornendo un’indicazione che sia funzionale alla Toscana e all’Umbria. In questo modo possiamo superare le posizioni di campanile che non hanno portato a nulla; le stesse che la presidente umbra Tesei e l’assessore Melasecche avevano assunto con il ministro Salvini nell’indicare la localizzazione a Creti".

Creti è ancora sul tavolo istituzionale come indicato dai tecnici del ministero o no?

"Per quanto ci riguarda non c’è e non c’è mai stata. Noi dobbiamo pensare ad Arezzo che si trova al centro tra Firenze e Roma, sul tracciato dell’alta velocità e con un ruolo strategico e rilevante sia dal punto di vista del bacino territoriale, sia sul piano economico. La soluzione va armonizzata in una posizione comune tra Toscana e Umbria e deve andare oltre quella previsione demagogica finalizzata alle elezioni regionali che era stata la prospettiva di Creti".

Quindi si riparte da Rigutino?

"Si riparte da un tavolo che metta insieme le esigenze dell’Umbria e della Toscana etrusca, e individui la soluzione più funzionale. Per noi è Rigutino perchè consente lo scambio ferro-ferro, condizione essenziale per chi viaggia in treno. Io sono aperto a ragionare con la presidente Proietti e arrivare a un’intesa comune che valorizzi la centralità dell’area aretina: centomila abitanti e un bacino economico-produttivo di rilevanza".

Rigutino può essere il punto di caduta?

"Potrebbe essere assumendo anche un impegno sulla viabilità che avvicini l’Umbria all’interscambio su Rigutino; peraltro c’era stato già uno studio sul piano interregionale".

Due Mari, tratto aretino senza finanziamenti. Come finisce?

"Noi abbiamo lavorato alacremente e devo dare atto al sindaco Ghinelli di averlo fatto in modo costruttivo e in una logica di squadra, nell’interesse del territorio per sviluppare attraverso la Conferenza dei servizi una soluzione di tracciato idonea a mettere tutti d’accordo. Il progetto dell’attraversamento di Arezzo è ormai concordato e richiede solo i finanziamenti. E l’idea che non siano più disponibili per convogliare tutto sul ponte sullo stretto di Messina è sbagliata. Quando ci sono opere così importanti arrivate a essere cantierabili, vanno finanziate".

Due Mari priorità assoluta per la Regione insieme alla Tirrenica. E ora che fine fanno?

"Da governatore rivendico in questi anni in collaborazione con altre istituzioni, ad esempio con il Comune e la Provincia di Arezzo, di aver fatto fare passi avanti ai progetti. Sulla Tirrenica siamo arrivati al confine con il Lazio e il finanziamento necessario deve essere previsto, come pure sul nodo di Arezzo della Grosseto-Fano che consente di fare il salto di qualità: il collegamento Tirreno-Adriatico è l’obiettivo-madre fin dal dopoguerra".

Cosa dirà al ministro Salvini?

"Vorrei far capire al ministro che è interesse di tutti stanziare risorse per dare una risposta alla modernizzazione di aree cruciali del Paese. Per Arezzo penso alla sua dimensione fieristica, il comparto orafo, i grandi eventi culturali come la mostra su Vasari; penso anche al successo sempre crescente della Città del Natale: oggi tutto questo ha necessità dell’adeguamento della rete infrastrutturale".

Terza corsia autostradale: quando la svolta per il tratto aretino?

"I lavori stanno procedendo bene tra Incisa e Firenze, sono convinto che dobbiamo sempre più sviluppare la terza corsia: in quel tratto si dovrebbe chiudere il cantiere a metà 2026, poi il tratto da Incisa a Valdarno e successivamente da Valdarno ad Arezzo: conosco la serietà e la capacità di Società Autostrade e sono fiducioso".

Resta il nodo della strada regionale 71. Ci sono novità?

"Mi piacerebbe sviluppare con l’amministrazione comunale la scelta del percorso sui due tratti esterni ad Arezzo che come Regione finanziamo. Voglio arrivare all’inaugurazione della tangenziale di Cortona nel collegamento con la Perugia-Bettolle prima delle elezioni regionali; sull’altro versante sono in corso interventi in Casentino. Vorrei arrivare entro ottobre a definire con il sindaco Ghinelli il tracciato di attraversamento a sud-ovest della città. Credo che l’intervento possa essere sostenuto finanziariamente dalla Regione anche nella prossima legislatura ma abbiamo bisogno di sapere su quale tracciato. C’è poi un’altra opera che mi sta a cuore...".

Quale?

"Sono molto orgoglioso del finanziamento di oltre venti milioni dal Fondo sviluppo e coesione per il nuovo ponte sull’Arno. Risorse necessarie per la realizzazione il collegamento definitivo a Ponte Buriano. Opera che gestirà la Provincia, in linea con la tabella di marcia nell’elaborazione del progetto".