Sequel di Buffy, parla Sarah Michelle Gellar: “Da un caffè con Cholè Zhao si è formata una piccola tribù. Siamo sulla strada giusta”
"Avete sentito delle notizie, ma non le avete sentite da me": così l'interprete di Buffy spiega da dove sia nata la voce di un sequel dell'iconica serie tv anni Novanta-Duemila
“Se arriva l’apocalisse, chiamatemi”: i fan di Buffy l’Ammazzavampiri conoscono questa citazione come una delle più famose e divertenti della serie, emblematica per descrivere al meglio il tono tra dramma e comedy intelligente che pervade tutte e sette le stagioni. E la conosce molo bene anche Sarah Michelle Gellar, la sua protagonista, che proprio con questa frase ha voluto attirare l’attenzione dei suoi follower su Instagram per spiegare meglio quella che è stata la notizia seriale della settimana, ovvero un possibile ritorno di Buffy, con un sequel che potrebbe vederla protagonista.
Buffy sequel, il messaggio di Sarah Michelle Gellar
“Avrete sentito qualche notizia questa settimana, ma mi rendo conto che non le avete sentite da me”, esordisce l’attrice, che comincia così a raccontare come si sia giunti, oggi, a parlare di un ritorno di Buffy, questa volta però sula piattaforma Hulu:
“Tre anni fa, ho ricevuto una chiamata dalla mia cara amica e mentore, Gail Berman (produttrice della serie originale, ndr). Mi ha detto che voleva che mi sedessi con Chloé Zhao (regista che dovrebbe dirigere l’episodio pilota del sequel, ndr) per sentire la sua opinione su un potenziale revival di Buffy. Sono rimasta sorpresa dal fatto che Chloé sapesse chi fossi, ma, come ho sempre fatto, ho detto a Gail che non vedevo un modo per far esistere di nuovo la serie. Eravamo sempre stati allineati su questo, ma questa volta ho sentito qualcosa di differente nella sua voce. Alla fine ho accettato di andare (soprattutto solo per incontrare Chloé) e il nostro caffè di venti minuti si è trasformato in un’avventura di quattro ore. Abbiamo riso, abbiamo pianto, ma soprattutto abbiamo parlato entrambi di quanto questa serie significhi per noi.
Anche se non ho accettato nulla in quell’incontro, mi sono scioccata nell’accettare di continuare la conversazione. Queste conversazioni, infatti, sono continuate negli anni successivi e alla fine aggiungemmo l’incredibile Nora e Lilla Zuckerman (sceneggiatrici del possibile sequel, ndr) alla nostra piccola tribù fino a quando, un giorno, siamo giunte a un’idea.
Ho sempre ascoltato i fan e sentito il vostro desiderio di rivedere Buffy e il suo mondo, ma non era qualcosa che potevo fare se non fossi sicura che l’avremmo fatta bene. È stato un lungo processo, e non è ancora finito. Vi prometto che faremo questo spettacolo solo se sappiamo di poterlo fare bene. E vi dirò che siamo sulla strada giusta.
Mi sento così fortunata ad essere in questo viaggio con queste quattro donne incredibilmente talentuose, tutte che amano Buffy tanto quanto me. E tanto quanto voi. Grazie a tutti i fan che non hanno mai smesso di chiederlo. Questo sarà per voi.”
Una conferma sulle trattative in corso
Gellar, in altre parole, conferma quanto trapelato nei giorni scorsi, ovvero che è stata contattata per rivestire i panni di Buffy Summers in un eventuale sequel che dovrebbe avere come protagonista una nuova Cacciatrice, ma che vedrà l’iconico personaggio da lei interpretato centrale nel racconto, così come potrebbero comparire i membri originali del cast.
Da una conferma a un’altra: nulla è stato ancora deciso, ma -come già detto- il fatto che Hulu stia cercando di formare una writer’s room per scrivere un’intera stagione, fa pensare che le trattative siano in realtà avanzate, e che Gellar sia vicina ad accettare di riportare Buffy in tv.
Il progetto del sequel di Buffy
Dietro al progetto c’è la regista (e da sempre dichiarata fan della serie originale) Chloé Zhao, vincitrice di tre Premi Oscar per il film “Nomadland”, mentre sul fronte della sceneggiatura ci sono Nora and Lilla Zuckerman (Poker Face). A produrre, invece, oltre ai nomi già citati, anche Gail Berman, Fran Kuzui e Kaz Kuzui e Dolly Parton: quattro nomi che ci riportano alle origini della serie, essendo stati tra i produttori delle sette stagioni andate in onda negli Stati Uniti tra il 1997 e il 2003 (in Italia dal 2000 al 2005). Un misto di novità e ritorno alle origini, ma senza Joss Whedon, ormai lontano da Hollywood da qualche anno, dopo essere stato accusato di un comportamento tossico sul set.