Scoperte impronte di persone in fuga dal Vesuvio
Durante i lavori di potenziamento della fornitura di gas nella provincia di Salerno (Campania), un'équipe di archeologi della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino ha portato alla luce un patrimonio archeologico di eccezionale valore che va dall'Età del bronzo alla tarda antichità.Tra le scoperte più significative fatte dagli archeologi in questa regione spiccano numerose impronte umane e animali risalenti all'Età del bronzo. Queste tracce sono state impresse nei depositi piroclastici delle eruzioni del monte Somma (un vulcano di 25mila anni la cui caldera collassata diede origine al cono del Vesuvio) e raccontano la drammatica storia di persone che fuggirono terrorizzate dalla violenza dell'eruzione.Questo evento sarebbe avvenuto più di un millennio prima della catastrofica eruzione vulcanica che distrusse Pompei nel 79 d.C., rendendolo uno dei più antichi disastri naturali conosciuti causati dal Vesuvio. Il suolo vulcanico, ricoperto di cenere e materiali incandescenti, avrebbe reso la fuga praticamente impossibile e queste persone, nella fuga, avrebbero lasciato tracce indelebili impresse nel terreno.Non perderti nessun articolo! Iscriviti alla newsletter settimanale di Storica!Impronte e molto altroOltre a tutti questi favolosi reperti, gli archeologi hanno portato alla luce un antico insediamento risalente alla tarda Età del bronzo e alla prima Età del ferro. Le ricerche hanno anche confermato che durante la tarda antichità quest'area era abitata da comunità che costruivano grandi capanne simili a quelle erette nello stesso sito in epoca protostorica.I ricercatori hanno anche scoperto la presenza di un santuario extraurbano di epoca ellenistica (III-II secolo a.C.) nell'antica Nuceria Alfaterna, città nota per essere un importante nodo di comunicazione. Tra gli oggetti recuperati ci sono manufatti ceramici miniaturistici, probabilmente offerti come ex voto.La presenza dei romani nella regione è testimoniata dall'identificazione di due grandi ville rustiche; in diversi punti dell'area sono stati individuati numerosi solchi di aratro, a dimostrazione del fatto che si dedicavano principalmente alla produzione agricola.Secondo i ricercatori, entrambe le ville non solo funzionavano come centri di produzione, ma facevano anche parte di una vasta rete commerciale regionale, poiché sono state identificate più di quaranta strade sulle quali si sono conservati i segni dei carri che le percorrevano.Il passaggio dall'epoca romana alla tarda antichità è testimoniato da un gruppo di tombe rinvenute nella stessa area, rivestite e coperte da lastroni di tufo decorati con incisioni e all'interno delle quali vennero deposti corpi di bambini, accompagnati da semplici offerte funerarie.Per questo i ricercatori sottolineano che una delle ville romane fu probabilmente riutilizzata come cimitero. Tra le tombe documentate c'è un sepolcro monumentale con sarcofago in cui sarebbe stato sepolto un personaggio di alto rango, oltre a una struttura sotterranea, forse un Martyrium, un luogo di culto dedicato ai martiri cristiani.Se vuoi ricevere la nostra newsletter settimanale, iscriviti subito!
Durante i lavori di potenziamento della fornitura di gas nella provincia di Salerno (Campania), un'équipe di archeologi della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Salerno e Avellino ha portato alla luce un patrimonio archeologico di eccezionale valore che va dall'Età del bronzo alla tarda antichità.
Tra le scoperte più significative fatte dagli archeologi in questa regione spiccano numerose impronte umane e animali risalenti all'Età del bronzo. Queste tracce sono state impresse nei depositi piroclastici delle eruzioni del monte Somma (un vulcano di 25mila anni la cui caldera collassata diede origine al cono del Vesuvio) e raccontano la drammatica storia di persone che fuggirono terrorizzate dalla violenza dell'eruzione.
Questo evento sarebbe avvenuto più di un millennio prima della catastrofica eruzione vulcanica che distrusse Pompei nel 79 d.C., rendendolo uno dei più antichi disastri naturali conosciuti causati dal Vesuvio. Il suolo vulcanico, ricoperto di cenere e materiali incandescenti, avrebbe reso la fuga praticamente impossibile e queste persone, nella fuga, avrebbero lasciato tracce indelebili impresse nel terreno.
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Impronte e molto altro
Oltre a tutti questi favolosi reperti, gli archeologi hanno portato alla luce un antico insediamento risalente alla tarda Età del bronzo e alla prima Età del ferro. Le ricerche hanno anche confermato che durante la tarda antichità quest'area era abitata da comunità che costruivano grandi capanne simili a quelle erette nello stesso sito in epoca protostorica.
I ricercatori hanno anche scoperto la presenza di un santuario extraurbano di epoca ellenistica (III-II secolo a.C.) nell'antica Nuceria Alfaterna, città nota per essere un importante nodo di comunicazione. Tra gli oggetti recuperati ci sono manufatti ceramici miniaturistici, probabilmente offerti come ex voto.
La presenza dei romani nella regione è testimoniata dall'identificazione di due grandi ville rustiche; in diversi punti dell'area sono stati individuati numerosi solchi di aratro, a dimostrazione del fatto che si dedicavano principalmente alla produzione agricola.
Secondo i ricercatori, entrambe le ville non solo funzionavano come centri di produzione, ma facevano anche parte di una vasta rete commerciale regionale, poiché sono state identificate più di quaranta strade sulle quali si sono conservati i segni dei carri che le percorrevano.
Il passaggio dall'epoca romana alla tarda antichità è testimoniato da un gruppo di tombe rinvenute nella stessa area, rivestite e coperte da lastroni di tufo decorati con incisioni e all'interno delle quali vennero deposti corpi di bambini, accompagnati da semplici offerte funerarie.
Per questo i ricercatori sottolineano che una delle ville romane fu probabilmente riutilizzata come cimitero. Tra le tombe documentate c'è un sepolcro monumentale con sarcofago in cui sarebbe stato sepolto un personaggio di alto rango, oltre a una struttura sotterranea, forse un Martyrium, un luogo di culto dedicato ai martiri cristiani.
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