Sanremo, addio all’Ariston? Quanto vale la gallina dalle uova d’oro della Rai

Il Teatro Ariston è pronto a riaccendere i riflettori sulla 75ª edizione del Festival di Sanremo. Ogni anno, questo storico palcoscenico richiama migliaia di appassionati di musica e curiosi da tutto il mondo, pronti a immortalarne ogni momento e a condividere sui social le immagini dei vip e degli artisti emergenti. Il piccolo comune di […] L'articolo Sanremo, addio all’Ariston? Quanto vale la gallina dalle uova d’oro della Rai proviene da Economy Magazine.

Feb 4, 2025 - 14:04
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Sanremo, addio all’Ariston? Quanto vale la gallina dalle uova d’oro della Rai

Il Teatro Ariston è pronto a riaccendere i riflettori sulla 75ª edizione del Festival di Sanremo. Ogni anno, questo storico palcoscenico richiama migliaia di appassionati di musica e curiosi da tutto il mondo, pronti a immortalarne ogni momento e a condividere sui social le immagini dei vip e degli artisti emergenti. Il piccolo comune di Sanremo, che durante il Festival diventa il centro di un turbinio di eventi e gossip, si trasforma in un epicentro di musica, glamour e business. Con un impatto economico che supera i 200 milioni di euro, l’edizione 2025 non farà di certo eccezione. Il Teatro Ariston, simbolo della città ligure, non è solo un’icona culturale, ma anche un attore fondamentale nell’economia locale. Il suo impatto sul territorio si aggira intorno ai 16 milioni di euro, generati da ristoranti, shopping, alloggi e, ovviamente, l’affitto stesso del teatro. Ma quanto guadagna, realmente, l’Ariston?

Quanto fattura l’Ariston?

Secondo il bilancio 2023, il Teatro Ariston ha registrato un fatturato annuo di circa 5,3 milioni di euro. Se paragonato ad altri cinema-teatri in Italia, il suo giro d’affari è impressionante. Strutture simili, infatti, guadagnano tra i 500.000 e i 2 milioni di euro, ma l’Ariston si distingue con un fatturato che può arrivare fino a 5 milioni di euro, grazie alla sua posizione privilegiata e al flusso costante di eventi. La redditività dell’Ariston, con un margine che si attesta tra il 10% e il 20%, è nella media del settore. Nell’ultimo anno, l’utile della struttura è stato di circa 583.519 euro, con un incremento del 6% rispetto all’anno precedente. La maggior parte delle entrate deriva dalla gestione ordinaria, ovvero dalla vendita dei biglietti, del cibo e delle bevande, dall’affitto delle sale per eventi e dalle attività di merchandising. Tra queste voci, l’affitto del teatro per tre mesi all’anno, da dicembre a febbraio, incassa ben 1,6 milioni di euro.

Il festival di Sanremo: l’incasso milionario

Il Festival di Sanremo rappresenta una delle voci più rilevanti nel fatturato annuale dell’Ariston. Durante la settimana del Festival, il teatro genera più di 1 milione di euro solo con la vendita dei biglietti per le cinque serate dell’evento. Il prezzo di un biglietto varia a seconda della posizione, con le poltrone in platea che costano 200 euro e quelle in galleria che sono vendute a 110 euro. La serata finale, però, raggiunge cifre ben più elevate: 730 euro per un posto in platea e 360 euro per uno in galleria. Complessivamente, solo la serata finale incassa oltre un milione di euro. Tuttavia, va precisato che queste entrate non finiscono nel bilancio dell’Ariston, ma vanno direttamente nelle casse della Rai, che gestisce la produzione dell’evento. La Rai versa ogni anno 5 milioni di euro al Comune di Sanremo per coprire i costi operativi, mentre l’Ariston riceve dal Comune l’affitto del teatro, che ammonta a 1,6 milioni di euro.

Il futuro del Festival: addio alla Rai?

Un’importante novità potrebbe arrivare con l’edizione del 2026: la Rai e il Comune di Sanremo potrebbero separarsi. A seguito di una recente sentenza del Tar della Liguria, il Comune dovrà infatti indire una gara pubblica per scegliere l’operatore che gestirà il Festival, aprendo così la porta ad altri possibili partner televisivi. Se questo cambiamento dovesse concretizzarsi, potrebbe segnare la fine di un’era di collaborazione tra la Rai e Sanremo.

Il Teatro Ariston: di chi è?

Il Teatro Ariston è di proprietà della famiglia Vacchino ed è gestito dalla Fondazione Teatro Ariston, un ente privato che si occupa della gestione, manutenzione e programmazione di eventi. Fondato nel 1953, l’Ariston ha subito numerosi interventi di ristrutturazione e ampliamento, diventando uno dei luoghi più celebri d’Italia. Nonostante la sua fama e l’importanza che riveste per la città, negli ultimi anni sono emerse preoccupazioni relative alla sicurezza e alla modernità della struttura. La capienza di 1.960 posti, infatti, non riesce a soddisfare tutte le richieste: ogni anno la Rai riceve circa 20.000 domande per i biglietti, molte delle quali rimangono inevase. Inoltre, alcuni spettatori hanno sollevato critiche riguardo la comodità delle poltrone e lo stato generale dell’edificio, rendendo urgente una ristrutturazione che, tuttavia, richiederebbe ingenti investimenti.

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