Sanremo 2025 – Chi è Serena Brancale: la hit “Baccalà” e quella “grande figura di merda” con Annalisa

A dieci anni dal suo debutto sul palco più importante della musica italiana, la cantante torna a Sanremo con il brano “Anema e Core” L'articolo Sanremo 2025 – Chi è Serena Brancale: la hit “Baccalà” e quella “grande figura di merda” con Annalisa proviene da Il Fatto Quotidiano.

Feb 8, 2025 - 11:54
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Sanremo 2025 – Chi è Serena Brancale: la hit “Baccalà” e quella “grande figura di merda” con Annalisa

Un po’ di jazz, soul, R&B, funk e di… dialetto barese. Negli anni la musica sta diventando sempre più “liquida” ed etichettare gli artisti in un solo genere è un compito sì facile, ma molto spesso riduttivo per loro stessi. A dare freschezza, innovazione e una travolgente energia al teatro Ariston c’è Serena Brancale che, con il suo brano “Anema e Core”, torna a Sanremo in occasione della 75esima edizione della kermesse. La polistrumentista è nata a Bari (in Puglia), il 4 maggio del 1989 e, fin dalla tenera età, lei e la musica sono state una cosa sola. “Ho iniziato come violinista, mia madre aveva una scuola di musica e voleva studiassi uno strumento classico. Suonai il violino per i primi cinque anni a Bari, mentre mia sorella suonava il pianoforte. Questo influì molto sui miei ascolti perché a casa sentivo Beethoven o Rachmaninov. Tutto è partito dalla musica classica”, ha raccontato Brancale a Musica Jazz.

L’artista si è diploma in grafica pubblicitaria all’Accademia delle Belle Arti e, in seguito, ha partecipato al film “Mio Cognato” nel 2003. Dopo aver conseguito anche il diploma in Canto Jazz al Conservatorio Piccinni di Bari, la compositrice ha inciso due dischi per il progetto “Camera Soul”. Il primo passo nel “mainstream” è avvenuto nel 2009, con la partecipazione ad “X Factor”, dov’è stata eliminata dall’allora giudice Simona Ventura. Nel 2015 Brancale aveva già tentato la strada dell’Ariston ma, a Nuove Proposte di Sanremo con la canzone “Galleggiare”, è stata scartata al primo turno. Non era ancora il momento giusto (ammesso che esista un effettivo “momento giusto”). Nonostante le delusioni, Brancale non si è abbattuta, tutt’altro: “Mi hanno fatto male (le bocciature ad “X Factor” ed a Sanremo, ndr), ma ho imparato a non buttarmi giù. Sono tornata a casa e sono ripartita, mi sono messa a scrivere ancora, ogni volta. E mi sono anche iscritta al conservatorio: studiare è il cibo di un musicista”, ha spiegato in un’intervista a Vanity Fair.

Nel 2022 Brancale ha pubblicato l’album “Je so accussì” e, negli anni, è salita sul palco con Willie Peyote, Mario Biondi ed Il Volo ricevendo, inoltre, attestati di stima da parte di produttori del calibro di Quincy Jones. Il vero boom artistico – in termini di numeri e rilevanza mediatica – la cantante lo ha avuto in seguito alla pubblicazione del brano “Baccalà”. Canzone che, nel giro di poco, è diventata un tormentone su TikTok, tanto che è rimasta nella top 10 della chart Viral 50 Italia di Spotify per 73 giorni consecutivi, arrivando fino alla seconda posizione. Un singolo nato “dall’idea di voler sperimentare. Era da un po’ di tempo che giocavo sui social. Giocavo col dialetto, giocavo con le parolacce, con gli studenti che mi seguono e che fanno con me scrittura creativa”, aveva spiegato a Musica Jazz

Prodotto con Dropkick e “suonato in macchina, registrando il reel lì, con il mixer alle spalle. Poi c’è il dialetto barese, che a tratti sembra brasiliano, dà un taglio internazionale e suona bene. E poi l’uso della parolaccia, che è un classico, e lo stesso ritmo baile funk, che fa muovere il culo. È un sound da TikTok, io l’ho scoperto lì”, ha raccontato Brancale a Vanity Fair. E ancora: “Baccalà è un riassunto del mio background. Il momento in cui metto in fila le parolacce, per esempio, viene da mio zio, che aveva una pompa di benzina e da piccola ricordo fosse bravissimo a dirle una dopo l’altra, in sequenza. Avevano un suono pazzesco. Mentre la musica sudamericana, latina, è di mia madre, che è brasiliana e aveva una scuola di musica”. Con “La Zia” e “Stu Cafè”, Serena Brancale ha continuato il suo percorso musicale che unisce influenze soul e R&B al dialetto barese e che l’ha portata in una tournée di oltre 50 date sold out.

Dopo anni di partecipazioni, successi ed hit radiofoniche, invece, Annalisa non è presente nel listone di artisti presentato da Carlo Conti. Proprio con la stessa cantante ligure, Brancale ha raccontato a Radio Zeta di aver fatto “una grande figura di merda. Perché lei mi ha chiamato e non avevo capito fosse Annalisa. Non l’avevo riconosciuta. Al telefono mi chiese se avessi piacere di cantare con lei nella sua tappa di Bari e io le dissi ‘Sarebbe bellissimo, ma io non ti conosco’. Solo dopo, grazie ad un amico in comune, ho finalmente capito e mi sono scusata”. Per Brancale “oggi è l’idea che vince e bisogna essere curiosi” e, a dieci anni dal suo debutto sul palco più importante della musica italiana, siamo pronti ad accogliere le sonorità che porterà a Sanremo 2025.

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