Partita la spedizione del CAI Eagle Team: destinazione Patagonia
Cerro Torre, Fitz Roy e Cerro Piergiorgio sono le montagne scelte per la fase conclusiva del progetto CAI a sostegno dei giovani alpinisti. Matteo Della Bordella capospedizione, tutor Massimo Faletti, Silvia Loreggian e Luca Schiera L'articolo Partita la spedizione del CAI Eagle Team: destinazione Patagonia proviene da Montagna.TV.
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![Il Fitz Roy, una delle montagne patagoniche sulle quali si misureranno i giovani alpinisti del CAI Eagle Team @ Archivio Della Bordella](https://www.montagna.tv/wp-content/uploads/2025/01/APERTURA-Il-Fitz-Roy-una-delle-montagne-patagoniche-sulle-quali-si-misureranno-i-giovani-alpinisti-del-CAI-Eagle-Team-@-Archivio-Della-Bordella-1024x768.jpg)
La grandiose pareti di granito della Patagonia sono ormai all’orizzonte. Per i sei giovani alpinisti del CAI Eagle Team è dunque arrivato il momento tanto atteso, il coronamento di un progetto pluriennale promosso dal CAI a favore degli scalatori più giovani e promettenti.
Guidati da Matteo Della Bordella e dai tutor Massimo Faletti, Silvia Loreggian e Luca Schiera i sei giovani scalatori affronteranno finalmente le montagne a lungo inseguite e desiderate.
Il gruppo si dividerà in tre cordate autonome, ciascuna con obiettivi e strategie differenti. Il tutor Faletti si legherà a Giacomo Meliffi e a Marco Cordin e si concentrerà sulla zona del Cerro Torre. Alessandra Prato e Luca Ducoli Prato e Ducoli scaleranno con Silvia Loreggian nella zona del Fitz Roy, mentre Della Bordella e Schiera, con Dario Eynard e Camilla Reggio, andranno sul Cerro Piergiorgio, dove vorrebbero provare la salita di una via nuova. «La valle del Cerro Piergiorgio è un luogo che conosco poco e proprio per questo mi attrae. È una zona molto meno frequentata rispetto a Cerro Torre e Fitz Roy e ci sono ancora molte possibilità per esplorare e aprire vie nuove su alcune pareti di quella zona. In fondo alla valle c’è poi la spettacolare muraglia del Cerro Piergiorgio, alta quasi mille metri e senza dubbio una delle pareti più belle e difficili della Patagonia. Completare il tentativo di Maurizio Giordani e Luca Maspes su questa parete sarebbe il top del top, ma forse sto sognando ad occhi aperti», commenta Della Bordella.
«Vedere una nuova generazione di alpinisti, cresciuti in questi ultimi anni all’interno del CAI, affrontare le pareti della Patagonia è motivo di grande orgoglio», dichiara il Presidente generale del CAI Antonio Montani. «È il segno che il lavoro di formazione svolto sta dando i suoi frutti. Auguro a tutto il team buona fortuna: che questa esperienza li arricchisca non solo tecnicamente, ma anche umanamente. Torneranno con nuove competenze, ma soprattutto con gli occhi pieni di meraviglia. Il loro percorso è un esempio per tutti i giovani che sognano l’alpinismo di esplorazione».
Un documentario su Focus Tv
La spedizione dei sei giovani del CAI Eagle Team sarà raccontata in primavera attraverso un documentario che andrà in onda su Focus Tv, canale 35. Una storia che darà spazio non solo all’avventura alpinistica, ma anche e soprattutto agli aspetti umani di questa esperienza in terra australe. Il rientro in Italia della spedizione è previsto per domenica 2 marzo.
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