Mps lancia Ops su Mediobanca: operazione “non concordata” secondo Piazzetta Cuccia

L’istituto senese ha annunciato questa mattina l’offerta pubblica di scambio totalitaria verso la banca milanese che ha reagito subito criticando l’operazione.

Jan 24, 2025 - 10:09
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Mps lancia Ops su Mediobanca: operazione “non concordata” secondo Piazzetta Cuccia

Mossa a sorpresa di Banca Monte dei Paschi di Siena su Mediobanca che scalda il risico bancario italiano puntando diritto alla creazione del terzo polo bancario. Dopo le indiscrezioni diffuse nella notte da Bloomberg, questa mattina una nota della banca senese annunciava l’Offerta pubblica di scambio totalitaria lanciata verso Piazzetta Cuccia.

L’offerta valuta Mediobanca 13,3 miliardi di euro, offrendo (15,992 euro) un premio del 5,03% sul prezzo di chiusura di Borsa di ieri (15,29 euro), con 2,3 azioni di nuova emissione di Mps per ognuna dell’istituto milanese portate in adesione. Il prossimo 17 aprile è stata convocata l’assemblea straordinaria di Mps per deliberare sulla proposta di aumento di capitale a servizio dell’Ops.

Da Piazzetta Cuccia la prima reazione non è stata di apertura, ritenendo l’operazione “non concordata ma non inattesa”, secondo quanto rivelato da fonti dell’agenzia Reuters, che aggiungono che nei prossimi giorni si riunirà il cda di Mediobanca per le prime valutazioni.

A Piazza Affari, intanto, le azioni Mps non riescono ad aprire nei primi minuti, segnando un crollo dell’8%, per poi entrare in contrattazioni ancora in forte negativo (-9%), a 6,338 euro. Di segno opposto l’andamento di Mediobanca, in crescita del 4% nei primi minuti di scambi, salita a 15,875, non lontano dal prezzo offerto da Mps.

Nel caso in cui l’aggregazione vada in porto emergerà un “nuovo campione nazionale che si posizionerà tra i primi tre istituti in termini di totale attivi, impieghi alla clientela, raccolta diretta e total financial assets”, sottolinea la banca senese.

In particolare, potrebbe nascere un primario player di Wealth Management, grazie alla combinazione delle capacità di Mediobanca e Mps nel private banking e di Banca Widiba e Mediobanca Premier nell'asset gathering, anche grazie a circa 1.200 promotori in aggregato.

Inoltre, il nuovo soggetto rappresenterà un importante operatore CIB in tutti i prodotti (e.g., consulenza, mercati dei capitali, prestiti alle imprese), con posizione di leadership nel mercato Equity Capital Markets e M&A e una forte complementarità della base clienti (PMI e imprese), con un'opportunità di crescita nel segmento di mercato in via di sviluppo delle medie imprese.

Infine, si tratterà di un operatore leader nel settore dei finanziamenti al consumo attraverso Compass, già partner scelto da Mps e un operatore che beneficia di un flusso di cassa sostenibile, derivante dall'investimento assicurativo.

"Con questa operazione di natura industriale vogliamo segnare un nuovo approccio nel percorso di consolidamento del settore bancario che in maniera innovativa crea valore da subito sia per gli azionisti di Mps che di Mediobanca, e ritengo anche per l'intero sistema Paese. Puntiamo a un nuovo campione nazionale, con due brand di eccellenza, che vogliamo proteggere e ancor più valorizzare", dichiara nella nota il Ceo di Mps, Luigi Lovaglio.

L’acquisizione è prevista generare per Mps un ritorno sul capitale tangibile di circa il 14%, avere un indicatore di solidità patrimoniale pro-forma di circa il 16% e di generare circa 700 milioni di sinergie ante imposte all'anno, di cui 300 milioni da ricavo, 300 milioni di costo e 100 milioni di funding.

Inoltre, La transazione permetterà di beneficiare del valore delle Dta (attività fiscali differite) di Mps, facendo leva su una base imponibile consolidata più elevata. Il nuovo gruppo sarà in grado di accelerare l'utilizzo di 2,9 miliardi di euro di Dta nei prossimi sei anni, con 0,5 miliardi all'anno e un significativo beneficio di capitale. Il successo dell'offerta consentirà un'accelerazione nell'utilizzo delle imposte anticipate (Dta) detenute da Mps, con un effetto stimato per gli azionisti di Mediobanca aderenti all'offerta di 1,2 miliardi di valore attuale netto, per circa il 10% dell'attuale valore di mercato di Mediobanca. Previsto un incremento a doppia cifra dell'Eps adjusted e un crescente dividendo per azione con un payout fino al 100%.

Per quanto riguarda i costi di integrazione, Mps prevede circa 600 milioni al lordo delle imposte, da sostenere nel primo anno di attività. MPS prevede di mantenere una solida base di capitale (Common Equity Tier 1 ratio pro-forma pari a circa il 16%) al completamento dell'operazione, sostenuta da una maggiore generazione organica di capitale.

Gli analisti di KBW ritengono “che la potenziale sinergia sia limitata, anche includendo l'accelerazione dell'utilizzo delle DTA per Mps, che scambia a P/E inferiori a quelli di Mediobanca e la nostra prima impressione è che questa offerta abbia limitate possibilità di successo”.

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