Meteo: il GELO in arrivo, vediamo dove

Il prossimo periodo a partire dalla fine di questa settimana potrebbe essere termicamente piuttosto freddo con un marcato calo termico che su almeno una parte del nostro paese potrebbe determinare condizioni di un marcato peggioramento del tempo di stampo invernale.   Cosa si prevede? Ciò che si prevede sono movimenti di masse d’aria molto fredde […] Meteo: il GELO in arrivo, vediamo dove

Feb 5, 2025 - 15:21
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Meteo: il GELO in arrivo, vediamo dove

Il prossimo periodo a partire dalla fine di questa settimana potrebbe essere termicamente piuttosto freddo con un marcato calo termico che su almeno una parte del nostro paese potrebbe determinare condizioni di un marcato peggioramento del tempo di stampo invernale.

 

Cosa si prevede?

Ciò che si prevede sono movimenti di masse d’aria molto fredde in direzione dell’Europa Occidentale e questa volta il freddo anziché entrare da Est è probabile che aggirerà la catena alpina per poi entrare nel Mediterraneo dalla porta del Rodano. Questa dinamica, però, potrebbe determinare un eccessivo spostamento verso Ovest del nocciolo gelido in quota e ciò determinerebbe solo un parziale coinvolgimento dell’Italia e un maggior coinvolgimento della penisola Iberica proprio per lo sprofondamento verso Ovest del nocciolo gelido.

Proprio per questa ragione, il freddo faticherebbe a entrare in Italia e sarebbe solo il Nord Italia l’unica area del nostro paese che potrebbe beneficiare degli effetti di questa ondata di freddo poiché il Centro e il Sud Italia non verrebbero coinvolti.

Inoltre, dalle ultime elaborazioni dei centri meteo, sembra che già nella giornata di domenica 9 Febbraio potrebbero terminare gli effetti dell’irruzione di aria fredda sull’Italia con un aumento termico che si farà sentire maggiormente in quota.

 

E con il gelo in vista quali regioni potrebbero essere quelle maggiormente coinvolte?

Le regioni maggiormente coinvolte sarebbero quelle dell’Italia Settentrionale e in particolare l’angolo Nord-Occidentale mentre, catena alpina a parte, il restante del Nord sentirebbe meno gli effetti dell’ondata di freddo proprio per via di una deriva occidentale del nocciolo gelido. Chiaro che questa non è l’ipotesi definitiva trattandosi di una dinamica molto complessa e soggetta a continui cambiamenti, ma si tratta di una di quelle che gode di maggior affidabilità.

L’altra ipotesi che c’è sul campo è quella di un ingresso nel Mediterraneo del nocciolo gelido in quota che determinerebbe un’ondata di freddo più significativa al Nord e che si farebbe sentire anche sul resto del paese, ma come detto è molto complesso individuare quale sarà l’ipotesi più attendibile nonostante i non troppi giorni di distanza.

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