La famiglia Wingfield e i suoi sogni fragili: “Lo zoo di vetro” sbarca a Firenze

Tennessee Williams sul palco della Pergola dall’11 al 16 febbraio, portato in scena da Mariangela D’Abbraccio sotto la direzione di Pier Luigi Pizzi

Feb 6, 2025 - 10:44
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La famiglia Wingfield e i suoi sogni fragili: “Lo zoo di vetro” sbarca a Firenze

Firenze, 6 febbraio 2025 – Dal capolavoro di Tennessee Williams prende vita un dramma familiare che mette in scena sogni, paure, sentimenti, rimorsi, oppressione e illusioni. È “Lo zoo di vetro”, in programma al Teatro della Pergola dall’11 al 16 febbraio, con Mariangela D’Abbraccio protagonista e Pier Luigi Pizzi alla regia, scene e costumi. L’opera, che traduce e restituisce l’intensità del testo firmato dallo scrittore americano, vede sul palco anche Gabriele Anagni, Elisabetta Mirra e Pavel Zelinskiy, con musiche originali di Stefano Mainetti e luci curate da Pietro Sperduti.

La vicenda racconta la vita della famiglia Wingfield, composta dalla madre Amanda (Mariangela D’Abbraccio) e dai suoi due figli, Tom (Gabriele Anagni) e Laura (Elisabetta Mirra). Siamo alla fine degli anni Trenta, e il desiderio di Amanda di costruire per i ragazzi un futuro sereno si scontra con la fragilità di Laura, resa timida e schiva da una malattia che la costringe a zoppicare, e con le aspirazioni artistiche di Tom, che sogna una carriera da poeta ma è costretto a lavorare in fabbrica per mantenere la famiglia. I ruoli, talvolta, sembrano invertirsi, con la madre che avanza pretese e i figli che si dibattono tra speranze e disillusioni. Laura, con la sua raccolta di animaletti di vetro, è simbolo di una fragilità delicata e potente, e Tom rincorre la poesia recandosi spesso di notte al cinema, scatenando l’ansia di Amanda, che vede in lui il riflesso di un marito scomparso e teme possa cedere all’alcol.

Il pubblico potrà immergersi in una storia densa di passione e nostalgia che, pur essendo ambientata in un tempo lontano, parla con sorprendente attualità alle sensibilità contemporanee. “Lo zoo di vetro” tocca nel profondo e ci invita a riflettere sul significato di inseguire la propria vocazione, in equilibrio precario fra la realtà e il desiderio di credere in un futuro migliore. Lo spettacolo, della durata di un’ora e cinquanta minuti in un atto unico, è prodotto dal Teatro Stabile del Veneto e Best Live Srl. Le repliche si terranno dal martedì al sabato alle 21 (con l’eccezione del giovedì alle 19) e la domenica alle 16.