Intesa, utili per 8,6 miliardi Messina: nessuna acquisizione
Il banchiere si chiama fuori “dalla confusione che c’è sul mercato italiano” e si ricandida alla guida Su Meloni: “Ha un prestigio internazionale unico”. In Borsa il titolo è salito dell’1,93% a 4,25 euro Intesa Sanpaolo chiude il 2024 con 8,66 miliardi di utile netto, +12% e record aziendale, ma quest’anno l’utile sarà «ben oltre […] L'articolo Intesa, utili per 8,6 miliardi Messina: nessuna acquisizione proviene da Iusletter.
Il banchiere si chiama fuori “dalla confusione che c’è sul mercato italiano” e si ricandida alla guida Su Meloni: “Ha un prestigio internazionale unico”. In Borsa il titolo è salito dell’1,93% a 4,25 euro
Intesa Sanpaolo chiude il 2024 con 8,66 miliardi di utile netto, +12% e record aziendale, ma quest’anno l’utile sarà «ben oltre i 9 miliardi », così da alzare la remunerazione ai soci, che si attendono un 10% di rendimenti per cassa più il riacquisto di azioni da 2 miliardi da giugno.
L’ad Carlo Messina si chiama fuori dal risiko bancario che imperversa da mesi: «Restiamo lontani dalla confusione che c’è sul mercato italiano e non siamo interessati ad alcuna acquisizione, italiana o europea. Ci siamo mossi cinque anni in anticipo sugli altri, quindi per i prossimi cinque anni non vedo nessuna minaccia al primato di Intesa Sanpaolo nel credito, nel risparmio gestito, nelle polizze, nel portafoglio titoli».
Il banchiere, che si candida alla conferma quale ad nell’assemblea di aprile («nel medio lungo termine sono a disposizione della banca»), intende proseguire la strategia di «cogliere opportunità di crescita endogena in Italia», su cui sparge ottimismo a 360 gradi. «L’Italia ha l’occasione unica di assumere una leadership nel contesto europeo. La crescita del Pil 2025 può raddoppiare sul 2024, grazie alla ripresa dei consumi, all’ulteriore taglio dei tassi Bce e all’accelerazione sul Pnrr. Sono convinto che questo governo esprima una leadership molto apprezzata dagli investitori istituzionali e testimone del fatto che Giorgia Meloni ha un prestigio internazionale unico». Il Paese però dovrà difendere i propri interessi in un contesto europeo fragile: «È un momento certo complesso nell’interazione con altri leader globali, ma vedo più opportunità che minacce sul 2025».
La Borsa, dopo un primo calo, ha accolto dati e messaggi comprando l’azione fino a 4,25 euro (+1,93%), massimi da anni e meglio dell’indice Euro Stoxx banche. Nei commenti degli operatori si apprezza la solidità dei conti: anche perché l’istituto riesce a compensare con le commissioni i minori ricavi da interessi legati ai tagli dei tassi Bce. Una dinamica che emerge nel quarto trimestre 2024, con gli interessi netti che flettono a 3,8 miliardi (da 4 miliardi di un anno prima), ma le commissioni nette salgono da 2,11 a 2,41 miliardi. «In un mondo – ha detto Messina – in cui i margini d’interesse sono destinati a ridursi in modo significativo, noi saremo in grado di compensare con le commissioni. Per questo Intesa Sanpaolo si sta avvantaggiando in Borsa rispetto ad altre rivali che quotano al picco, ma nel 2025-2026 potranno avere cali rilevanti degli utili».Il manager ha risposto a tutte le domande sulle scalate altrui, per sgombrare il campo alle voci che danno Intesa Sanpaolo in procinto di intervenire. Ha tenuto basse le critiche per il dirigismo del governo nella scalata di Mps a Mediobanca: «L’operazione lanciata da Mps è di mercato, e il fatto che il Tesoro abbia l’11% non lo rende dominante. Quel che è importante è che siano gli investitori a valutare la bontà del progetto. Non mi preoccupa la presenza dello Stato, poi è chiaro che dal punto di vista del funzionamento del mercato questa presenza dovrebbe ridursi il più possibile ».Sull’emulazione di un blitz come quello con cui Unicredit è salita al 4% in Generali: «Quando si inizia con le quote di minoranza si finisce per fare il lavoro di un hedge fund o un private equity: non è il modo in cui Intesa Sanpaolo opera. Generali l’abbiamo guardata anni fa, poi abbiamo scelto di farci in casa un’assicurazione, che allora guadagnava 200 milioni e ora 1.200». Sull’esito finale del risiko: «Tutti quelli che stanno incrociando le armi sono investitori – o manager – molto seri e di eccellenza. Sono percorsi che richiederanno alcuni mesi, poi vinca il migliore: cash is king. Detto questo, noi con 1.400 miliardi di euro di risparmi siamo l’unico soggetto di sicurezza finanziaria della nazione».
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