IMPLOSIONE o ESPLOSIONE del GELO dalla SIBERIA. Ma davverso la Rotta è l’Italia?

E’ notizia di un’ONDATA DI GELO definita addirituta epocale da taluni mass media che sta destando grande interesse nel panorama METEO. In effetti, la storia ci insegna, che ogniqualvolta il vento proviene dalla SIBERIA, si rischia di assistere a un EVENTO di portata davvero straordinaria. Si rischia perché c’è incertezza. Molte simulazioni, chiamate MODELLI MATEMATICI, […] IMPLOSIONE o ESPLOSIONE del GELO dalla SIBERIA. Ma davverso la Rotta è l’Italia?

Feb 8, 2025 - 17:33
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IMPLOSIONE o ESPLOSIONE del GELO dalla SIBERIA. Ma davverso la Rotta è l’Italia?

E’ notizia di un’ONDATA DI GELO definita addirituta epocale da taluni mass media che sta destando grande interesse nel panorama METEO. In effetti, la storia ci insegna, che ogniqualvolta il vento proviene dalla SIBERIA, si rischia di assistere a un EVENTO di portata davvero straordinaria. Si rischia perché c’è incertezza. Molte simulazioni, chiamate MODELLI MATEMATICI, non sono in grado di stimare con precisione l’intensità, l’entità e la traiettoria di una MASSE D’ARIA così gelida.

Le zone che in prima battuta potrebbero risentire di questa ONDATA DI FREDDO estremo sono le regioni più esposte, come gran parte della RUSSIA, porzioni rilevanti della SCANDINAVIA, alcuni settori della POLONIA e diversi Paesi dell’EUROPA centrale. Tuttavia, risulta estremamente complicato prevedere quale sarà la successiva direzione presa dall’ARIA FREDDA.

 

Tutto dipende da numerosi fattori come la rapidità di partenza della massa gelida e l’eventuale accelerazione causata dalla presenza di una forte AREA DI BASSA PRESSIONE. Anche la debolezza delle correnti oceaniche può favorire l’avanzata dell’ARIA FREDDA verso ovest. Spesso questo tipo di FLUSSO si propaga in modo improvviso, e i MODELLI MATEMATICI incontrano parecchie difficoltà nell’inquadrare l’EVENTO METEO, specialmente se la scadenza previsionale supera i sette giorni.

 

In questa fase, il VORTICE POLARE appare INSTABILE, e sembra innescarsi quello che gli esperti chiamano SPLIT. Ciò favorirebbe la discesa di CORRENTI GELIDE dalle pianure sarmatiche verso occidente, con effetti potenzialmente molto severi. Se, ad esempio, a MOSCA abbiamo una temperatura di 0 °C, in appena due giorni questa potrebbe scendere a -30 °C. Osservare le condizioni attuali di MOSCA o di altre località appena a est dei MONTI URALI non fornisce alcuna certezza, poiché l’ARIA FREDDA può subire ulteriori raffreddamenti e unirsi a nuovi Nuclei di GELO.

Ogniqualvolta in febbraio si è manifestata un’ONDATA DI GELO con caratteristiche così estreme, l’EVENTO ha avuto spesso rilievo storico. Nel contesto contemporaneo, segnato da un evidente RISCALDAMENTO GLOBALE, una fase METEO di queste proporzioni in EUROPA risulterebbe comunque notevole. Basta ricordare l’ondata del 2018, verificatasi tra la fine di febbraio e i primi giorni di marzo, ribattezzata dagli inglesi la “bestia che viene dall’est” per la sua natura particolarmente rigida. Eppure, quella del 2018 non fu neppure paragonabile ai periodi più crudi del passato, quando il TAMIGI poteva addirittura ghiacciare.

 

Un ulteriore caso degno di nota è l’ONDATA DI FREDDO del 2017 in EUROPA orientale, verificatasi in gennaio. Le temperature scesero così tanto che il grande DANUBIO fu ricoperto da enormi blocchi di ghiaccio. Eppure, di quell’evento METEO si parla poco. Nel contempo, ci furono precipitazioni nevose eccezionali lungo la fascia adriatica, con valori diurni persino al di sotto di 0 °C fino a SANTA MARIA DI LEUCA. A Napoli si ebbe una minima da record di -5°C.

 

Curiosamente, alcuni EVENTI METEO vengono ricordati maggiormente perché colpiscono aree urbane di grande rilievo. Ad esempio, la nevicata del 2018 interessò ROMA e NAPOLI, due città italiane metropolitane del Tirreno con una popolazione molto elevata. Il riscontro mediatico fu pertanto superiore rispetto a ciò che accadde nel 2017, sebbene anche quell’ondata di freddo fosse di grande importanza e si verificasse in un periodo di marcato cambiamento CLIMATICO.

 

La memoria collettiva tende a enfatizzare i fenomeni di IMPATTO VISIVO, mentre altri EVENTI METEO altrettanto intensi cadono velocemente nell’oblio. Basta pensare alle ondate nevose degli anni ’60, spesso sottovalutate, o all’inverno del 1956, di cui invece si parla tantissimo, così come del 1985, considerato leggendario per le sue temperature rigide. Eppure, anche l’evento meteo del 1986 fu molto freddo e provocò oltre 40 cm di NEVE su ROMA, eppure è spesso dimenticato. Per intenderci, a Roma cadde più neve rispetto al gennaio 1985, per altro, in una sola giornata.

 

Ogni EVENTO METEO verificatosi in febbraio ha una peculiarità imponente, soprattutto se associato a fasi di ARIA FREDDA provenienti dalla RUSSIA. Quando i venti prevalenti si invertono e si spingono verso l’EUROPA occidentale, la PREVISIONE diventa ardua. Rimane difficile definire con precisione quali aree saranno investite dal GELO – come la FRANCIA o l’ITALIA – e prevedere quale sarà l’intensità, la durata e l’entità reali dell’EVENTO METEO.

Nei prossimi giorni, gli aggiornamenti METEO forniranno elementi più dettagliati su ciò che potrebbe accadere. Sarà importante monitorare la possibile evoluzione del VORTICE POLARE e il comportamento dell’ARIA FREDDA, cercando di comprendere come questi fattori si combineranno. Ogni PREVISIONE rimane sottoposta a un margine di incertezza elevato, ma se la massa gelida dovesse effettivamente propagarsi verso occidente, potremmo trovarci di fronte a un’ONDATA DI GELO con connotati storici. Sarà essenziale seguire costantemente i bollettini METEO per capire come reagiranno le diverse regioni europee a questa possibile incursione artica.

 

In definitiva, ogni EVENTO che si manifesta nel cuore di febbraio può acquisire connotati davvero intensi, sia sul piano climatico che sul fronte METEO. Se le condizioni attuali e le successive conferme da parte dei MODELLI MATEMATICI porteranno a un raffreddamento diffuso, potremmo assistere a un episodio di GELO rilevante sotto il profilo storico. Occorrerà prestare attenzione ai prossimi sviluppi, perché i capricci del CLIMA sanno sempre sorprenderci.

IMPLOSIONE o ESPLOSIONE del GELO dalla SIBERIA. Ma davverso la Rotta è l’Italia?