Il governo Meloni denunciato all’Aja per il caso Almasri. Nordio: «Generale libero per errore formale» – Il documento
Una vittima delle torture di Najem Almasri ha denunciato Meloni, Piantedosi e Nordio per averlo liberato e rimpatriato. Il fascicolo presso il tribunale internazionale L'articolo Il governo Meloni denunciato all’Aja per il caso Almasri. Nordio: «Generale libero per errore formale» – Il documento proviene da Open.
Nuova tegola per il governo Meloni in relazione al caso Almasri, dopo che l’informativa resa ieri alle camere sembra aver riacceso la polemica (e i dubbi) invece di sedarla. Il procuratore presso la Corte penale internazionale dell’Aja ha ricevuto una nuova denuncia nei confronti del governo italiano per «ostacolo all’amministrazione della giustizia ai sensi dell’articolo 70 dello Statuto di Roma». A dare la notizia è stato Nello Scavo sulla versione online del quotidiano Avvenire. La denuncia è stata ricevuta dall’Ufficio del Procuratore, che l’ha trasmessa al cancelliere e al presidente del Tribunale internazionale per l’apertura di un fascicolo ma al momento non ci sono indagati. Nell’atto sono indicati i nomi di Giorgia Meloni, Carlo Nordio e Matteo Piantedosi, accusati di aver «abusato dei loro poteri esecutivi per disobbedire ai loro obblighi internazionali e nazionali».
Cosa dice la denuncia
A presentare la denuncia un rifugiato sudanese che nel 2019 era stato ascoltato dagli investigatori internazionali come testimone delle torture che lui e la moglie avevano subito dal generale libico, quando entrambi erano stati imprigionati in Libia. E che ha scelto di fare un nuovo atto dopo la liberazione del generale libico accusato di essere un torturatore e un trafficante di migranti, avvenuta da parte dell’Italia lo scorso 21 gennaio. Nell’atto di 23 pagine ora protocollato dalla procura, visionato anche da Open, si legge che, secondo la denuncia presentata dagli avvocati francesi Omer Schaz e Juan Branco, «alte personalità del governo italiano ed europeo partecipano alla commissione di crimini contro l’umanità contro i migranti in Libia» e che nel consegnare Almasri alla Cpi l’Italia ha «agito attivamente» per impedire alla Corte di perseguire Almasri.
Il commento di Nordio
Ospite della trasmissione Un giorno da pecora, Carlo Nordio ha commentato: «Credo che a questo mondo tutti indaghino un po’ su tutto. Noi abbiamo fiducia nella giustizia umana. Postulo la giustizia divina proprio perché la giustizia umana spesso è fallibile, ma accontentiamoci di quella che abbiamo e vediamo come va». Il titolare della giustizia si è detto anche dispiaciuto della liberazione del torturatore libico Almasri: «Certo che mi dispiace ma i tribunali esistono perché devono rispettare le regole. Prima di tutto bisogna applicare le leggi, altrimenti torniamo a farci giustizia da sé. L’idea che un torturatore debba essere punito in quanto tale indipendentemente dal rispetto delle regole significa delegittimare la stessa esistenza dei tribunali internazionali».
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