I giornalisti spiati dal software israeliano e i sospetti sul governo italiano: cosa sappiamo sul caso Paragon

I telefoni di 7 italiani violati con lo spyware di una società di hacking con sede in Israele. Tra loro il direttore di Fanpage, Francesco Cancellato, e l’attivista Luca Casarini, capomissione dell’ong Mediterranea. Palazzo Chigi: “Nessun coinvolgimento”. Ma il Guardian: “Paragon ha cancellato il contratto con l’Italia perché ha violato il codice etico”

Feb 6, 2025 - 15:57
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I giornalisti spiati dal software israeliano e i sospetti sul governo italiano: cosa sappiamo sul caso Paragon

Roma, 6 febbraio 2025 – Non c’è solo il caso Almasri ad agitare le acque della politica italiana. Sul tavolo del governo giace un altro dossier scottante, quello che riguarda lo spionaggio di attivisti e giornalisti, realizzata mediante uno spyware prodotto dalla Paragon Solutions, azienda di hacking israeliana. Tra le vittime ci sono Luca Casarini, di Mediterranea, e il direttore di Fanpage, Francesco Cancellato. Ma cosa c’entra Giorgia Meloni e l’esecutivo? C’entra, almeno indirettamente, perché la Paragon ha  – o meglio aveva fino ad oggi – un contratto con lo Stato italiano, a cui fornisce i suoi servizi, chiamiamoli ‘di sorveglianza’. Il sospetto dunque è che sia stata la nostra intelligence a spiare gli interessati. Ma riavvolgiamo il nastro e riepiloghiamo cosa è successo nell’ultima settimana, fino alla novità di oggi.  

Il software spia israeliano: violato il telefono del direttore di Fanpage

Il 31 gennaio scorso l’azienda Meta, proprietaria di WhatsApp, informa direttamente gli interessati (90 tra attivisti, giornalisti e persone comuni in tutto il mondo) di un’operazione di spyware rinconducibile alla società di sorveglianza israeliana Paragon Solutions, attraverso il software ‘Graphite’, in grado di violare la privacy degli utenti attraverso l’app di messaggistica. Il direttore di Fanpage Cancellato rivela di essere una delle vittime. Lo stesso fa Luca Casarini: il telefono del capomissione e fondatore dell’ong Mediterranea Saving Humans è stato violato. 

Le opposizioni interrogano il governo italiano

Fanpage si chiede se lo spionaggio del suo direttore sia stato commissionato dal governo italiano. La nota testata giornalistica recentemente ha pubblicato inchieste sulla gioventù meloniana e sulla lobby nera, che potrebbero essere risultate indigeste a Palazzo Chigi. Solo ipotesi, naturalmente, cavalcate però dall’opposizione. Queste le domande poste dal parlamentare Pd e giornalista Sandro Ruotolo: “Il governo è cliente della Paragon Solutions? Smentisce di aver spiato giornalisti e attivisti? E se non c'entra nulla, come intende tutelare i giornalisti italiani da questi attacchi?".

++ P.Chigi, giornalisti mai controllati da intelligence ++
"In merito a quanto pubblicato da alcuni organi di stampa su presunte attività di spionaggio che avrebbero riguardato operatori dell'informazione, la Presidenza del Consiglio esclude che siano stati sottoposti a controllo da parte dell'intelligence, e quindi del Governo, i soggetti tutelati dalla legge 3 agosto 2007, n. 124 (Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica e nuova disciplina del segreto), compresi i giornalisti". Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi a proposito del caso dello spyware che ha colpito, fra gli altri, il capomissione di Mediterranea Saving Humans Luca Casarini e il direttore di Fanpage Francesco Cancellato. INSTAGRAM FRANCESCO CANCELLATO +++ ATTENZIONE LA FOTO NON PUO' ESSERE PUBBLICATA O RIPRODOTTA SENZA L'AUTORIZZAZIONE DELLA FONTE DI ORIGINE CUI SI RINVIA+++ NPK +++

Il governo cliente di Paragon

Palazzo Chigi non ha ancora risposto quando da Israele arrivano conferme che effettivamente lo Stato italiano paga servizi a Paragon. A rivelarlo per primo è il sito Ynet. Il Partito democratico presenta un’interrogazione parlamentare in cui si chiede all’esecutivo di Giorgia Meloni di smentire ufficialmente "che siano stati spiati il direttore di Fanpage, altri giornalisti, attivisti e membri della società civile”. 

La smentita di Palazzo Chigi

Con un comunicato, il governo ieri ha confermato che gli italiani spiati da Paragon sono 7. Ha smentito però il suo coinvolgimento ed "esclude che siano stati sottoposti a controllo da parte dell'intelligence" i soggetti tutelati dalla legge sui servizi segreti, "compresi i giornalisti". "Trattandosi di una questione che il governo considera di particolare gravità - sottolinea una nota -, è stata attivata l'Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale" che si è subito messa in contatto con lo studio legale Advant, che tutela WhatsApp Ireland Limited.

Oggi però The Guardian pubblica la notizia secondo cui Paragon Solutions avrebbe deciso di rescindere il contratto con l’Italia. L’azienda israeliana si riterrebbe infatti in tutta questa storia parte offesa: il suo software, sostiene, è stato utilizzati per scopi contrari alla sua etica. Non è chiaro neanche al Guardian quali siano però gli interlocutori governativi di Paragon. Secondo una fonte del prestigioso quotidiano britannico, l’azienda aveva inizialmente sospeso il contratto con l'Italia "per estrema cautela" venerdì scorso, cioè quando è emersa la prima accusa di potenziale abuso dello spyware. La decisione di cancellarlo, sarebbe stata presa ieri, dopo aver accertato che l'Italia ha violato i termini di servizio concordato. 

“Paragono ha stracciato il contratto con l’Italia per violazioni etiche”

Insomma la ricostruzione del Guardian smentirebbe la smentita del governo. E le opposizione, stavolta tutte, vanno all’attacco di Meloni. “Chiediamo che il governo venga al più presto in aula per chiarire questa vicenda dai contorni molto inquietanti e ancora una volta pericolosi per la sicurezza nazionale", dichiarano i parlamentari Pd della commissione di Vigilanza sulla Rai Stefano Graziano, Vinicio Peluffo, Nico Stumpo e Ouidad Bakkali, presentando un’altra interrogazione parlamentare al Presidente del Consiglio, al Ministro dell'Interno e al Ministro della Giustizia. Evoca un’informativa urgente anche Alleanza Verdi e Sinistra: “Siamo di fronte ad una situazione gravissima”. Di “caso gravissimo parla anche il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte. “Se addirittura l'azienda dice che ha dovuto interrompere il rapporto contrattuale per ragioni etiche, voi capite che la prima spiegazione fornita dal Governo non torna".

"Chi sono gli utilizzatori italiani di 'Paragon Solutions' – incalza Enrico Borghi di Italia Viva, componente del Copasir – La situazione è sotto il controllo delle nostre autorità?