Cosa sta succedendo a Santorini: sciame sismico senza precedenti (il supervulcano Kolumbo si risveglia?)

L’isola vulcanica di Santorini, la perla del Mar Egeo, sta vivendo un periodo di intensa attività sismica che ha messo in allarme autorità e popolazione. Oltre 200 scosse in tre giorni, alcune superiori a magnitudo 4, continuano a scuotere l’isola e le vicine Anafi, Ios e Amorgos, spingendo migliaia di persone a lasciare il territorio...

Feb 4, 2025 - 14:39
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Cosa sta succedendo a Santorini: sciame sismico senza precedenti (il supervulcano Kolumbo si risveglia?)

L’isola vulcanica di Santorini, la perla del Mar Egeo, sta vivendo un periodo di intensa attività sismica che ha messo in allarme autorità e popolazione. Oltre 200 scosse in tre giorni, alcune superiori a magnitudo 4, continuano a scuotere l’isola e le vicine Anafi, Ios e Amorgos, spingendo migliaia di persone a lasciare il territorio per timore di un evento sismico più distruttivo. Ma c’è un ulteriore motivo di preoccupazione: l’attività del supervulcano Kolumbo.

L’allarme sismico e le misure precauzionali

L’epicentro della sequenza sismica si trova tra le isole di Santorini e Amorgos, a una profondità compresa tra i 5 e i 25 km. Il numero elevato di scosse e la loro frequenza hanno portato alla chiusura delle scuole su diverse isole dell’arcipelago delle Cicladi, mentre le autorità hanno consigliato ai residenti di evitare assembramenti in edifici e zone costiere. “Evitare grandi assembramenti negli edifici” è stato uno dei primi avvisi diffusi dal governo greco.

L’esodo dall’isola è iniziato rapidamente: lunghe code si sono formate nei porti, con traghetti supplementari diretti ad Atene. Anche gli aeroporti hanno registrato un aumento delle partenze, segno di una preoccupazione crescente tra residenti e turisti.

Nel pomeriggio di ieri, il ministro della Crisi Climatica e della Protezione Civile Vassilis Kikilias ha tenuto una riunione straordinaria con il Comitato Scientifico Permanente per la Valutazione del Rischio Sismico e la Riduzione della Vulnerabilità Sismica e il Comitato Scientifico Permanente per il Monitoraggio dell’Arco Vulcanico Ellenico dell’OASP. Dall’incontro è emerso che l’attività sismica nella caldera di Santorini rimane stabile, mentre la zona marittima di Anidros, tra Thera e Amorgos, registra un’intensa attività con 200 scosse dal 1° febbraio, con una magnitudo massima di 4.9.

Secondo gli esperti, la sequenza sismica è causata da faglie sottomarine e non è legata all’attività vulcanica.

Il supervulcano Kolumbo

Se le scosse sismiche sono già un problema rilevante, ciò che preoccupa ulteriormente gli esperti è l’attività del supervulcano Kolumbo. Situato a circa 8 km a nord-est di Santorini, Kolumbo è il più grande di un complesso di 20 vulcani sottomarini. La sua ultima eruzione documentata risale al 1650.

“Ora, per quanto riguarda i vulcani, entrambi (Santorini e Kolumbo) sono attivi e c’è sicuramente una relazione bidirezionale con la sismicità”, ha dichiarato in un post facebook Akis Tselentis, sismologo ed ex direttore dell’Istituto di Geodinamica greco. Secondo l’esperto, un’intensificazione del fenomeno potrebbe portare a un’esplosione sottomarina capace di generare un piccolo tsunami. L’osservatorio di Kandilli in Turchia ha già segnalato la possibilità di onde alte fino a 7 metri in caso di scosse superiori al grado 6 della scala Richter.

“Purtroppo, più a lungo non si verifica il terremoto principale, maggiore sarà la sua magnitudo prevista”, ha spiegato Tselentis. La grande faglia di Amorgos, responsabile del devastante terremoto del 1956, sembra essersi riattivata, aumentando la tensione tra alcuni geologi.

L’ultima volta che la regione ha vissuto un evento catastrofico simile fu nel 1956, quando un sisma di magnitudo 7.4 colpì Santorini e le isole circostanti, provocando crolli, vittime e un imponente tsunami. L’ipotesi che qualcosa di simile possa ripetersi non è da escludere, secondo Tselentis.

Cosa aspettarsi nei prossimi giorni?

Gli esperti monitorano costantemente la situazione, cercando di comprendere se lo sciame sismico è il preludio a un evento più significativo o se si attenuerà nei prossimi giorni. Per ora, la popolazione è chiamata alla massima prudenza, evitando zone a rischio e seguendo le indicazioni delle autorità. I Comitati scientifici si riuniranno nuovamente il 5 febbraio per aggiornare le valutazioni.

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