Asset allocation: Giappone verso una normalizzazione del mercato

 Il Giappone rimane un mercato globale, che rifornisce industrie e consumatori in Asia e nel mondo con società quotate nel Paese. “Pur avendo perso le elezioni generali, il Governo giapponese resta al potere grazie a una coalizione informale che potrebbe favorire la deregolamentazione. La politica dei dazi del Governo statunitense entrante potrebbe avvantaggiare i settori... Leggi tutto

Feb 7, 2025 - 13:05
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Asset allocation: Giappone verso una normalizzazione del mercato

 Il Giappone rimane un mercato globale, che rifornisce industrie e consumatori in Asia e nel mondo con società quotate nel Paese.

“Pur avendo perso le elezioni generali, il Governo giapponese resta al potere grazie a una coalizione informale che potrebbe favorire la deregolamentazione. La politica dei dazi del Governo statunitense entrante potrebbe avvantaggiare i settori nipponici che non hanno una concorrenza evidente negli Stati Uniti, come gran parte dei settori della fabbricazione di semiconduttori e della tecnologia dell’automazione e medica in cui operano le nostre società partecipate. Una normalizzazione dello yen nel 2025, a nostro avviso, ridurrebbe l’interesse per lo sproporzionatamente elevato capitale di mercato allocato ai settori esportatori, riportando l’attenzione sulle società in grado di crescere indipendentemente dalla valuta“. Ad affermarlo è Richard Kaye, portfolio manager del fondo Comgest Growth Japan di Comgest, che di seguito illustra nei particolari la view.

“A dicembre abbiamo incontrato, insieme al team di investimento globale di Comgest, una trentina di società giapponesi. Ancora una volta siamo rimasti colpiti dalla chiarezza della strategia dimostrata attraverso i continui utili record, come spiegato nelle riunioni con il CEO di Fast Retailing e il presidente di Lasertec. Questi incontri hanno messo in luce il predominio del Giappone, rispettivamente, nel lifestyle e nella miniaturizzazione dei semiconduttori”, sostiene l’esperto di Comgest.

“Il nostro incontro con il presidente di Lasertec, il management di NTT Data e NTT, la sua società madre, ci ha ricordato il ruolo unico e il chiaro percorso di crescita di Lasertec nel supportare la tecnologia di miniaturizzazione ultravioletta estrema (EUV) nell’ispezione di fotomaschere, nonché il ruolo di NTT Data nel supportare l’espansione dei data center e l’evoluzione del software in Asia”, continua Kaye.

Ancora, “Abbiamo incontrato il management di Suzuki diverse volte nel 2024 e in questi incontri ci è stata riconfermata l’impareggiabile forza dell’azienda nella produzione, nella catena di approvvigionamento, nella rete di concessionari e nella manutenzione in India attraverso la sua affiliata, Maruti”.

“Abbiamo incontrato il CEO di Fast Retailing che ci ha spiegato la crescente presenza dell’azienda in Asia, la sua esperienza e velocità nella progettazione della merce e nel controllo delle scorte nonché l’espansione della sua rete di suoi negozi in tutto il mondo”, prosegue il gestore di Comgest.

“Il ruolo di Daifuku nella fornitura di robot per la manipolazione di wafer a TSMC e all’industria giapponese dei semiconduttori in espansione ha analogamente permesso all’azienda di crescere in modo netto, mettendo a segno un nuovo record in termini di portafoglio ordini e una costante crescita degli utili operativi”, afferma inoltre Kaye.

“A nostro avviso, il mercato giapponese è stato dirottato per tre anni, in una misura che non ha precedenti storici, dall’hot money, ossia da finanziamenti a breve termine concentrati su alcuni temi inconsistenti, in particolare le scommesse sullo yen a buon mercato e i beneficiari dell’inflazione. La situazione è migliorata significativamente e ci aspettiamo in futuro un prosieguo della normalizzazione del mercato, possibilmente accompagnata da quella dello yen. Siamo convinti che, nel tempo, le società giapponesi leader a livello mondiale in termini di crescita degli utili e rendimento del capitale saranno costantemente valutate al di sopra del mercato in generale come nel decennio precedente”, conclude l’esperto di Comgest.