Volpato (Banca Mediolanum): “Perché il risparmio va tutelato e sviluppato”
Il direttore commerciale di Banca Mediolanum è intervenuto a una iniziativa organizzata da Fondazione Barilla Lo spreco alimentare in Italia vale 15 miliardi di euro all’anno, circa un punto di Pil (senza considerare i costi ecologici). Nelle case degli italiani si buttano nella pattumiera alimentari per circa 6 miliardi di euro ogni anno, a cui... Leggi tutto
Il direttore commerciale di Banca Mediolanum è intervenuto a una iniziativa organizzata da Fondazione Barilla
Lo spreco alimentare in Italia vale 15 miliardi di euro all’anno, circa un punto di Pil (senza considerare i costi ecologici). Nelle case degli italiani si buttano nella pattumiera alimentari per circa 6 miliardi di euro ogni anno, a cui vanno aggiunti 9 miliardi euro dello spreco di filiera. Eppure nel nostro paese cresce il numero di persone che fatica a nutrirsi regolarmente, e oltre il 9,4% della popolazione versa in condizione di povertà. Di questo e delle implicazioni che sta avendo sulla propria vita e sulla società si è parlato a Milano in occasione della presentazione del nuovo progetto di Fondazione Barilla “Il Libro del Risparmio – 120 azioni contro lo spreco alimentare per risparmiare dentro e fuori casa”. Un incontro di cui Mediolanum è uno dei tre principali sponsor. Gli altri due sono Esselunga e Mediamark. L’obiettivo, insomma, è quello di ridurre lo spreco alimentare e sensibilizzare le famiglie italiane a un consumo più consapevole. Una guida pratica che offre soluzioni concrete per ridurre gli sprechi quotidiani di cibo, contribuendo non solo a una gestione più efficiente del cibo, ma anche a un notevole risparmio economico. Con 120 azioni pratiche, infatti, si propongono suggerimenti che vanno dalla corretta conservazione degli alimenti fino all’ottimizzazione degli avanzi. E molto altro che è davvero interessante leggere e a cui non si sarebbe magari pensato. Buone pratiche per vivere in modo più consapevole e magari trasferirlo al prossimo.
Uno studio coordinato dall’Università di Bologna e attualmente in revisione scientifica, a cui Fondazione Barilla ha collaborato, ha stimato che il valore dello spreco supera i 500 euro all’anno a famiglia. Lo studio utilizza la stessa metodologia di Giordano et al. (2019) per stimare il peso dello spreco della popolazione italiana attraverso i diari ed è stato utilizzato come base per la campagna “Chi non spreca ci guadagna”. Secondo i dati della Fondazione, in altre parole, una famiglia che adotta un approccio più attento nella conservazione, preparazione, pianificazione e consumo dei cibi può arrivare a risparmiare fino a 500 euro all’anno.
In questo contesto, Stefano Volpato (nella foto), direttore commerciale di Banca Mediolanum, ha dichiarato: “Occorre un’azione di sistema per creare a livello sociale una coscienza e quindi un comportamento responsabile e sostenibile orientato al futuro. Il risparmio è un asset prezioso per il nostro Paese. Va tutelato e sviluppato perché sarà la risorsa con cui daremo una risposta ai nostri bisogni di vita soprattutto quando saremo più fragili. Poter contare su risorse robuste restituisce dignità, libertà e autonomia alla persona”. La riflessione di Volpato è totalmente in linea con l’obiettivo del progetto, che non si intende solamente puntare alla riduzione dello spreco alimentare, ma guarda anche a sensibilizzare le persone sul valore del risparmio come risorsa fondamentale per il benessere sociale ed economico futuro. Il risparmio non è solo un vantaggio economico immediato, quindi, bensì un pilastro per costruire una società più forte, consapevole, responsabile e autonoma.
Durante l’evento di lancio, che si è svolto a Milano con il titolo “Chi non spreca ci guadagna”, esperti di scienza, economia, comunicazione e industria si sono confrontati sull’importanza di un cambiamento nelle abitudini alimentari e nella gestione delle risorse. Tra i relatori, anche Paolo Barilla, Vicepresidente della Fondazione Barilla, e Riccardo Valentini, Professore e Premio Nobel per la Pace con l’IPCC. La partecipazione di importanti figure del panorama economico e della grande distribuzione ha ulteriormente sottolineato l’importanza di un’azione collettiva per contrastare lo spreco alimentare e promuovere la sostenibilità.
“Lo spreco alimentare a livello globale assume dimensioni molto rilevanti: circa un terzo del cibo prodotto finisce per essere buttato, dal campo alla tavola. Questo corrisponde a oltre un miliardo di tonnellate di cibo. Partendo da questo scenario, l’attività di Fondazione Barilla invita tutti noi a non sentirci parte del problema, ma parte della soluzione, traendone anche un beneficio personale”, ha commentato Valentini.
Matteo Pauri, direttore di Fondazione Barilla, ha posto l’accento sull’opera di divulgazione della Fondazione stessa: “Dopo anni di studi e ricerche, Fondazione Barilla intende rivolgersi alle persone, a tutti noi e vuole farlo con un approccio positivo, fornendo gli strumenti per comprendere ed agire”.
La mini-guida è già disponibile e chiunque può richiederne una copia sul sito ufficiale della Fondazione Barilla.
I numeri del food waste a livello globale. Ogni anno, circa un terzo del cibo prodotto globalmente viene sprecato, dal campo alla tavola. Questo corrisponde a oltre un miliardo di tonnellate di cibo, rappresentando una considerevole perdita dal punto di vista economico e ambientale. Infatti, quando si spreca cibo, si stanno sprecando anche le risorse impiegate per la sua produzione, come acqua, terra ed energia. È stato stimato che le perdite lungo la filiera e gli sprechi alimentari contribuiscono a generare fino al 10% delle emissioni globali di gas serra. Il food waste, o spreco alimentare, si riferisce alla quantità di cibo che non viene consumato a livello domestico, di ristorazione e di vendita al dettaglio. Lo spreco domestico, a livello mondiale, rappresenta la parte più significativa dello spreco totale (60%), seguito dal settore della ristorazione (28%) e dalla vendita al dettaglio (12%). Questi dati si ritrovano anche a livello europeo, dove il 54% dello spreco di cibo avviene a livello domestico. Nell’Unione Europea ogni anno vengono generate oltre 59 milioni di tonnellate di rifiuti alimentari, pari a 132 kg per ogni abitante, con un valore di mercato associato stimato in 132 miliardi di euro. Allo stesso tempo, oltre 42 milioni di persone non possono permettersi un pasto di qualità ogni due giorni (Eurostat, 2023).
Qui sotto Volpato assieme a Paolo Barilla e Mara Maionchi, testimonial dell’iniziativa di Fondazione Barilla