Truffe finanziarie: quali sono le più diffuse?

Per proteggere i propri risparmi, a volte una pianificazione finanziaria oculata e lungimirante non è sempre sufficiente. Con la crescita degli episodi di truffa, è fondamentale essere informati per proteggersi dai malintenzionati. Ma quali sono i metodi più comuni per ingannare il risparmiatore-vittima? Piramidi e schemi Ponzi Uno dei più comuni è il cosiddetto schema […] L'articolo Truffe finanziarie: quali sono le più diffuse? proviene da ilBollettino.

Gen 26, 2025 - 21:00
 0
Truffe finanziarie: quali sono le più diffuse?

Per proteggere i propri risparmi, a volte una pianificazione finanziaria oculata e lungimirante non è sempre sufficiente. Con la crescita degli episodi di truffa, è fondamentale essere informati per proteggersi dai malintenzionati. Ma quali sono i metodi più comuni per ingannare il risparmiatore-vittima?

Piramidi e schemi Ponzi

Uno dei più comuni è il cosiddetto schema Ponzi, che prende il nome dal celebre truffatore italiano Charles Ponzi. Si tratta di uno schema piramidale, in cui chi propone l’investimento punta a coinvolgere sempre più persone, remunerando i primi investitori con le quote versate dai nuovi. L’affare funziona solo finché gli ultimi aderenti sono abbastanza per coprire gli interessi da versare ai precedenti sottoscrittori. Ma non appena il flusso rallenta o si ferma, la piramide crolla (e il responsabile sparisce).

Il furto di dati

Altri tipi di raggiri, a un livello più basso, sono quelli che mirano ad appropriarsi con l’inganno del denaro del cliente. Un rischio vecchio come il Mondo, che è stato però amplificato dall’avvento delle nuove tecnologie. In questo ambito, un mezzo di approccio comune è il phishing, che consiste nel contattare la vittima – ad esempio per mail – fingendosi soggetti autorizzati o autorità finanziarie per ottenere informazioni preziose, come i dati personali, aziendali o numeri di conto.

Minacce nuove e vecchie

Un’altra minaccia è quella rappresentata dai siti web non autorizzati, piattaforme di trading online prive del riconoscimento degli enti di vigilanza. I più pericolosi tra questi, i cosiddetti “siti clone”, copiano layout, loghi e nome di operatori realmente esistenti per ingannare il cliente.

Infine, ma non da ultimo, continuano a essere diffuse anche modalità più analogiche, come il passaparola e il cold calling – che consiste nel chiamare direttamente da numeri sconosciuti – per provare a convincere gli investitori a mettere i loro risparmi in prodotti non autorizzati o non esistenti. ©

                        </div>
                                            <div class= Leggi Di Più