Successioni & Co.: come sono cambiate le imposte sulle donazioni

Testo unico sulle successioni e donazioni, novità sul trasferimento di aziende e quote societarie, trust, liberalità dirette e indirette.

Feb 5, 2025 - 12:32
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Successioni & Co.: come sono cambiate le imposte sulle donazioni

La Riforma fiscale ha razionalizzato le norme in materia di donazioni, raccogliendole in un testo unico delle imposte di successione e donazione (TUS), modificando le cessioni d’azienda e le condizioni per l’esenzione sui trasferimenti di quote a coniuge e figli, nonché la tassazione delle liberalità e la disciplina dei trust.

La nuova normativa di riferimento è il dlgs 139/2024, che oltre alle nuove regole sulle donazioni introduce anche modifiche su imposte di successione, registro, ipotecaria e bollo.

Semplificazione imposte sulle donazioni

L’impianto normativo sulle donazioni è stato semplificato inserendo tutti le disposizioni nel testo unico, il dlgs 346/1990, nel quale sono state sostanzialmente trasferite anche norme che erano distribuite in altre leggi. Il risultato è che il contribuente ha la sicurezza, consultando il TUS, di avere tutte le informazioni necessarie, senza dover consultare anche altri testi che potrebbero determinare variazioni.

Cessione quote societarie a parenti

Fra le novità di maggior interesse per le imprese, quelle relative alle cessioni di quote societarie, contenute nell’articolo 3 del TUS. Il comma 4-ter di questo articolo dettaglia in modo preciso le condizioni per l’esenzione fiscale relativa a trasferimenti di quote, azioni sociali, o aziende in favore del coniuge o discendenti.

Per le cessioni di quote o azioni di società di capitali la nuova norma prevede che l’esenzione possa applicarsi, oltre che alle quote attraverso le quali viene acquisito il controllo, anche al trasferimento delle partecipazioni che integrano un controllo già esistente. Resta la regola in base alla quale la cessione d’azienda o di quota è detassata solo se il beneficiario prosegua l’attività per almeno cinque anni, ma vengono meglio chiarite tutte le fattispecie relative alla tipologia di azioni e quote sociali.

Precisazione rilevante sulle azioni estere: il beneficio si applica anche ai trasferimenti di azioni e di quote sociali di società residenti in Paesi appartenenti all’Unione europea o allo Spazio economico europeo o in Paesi che garantiscono un adeguato scambio di informazioni, alle medesime condizioni previste per i trasferimenti di quote sociali e azioni di soggetti residenti.

La disciplina dei trust

La riforma introduce anche nel testo unico la disciplina dei trust ai fini dell’imposta di successione e donazione, dovuta nei casi in cui si determini un arricchimento del beneficiario. Quest’ultimo denuncia il trasferimento dei beni, l’imposta si applica nel momento in cui l’operazione avviene. Le aliquote e le franchigie, eventualmente spettanti, sono stabilite in base all’eventuale rapporto di parentela, affinità o coniugio, esistente tra disponente e beneficiario.

Il disponente del trust o di altro vincolo di destinazione può scegliere di versare l’imposta in occasione di ciascun conferimento dei beni e dei diritti ovvero dell’apertura della successione. In questo caso i successivi trasferimenti in favore dei beneficiari che appartengono alla stessa categoria dei beneficiari per i quali è stata versata l’imposta in via anticipata, non sono soggetti ad imposta.

Altre novità del TUS

Il nuovo testo unico contiene poi novità relative all’imposta di donazione relativi agli atti di liberalità fra vivi, e qui c’è una restrizione rispetto alla precedente formulazione. L’esenzione non si applica più a tutti gli atti di donazione compresi nell’articolo 770 del codice civile ma solo a quelli effettuati in occasione di servizi resi o comunque in conformità agli usi, mentre sono dovute le imposte su donazioni fatte per riconoscenza, in considerazione dei meriti del donatario, o per speciale remunerazione.

Infine, modifiche in tema di determinazione della base imponibile per rendite e pensioni, e sulle regole per determinare la sussistenza delle liberalità indirette.