Prato, creano imprese ‘apri e chiudi’: sequestro da oltre un milioni per due imprenditrici. Nei guai anche commercialista

Prato, 7 febbraio 2025 - Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Prato ha emesso un decreto di sequestro preventivo, su richiesta della Procura, nei confronti di beni riconducibili a due imprenditrici cinesi, titolari di ditte individuali operanti nel territorio. Il valore complessivo dei beni sequestrati ammonta a circa 1,5 milioni di euro e comprende cinque immobili situati a Prato, due autovetture e altri beni.

Le due imprenditrici avrebbero messo in atto il cosiddetto schema "apri e chiudi", un metodo illecito che prevede la chiusura di imprese indebitate e l’apertura immediata di nuove società per eludere tasse e responsabilità finanziarie.

Il Giudice ha riconosciuto il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, sottolineando che le aziende coinvolte avrebbero trasferito beni e valore economico a nuove società, lasciando le imprese originarie con solo i debiti, soprattutto verso il fisco.

L'indagine ha portato alla luce un sistema di evasione fiscale strutturato, che vede coinvolto anche un commercialista pratese. Quest’ultimo, ritenuto il regista dell’intero meccanismo, è stato sottoposto a perquisizione e sequestro. Secondo gli inquirenti, il professionista avrebbe fornito consulenza e supporto tecnico per facilitare la cancellazione e la costituzione di nuove imprese, oltre a predisporre dichiarazioni fiscali finalizzate all'evasione.

Le investigazioni sono state condotte con il supporto del gruppo del Comando provinciale della guardia di finanza di Prato.