Modello 770 semplificato: al via dal 6 febbraio
Dal 6 febbraio prende avvio il progetto del 770 semplificato mensile, riservato inizialmente ai sostituti d’imposta con non più di 5 dipendenti al 31 dicembre 2024. Sono state definite le modalità con il provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate del 31 gennaio 2025, la procedura semplificata per la trasmissione dei dati relativi alle ritenute operate dai sostituti […] L'articolo Modello 770 semplificato: al via dal 6 febbraio proviene da Fiscomania.
Dal 6 febbraio prende avvio il progetto del 770 semplificato mensile, riservato inizialmente ai sostituti d’imposta con non più di 5 dipendenti al 31 dicembre 2024. Sono state definite le modalità con il provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate del 31 gennaio 2025, la procedura semplificata per la trasmissione dei dati relativi alle ritenute operate dai sostituti d’imposta, alternativa alla presentazione della dichiarazione annuale modello 770.
A decorrere dal periodo d’imposta 2025, possono optare per la nuova procedura i sostituti d’imposta che al 31 dicembre dell’anno precedente hanno non più di 5 dipendenti, che erogano solo redditi di lavoro dipendente, assimilato e autonomo e che versano le relative ritenute/trattenute con il modello F24 presentato attraverso i servizi telematici Fisconline o Entratel.
Il Modello 770, strumento cardine per la dichiarazione annuale dei sostituti d’imposta, si avvia, quindi, verso un progressivo pensionamento. Questa transizione rappresenta un significativo passo in avanti nella razionalizzazione e semplificazione degli adempimenti tributari, permettendo ai sostituti d’imposta di evitare la tradizionale dichiarazione e di optare per una comunicazione più diretta attraverso il modello F24. Scopriamo insieme quali sono i cambiamenti previsti e quali saranno gli effetti per i professionisti e le imprese.
Un nuovo sistema di comunicazione per i sostituti d’imposta
Dal 2025, i sostituti d’imposta, ovvero quei soggetti tenuti a trattenere alla fonte le imposte su compensi di lavoro dipendente e autonomo, potranno utilizzare il modello F24 per comunicare tutte le informazioni riguardanti le ritenute operate. Questo significa che i dati delle ritenute e delle trattenute, nonché eventuali importi a credito e altri elementi rilevanti, verranno inseriti direttamente nel modello F24, evitando la duplicazione delle informazioni.
La semplificazione è applicabile dalle ritenute sui redditi di lavoro dipendente e autonomo operate dal 2025.
Con questa nuova modalità, il pagamento delle ritenute avverrà esclusivamente tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate, garantendo così maggiore tracciabilità e sicurezza. Inoltre, il sostituto d’imposta dovrà contestualmente autorizzare l’Agenzia delle Entrate all’addebito degli importi dovuti direttamente sul proprio conto.
La Circolare n. 8/E/2024 dell’Agenzia delle Entrate fornisce le istruzioni operative per l’applicazione di questa nuova normativa, specificando che la comunicazione effettuata tramite modello F24 è da considerarsi a tutti gli effetti equivalente alla presentazione del Modello 770. Di conseguenza, per i sostituti che adotteranno questa nuova modalità, non sarà più necessario presentare la dichiarazione annuale.
Con il provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate del 31 gennaio 2025, sono state definite le modalità della procedura semplificata per la trasmissione dei dati relativi alle ritenute operate dai sostituti d’imposta, alternativa alla presentazione della dichiarazione annuale modello 770.
Insieme al provvedimento, i codici tributo relativi alle ritenute/trattenute operate (allegato 1), le note al modello F24/770 (allegato 2), le specifiche tecniche per la comunicazione dei dati delle ritenute e trattenute operate e relativi versamenti (allegato C) e il modello del prospetto delle ritenute/trattenute operate (allegato 4).
Cosa cambia per i piccoli sostituti d’imposta
Al momento, il cambiamento riguarda esclusivamente i sostituti d’imposta con meno di cinque dipendenti. Questo significa che per la maggior parte delle imprese e dei professionisti di piccole dimensioni ci sarà la possibilità di ridurre significativamente il carico burocratico, un obiettivo perseguito da tempo dalle autorità fiscali per rendere più agevole la gestione tributaria per le piccole realtà economiche.
Se il sistema sperimentale si dimostrerà efficace, è possibile che venga ampliato a una platea più ampia di contribuenti, riducendo ulteriormente la necessità del Modello 770 e migliorando la gestione complessiva delle dichiarazioni fiscali. In questa prima fase, è importante ricordare che l’adesione al nuovo sistema è facoltativa: i sostituti che non intendono utilizzarlo potranno continuare a utilizzare il Modello 770 secondo le modalità tradizionali.
Chi può usufruire della semplificazione?
Possono usufruire della procedura semplificata i sostituti d’imposta che:
- Corrispondono esclusivamente compensi, sotto qualsiasi forma, diretti a titolari di redditi di lavoro dipendente o autonomo o a questi assimilati;
- Non hanno più di 5 dipendente al 31 dicembre dell’anno precedente;
- Operano ritenute e trattenute alla fonte;
- Effettuano il versamento delle somme mediante modello F24 presentato esclusivamente attraverso i servizi telematici dell’Agenzia.
Il 770 semplificato è applicabile alle ritenute e trattenute da versare e ai crediti maturati dai sostituti d’imposta utilizzati in compensazione mediante modello F24, con i codici tributo di cui nell’allegato 1 al provvedimento.
Cosa comunicare?
- La somma delle ritenute e delle trattenute operate, con il relativo codice tributo (allegato 1) e il periodo di riferimento;
- In caso addizionali regionale e comunale Irpef, la regione o il comune a cui si riferiscono;
- Se si verifica una delle ipotesi specifiche elencate nell’allegato 2 al provvedimento.
Con riferimento ai versamenti delle ritenute e trattenute operate, i sostituti devono anche indicare gli interessi versati con le ritenute e trattenute, in caso di ravvedimento, i crediti maturati utilizzati in compensazione, indicando il relativo codice tributo e il periodo di riferimento, gli ulteriori debiti e crediti da compensare, comprese le sanzioni dovute in caso di ravvedimento e il codice Iban del conto bancario, di Poste Italiane o di un prestatore di servizi di pagamento convenzionati con l’Agenzia delle entrate, autorizzando l’addebito dell’eventuale saldo positivo del modello F24.
Vantaggi e potenziali criticità della nuova normativa
Il passaggio dal Modello 770 alla comunicazione tramite il Modello F24 presenta numerosi vantaggi per i contribuenti, tra cui la riduzione della burocrazia e una maggiore snellezza nella gestione delle pratiche fiscali. Per le realtà con pochi dipendenti, questo significa meno documenti da compilare e meno obblighi di invio, poiché le informazioni verranno raccolte in modo centralizzato e immediato.
Tuttavia, ci sono anche alcune potenziali criticità da considerare. Il cambiamento potrebbe richiedere un periodo di adattamento sia per i contribuenti sia per i professionisti incaricati di gestire gli adempimenti fiscali. Inoltre, l’obbligatorietà dell’utilizzo dei servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate per la trasmissione dei dati potrebbe rappresentare una barriera per alcune realtà meno digitalizzate o che non dispongono di strumenti adeguati per gestire questo passaggio.
Anche la formazione dei professionisti e degli operatori fiscali sarà un aspetto cruciale per garantire una transizione senza intoppi. Sarà necessario assicurarsi che tutte le parti coinvolte siano preparate per l’utilizzo delle nuove modalità e che gli strumenti messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate siano adeguati e accessibili.
Cosa aspettarsi per il futuro: estensione a tutti i contribuenti?
L’introduzione di questa riforma lascia intravedere un possibile futuro in cui il Modello 770 potrebbe essere definitivamente sostituito da soluzioni più digitalizzate e integrate. Se la sperimentazione per i piccoli sostituti d’imposta avrà successo, è probabile che l’utilizzo del modello F24 diventi il canale principale per tutte le comunicazioni relative a ritenute e trattenute, non solo per i contribuenti con pochi dipendenti ma anche per le grandi imprese e i gruppi societari.
Questo scenario comporterebbe un ulteriore passo avanti nella digitalizzazione del fisco italiano, in linea con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che prevede una semplificazione e modernizzazione dei processi amministrativi. Tuttavia, tale estensione richiederà un’accurata valutazione dei benefici e delle problematiche riscontrate durante la fase sperimentale, nonché un dialogo costante tra autorità fiscali, contribuenti e professionisti.
Cosa succede se un sostituto d’imposta non vuole utilizzare il 770 semplificato?
Nel caso in cui il sostituto d’imposta non desideri utilizzare il nuovo sistema, è possibile continuare a presentare il Modello 770 seguendo le modalità ordinarie. La scelta di utilizzare il Modello F24 è al momento facoltativa.
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