Meteo, occhi sulla Porta europea del GELO con Cicloni nel Mediterraneo

Ogni anno l’analisi del meteo durante la stagione più rigida diventa un argomento di forte interesse per molti esperti e appassionati. Si tende a pensare che la città di MOSCA rappresenti la porta d’accesso al gelo proveniente dalla RUSSIA, ma questa visione può risultare parziale. In diversi casi, l’aria artica o siberiana non transita per […] Meteo, occhi sulla Porta europea del GELO con Cicloni nel Mediterraneo

Feb 5, 2025 - 05:22
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Meteo, occhi sulla Porta europea del GELO con Cicloni nel Mediterraneo

Ogni anno l’analisi del meteo durante la stagione più rigida diventa un argomento di forte interesse per molti esperti e appassionati. Si tende a pensare che la città di MOSCA rappresenti la porta d’accesso al gelo proveniente dalla RUSSIA, ma questa visione può risultare parziale. In diversi casi, l’aria artica o siberiana non transita per la stessa MOSCA, oppure il freddo vi è già arrivato precedentemente e si è poi spostato verso altre regioni. Spesso si confonde la condizione meteo del momento con ciò che potrebbe succedere in futuro. Le osservazioni attuali descrivono solo la situazione presente, mentre le previsioni meteo si occupano di delineare possibili scenari nei giorni a venire.

 

Il freddo invernale che interessa l’EUROPA centrale e in particolare l’ITALIA può giungere dalla SIBERIA, ma anche da zone più settentrionali. In certi casi, l’aria gelida scivola attraverso i MONTI URALI e segue percorsi più meridionali, mantenendosi distante dalla città di MOSCA. Non è raro che l’irruzione fredda abbia origine nel settore ARTICO della RUSSIA, rendendo complessa l’idea di prendere come unico riferimento la temperatura di MOSCA. Se in una fase iniziale quella località non registra valori estremi, ciò non significa che una successiva ondata di gelo non possa colpire regioni diverse, coinvolgendo anche il bacino del MEDITERRANEO.

 

In alcune annate, la città di MOSCA ha sperimentato ondate di GELO con valori termici ben al di sotto della media, e tali eventi hanno poi anticipato importanti cali di temperatura in EUROPA. In altre circostanze, il termometro moscovita non si è discostato più di tanto dalla norma, pur verificandosi irruzioni di aria glaciale che hanno interessato l’ITALIA. Troppe volte si prende come dato di fatto la situazione meteo di MOSCA, utilizzandola per confutare modelli matematici che prevedono un’ondata di freddo imminente. Spesso, se MOSCA vive un temporaneo afflusso di aria più mite, viene tratto in errore chi confronta solo le temperature osservate con quelle che i calcoli previsionali indicano per il futuro.

 

Le proiezioni dei modelli matematici si basano su una complessa serie di dati, osservazioni e algoritmi che cercano di prevedere l’evoluzione dell’atmosfera. La distinzione tra osservazioni e previsioni è essenziale. Se l’osservazione descrive il presente, la proiezione cerca di delineare tendenze meteo future. Il margine di incertezza aumenta quando il freddo più intenso risiede negli strati bassi dell’atmosfera, caratteristica tipica delle masse d’aria provenienti dalla SIBERIA. I modelli possono mostrare qualche difficoltà nel calcolo preciso del percorso seguito dall’aria gelida, soprattutto se la configurazione sinottica prevede transiti attraverso territori vasti come la RUSSIA.

 

Un aspetto cruciale nel determinare le sorti del meteo invernale è lo stato del VORTICE POLARE. Il VORTICE POLARE è una gigantesca circolazione di bassa pressione che gravita sulle regioni polari e può influenzare la distribuzione delle masse d’aria fredda. Quando si verifica un STRATWARMING, il riscaldamento improvviso della stratosfera può destabilizzare questo meccanismo. A volte avviene un SPLIT DEL VORTICE POLARE, ossia la sua divisione in due o più centri, e questa situazione può favorire discese di GELO SIBERIANO sull’EUROPA. Tale dinamica, però, non comporta sempre nevicate record o temperature estreme in ogni nazione del continente. L’esito dipende dalla traiettoria che l’aria gelida sceglie di intraprendere.

 

In merito all’eventuale irruzione di freddo che potrebbe toccare l’ITALIA, i modelli meteo indicano una possibile discesa di masse d’aria molto rigide dalle zone interne della RUSSIA. Se quest’aria gelida passasse a est dei MONTI URALI, potrebbe fluire verso sud e raggiungere il nostro Paese da levante, oppure scegliere un percorso più settentrionale. Molte volte, una corrente di freddo continentale tende a “scavalcare” le zone più elevate. L’analisi meteo a medio-lungo termine presenta, in questi casi, un margine di incertezza superiore rispetto alle previsioni relative alle ondate di calore, di norma più semplici da identificare.

 

Al momento, l’idea di un’ondata di GELO SIBERIANO che colpisca l’ITALIA non è affatto da escludere, sebbene sia ancora in fase di modellizzazione. L’aria più fredda potrebbe raggiungere la PENISOLA dopo essersi spinta a sud della RUSSIA, oppure potrebbe scegliere un tragitto alternativo. I modelli meteo a lungo raggio vanno quindi interpretati con la consapevolezza della loro intrinseca complessità. Se la struttura sinottica che include il VORTICE POLARE dovesse destabilizzarsi a causa di un STRATWARMING o di uno SPLIT DEL VORTICE POLARE, la conseguenza potrebbe tradursi in irruzioni di freddo importanti sull’EUROPA occidentale. Le future mosse del meteo restano dunque al centro dell’attenzione, soprattutto quando si tratta di eventi potenzialmente estremi.

 

Al momento, l’unica certezza è che per conoscere con maggiore precisione l’andamento termico e l’evoluzione del meteo, bisogna affidarsi ai modelli matematici, aggiornati costantemente e interpretati da professionisti del settore. Una osservazione puntuale di ciò che accade in RUSSIA soprattutto in specifiche aree è comunque utile, ma non deve diventare l’unico metro di valutazione. Spesso, la differenza tra ciò che succede nella città di MOSCA e ciò che potrebbe avvenire in ITALIA è legata a variabili meteorologiche complesse, non sempre riconducibili alla temperatura registrata in quell’area urbana. Se il freddo dovesse davvero arrivare, lo scopriremo tramite le previsioni meteo dei prossimi giorni, che potrebbero ancora cambiare e sorprenderci.

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