L’Oms perde il primo contributore, i timori di Ue e Cina | Lo scenario

Cinquecento milioni di dollari l’anno. È questo il peso degli Stati Uniti all’interno dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) che ora, con la decisione del presidente Donald Trump di uscire dall’Agenzia Onu per la salute, perde il suo primo finanziatore. Un addio, quello del neo presidente americano, che preoccupa l’Europa anche per gli effetti che avrà […] L'articolo L’Oms perde il primo contributore, i timori di Ue e Cina | Lo scenario proviene da Osservatorio Riparte l'Italia.

Jan 23, 2025 - 08:18
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L’Oms perde il primo contributore, i timori di Ue e Cina | Lo scenario

Cinquecento milioni di dollari l’anno. È questo il peso degli Stati Uniti all’interno dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) che ora, con la decisione del presidente Donald Trump di uscire dall’Agenzia Onu per la salute, perde il suo primo finanziatore.

Un addio, quello del neo presidente americano, che preoccupa l’Europa anche per gli effetti che avrà sulla cooperazione globale nel settore sanitario. Critiche arrivano pure dalla Cina, secondo cui il ruolo dell’Oms andrebbe rafforzato e non indebolito.

L’uscita di scena degli Usa inevitabilmente porterà a nuovi equilibri economici all’interno dell’Oms. Gli Stati Uniti partecipano infatti con quasi 1 miliardo di dollari di contributi per il biennio 2024-2025 su un budget totale di 6,5 miliardi, a cui si aggiungono circa 2 miliardi di risorse legate a interventi di emergenza o specifiche finalità.

Lo scenario futuro vede ora due soggetti privati – la Bill and Melinda Gates Foundation e la Gavi Alliance (Global Alliance for Vaccines and Immunisation) – diventare i principali finanziatori dell’Oms. L’Italia, con circa 70 milioni, è al 19º posto.

L’annuncio di Trump arriva inoltre in un momento critico: giovedì scorso il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus aveva infatti rivolto un appello alla comunità internazionale con una richiesta di 1,5 miliardi di risorse aggiuntive per rispondere alle crisi sanitarie senza precedenti.

Da parte sua, l’Oms esprime “rammarico”, auspicando, in una dichiarazione resa nota a Ginevra, che gli Stati Uniti ci ripensino: “Siamo impazienti di impegnarci in un dialogo costruttivo per mantenere la partnership tra Usa e Oms, a beneficio della salute e del benessere di milioni di persone in tutto il mondo”, si legge.

Anche l’Europa critica la scelta: “Se vogliamo essere resilienti alle minacce globali per la salute, dobbiamo avere una cooperazione globale nel settore sanitario. Vediamo con preoccupazione l’annuncio del ritiro dall’Oms e confidiamo che l’amministrazione statunitense considererà tutto questo prima del ritiro formale”, commenta una portavoce della Commissione Ue.

Nell’ordine esecutivo pubblicato sul sito della Casa Bianca – che ripristina lo status quo del luglio 2020, quando già una prima volta il presidente Trump aveva disposto il ritiro dall’Oms – gli Usa indicano tra le ragioni dell’uscita anche i costi eccessivi e “sproporzionati”: “L’Oms continua a chiedere pagamenti ingiustamente onerosi dagli Stati Uniti, di gran lunga sproporzionati rispetto ai pagamenti fissi di altri Paesi. La Cina, con una popolazione di 1,4 miliardi di persone, ha il 300% della popolazione degli Stati Uniti, ma contribuisce quasi il 90% in meno all’Oms.

Sotto accusa anche la “cattiva gestione” della pandemia di Covid-19.

Pronta la replica del portavoce del ministro degli Esteri cinese Guo Jiakun: “Il ruolo dell’Oms deve essere solo rafforzato e non indebolito e la Cina continuerà a sostenere l’Oms nell’assumere le sue responsabilità”.

Il dibattito si è acceso anche in Italia, con Sandra Zampa (Pd) che chiede come Meloni e Schillaci valutino questa scelta che “andrà contro la salute degli europei e degli italiani”.

Per Walter Ricciardi, professore di Igiene all’Università Cattolica, l’uscita degli Usa rappresenta un “grave danno alla salute globale, compromette il funzionamento dell’Oms e danneggia anche gli stessi Stati Uniti.

Lapidario il commento del senatore della Lega Claudio Borghi su X: Usa fuori dall’Oms. Dobbiamo farlo anche noi subito”.

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