Investire sulle azioni Unicredit con potenziale cedola trimestrale fino al 2,05%

Un certificato con durata 5 anni e barriera al 75% per investire in azioni Unicredit L'articolo Investire sulle azioni Unicredit con potenziale cedola trimestrale fino al 2,05% proviene da RisparmiOggi.

Jan 23, 2025 - 19:09
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Investire sulle azioni Unicredit con potenziale cedola trimestrale fino al 2,05%

Nel panorama degli investement certificates sempre più numerosi sono i prodotti che come sottostante hanno un solo titolo. Niente classico basket, quindi, ma un solo asset. Una struttura simile associa ancora di più il certificato all’investimento in qualche modo diretto su quel sottostante. Un prodotto di questo tipo di recente quotato su Borsa Italiana è l’ISIN IT0006767203 di Natixis con unico sottostante le azioni Unicredit. Non è il primo strumento di questo tipo, tuttavia i parametri della proposta sembrano essere molto interessanti e quindi vale la pena approfondire caratteristiche e potenziale.

Essendo a unico sottostante, il certificato ISIN IT0006767203 di Natixis scadenza febbraio 2030 è ideale per investire sulle azioni Unicredit. La differenza, rispetto ad un investimento classico sul titolo di Piazza Gae Aulenti o rispetto a strumenti derivati come i CFD, è che in questo caso tutto avviene secondo la procedura e le regole classiche dei certificati di investimento. Per la serie, non è che un potenziale investitore di bello e buon compra il certificato di Natixis su Unicredit perchè vuole diventare azionista della banca o semplicemente perchè vuole fare trading online, lo compra perchè vuole investire tramite certificati con tutto ciò tale strumento implica.

E allora partiamo proprio dagli elementi che più caratterizzano il prodotto.

Cedole trimestrali del 2,05% lordo per il certificato Natixis su Unicredit

L’elemento caratterizzante del certificato di Natixis su Unicredit è la presenza di una cedola trimestrale lorda del 2,05%. Considerando che lo stacco è ogni 4 mesi, le cedole annuali potenziali (premi) possono arrivare anche all’8,2%. Tutto però è sulla carta perchè ogni trimestre la cedola è condizionata al mantenimento da parte della quotata sottostante di un livello di prezzo ben preciso: il titolo non deve calare sotto al 75% prezzi di osservazione iniziale.

E qui entra in gioco la conoscenza da parte dell’aspirante compratore delle vicissitudini di Unicredit e delle prospettive di borsa della banca. In altre parole, poichè comunque si tratta di investire in azioni Unicredit (sia pure con la mediazione dei certificati) è necessario avere un quadro abbastanza preciso sulla possibile evoluzione del titolo. Da elementi come i fondamentali, i dossier aperti (e su Unicredit questi non mancano basti pensare all’OPS su Banco BPM o alla salita nel capitale di Commerzbank in ottica investimento) o le valutazioni degli analisti che coprono il titolo sono il minimo sindacale da conoscere.

Tornando alla struttura basilare del prodotto, la barriera del 75% è all’europea e quindi l’osservazione scatta solo alla scadenza del certificato. Per cui in caso di ribassi del titolo nel corso della sua vita non ci sarebbe comunque alcuna conseguenza sul risultato finale dell’investimento sempre se il prezzo di Unicredit, alla scadenza, si trova su un livello pari ad almeno il 75% dei prezzi iniziali di osservazione.

Nella tabella in basso sono riportate tutte le caratteristiche del certificato 5Y – Phoenix Memory on UCG IM:

  • Durata: 5 anni
  • Scadenza: 06 febbraio 2030
  • Prezzo di emissione: 1.000€
  • Valuta: Euro
  • Cedola: 2,05 lordo a trimestre
  • Barriera: 75% (sia sui premi che a scadenza)
  • Effetto memoria: si
  • Fixing iniziale: 23 gennaio 2025
  • Prima data di osservazione per esercizio del rimborso anticipato: 23 gennaio 2026, dopo un anno dall’emissione e successivamente ogni trimestre nello stesso giorno di calendario della prima data di riferimento fino alla Data di Scadenza esclusa
  • Date di Valutazione dell’Importo Premio: 23 aprile 2025 e successivamente ogni trimestre nello stesso giorno di calendario della prima data di riferimento fino alla Data di Valutazione Finale compresa
  • Data di Valutazione Finale: 23 gennaio 2030

Autocall e effetto memoria i due perni del certificato Natixis su Unicredit

I due perni del certificato Natixis su Unicredit sono l’autocallable e l’effetto memoria (oramai una costante nei certificati cash collect).

Per quello che riguarda la possibilità di richiamo anticipato da parte dell’emittente, essa scatta a partire della finestra di gennaio 2026 se il prezzo delle azioni Unicredit si dovesse trovare sopra quello di osservazione iniziale. Tenendo conto che la durata del certificato è di 5 anni, già dopo un anno dall’emissione il prodotto potrebbe essere richiamato in modo automatico. Se l’autocall non dovesse scattare perchè il prezzo di Unicredit non è sopra quello di osservazione, allora il certificato proseguirebbe la sua vita ma già alla finestra successiva (dopo 3 mesi) potrebbe essere chiamato indietro.

Senza farla tanto lunga, in tutte le finestre cedolari successive, l’ISIN IT0006767203 potrebbe tornare da Natixis. Ogni tre mesi, quindi, il certificato può essere richiamato senza se si dovesse verificare le condizioni iniziale.

Cosa avverrebbe nel caso in cui l’auto-call dovesse essere esercitata? Semplicemente tutti i premi dovuti fino a quel momento sarebbero staccati grazie all’effetto memoria e in più ci sarebbe rimborso del valore nominale del prodotto

Proprio l’effetto memoria è il secondo caposaldo del certificato. Il funzionamento è sempre lo stesso: se in una o più date di rilevazione, il prezzo di Unicredit dovesse essere sotto la barriera premio (che coincide con quella a scadenza) niente pagamento ma riporto in dote con la possibilità di essere pagato se le condizioni dovessero essere rispettate. Giusto per fare un’esempio: se il prezzo delle azioni Unicredit dovesse scendere del 30% dopo sei mesi, niente cedola del 2,05% che verrebbe però portata a memoria.

Scopri gli strumenti operativi ➡️ Trading con i certificati: come iniziare in 7 step

Investire sulle azioni Unicredit con il certificato di Natixis?

Nella scala di rischio da 1 a 7, il certificato 5Y – Phoenix Memory on UCG IM è a livello 6. Quindi il rischio è alto e non potrebbe essere diversamente vista la barriera al 75%.

Detto questo, il certificato garantisce un rendimento positivo nel caso in cui il prezzo delle azioni Unicredit dovesse salire ancora ma anche se ci dovesse essere una lateralizzazione dei valori o anche una lieve discesa (la barriera è al 75%). Il nodo è tutto sull’andamento di Piazza Gae Aulenti. Le azioni Unicredit hanno registrato nell’ultimo anno un rialzo del 64%, da inizio 2025 siamo sul +13%. Parliamo quindi di un titolo che è apprezzato tanto.

Può salire ancora? Barclays dice di si e infatti a inizio anno ha confermato il rating overweight alzando il prezzo obiettivo a 46,8€ contro il precedente 46,1€. Piazza Gae Aulenti scambia a 43€ e quindi, stando alla valutazione degli esperti inglesi, è presente un leggero potenziale di upside.

Cosa puoi fare adesso?

Tanto per iniziare informati su cosa sono i certificati di investimento. Se poi sei interessato a saperne di più su dove comprare certificates passa in rassegna le migliori piattaforme per operare. Tieni conti che i rendimenti indicati sono soggetti alla tassazione applicata su questo prodotto. Come già accennato sul mercato ci sono altri certificati con sottostante unico Unicredit come l’ISIN XS2881236595 di Barclays.

Questo scritto è redatto a solo scopo informativo e non si può considerare in alcun modo un’indicazione operativa.
Il sito web non garantisce la correttezza e non si assume la responsabilità sull’uso delle informazioni riportate.

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