Carnevale di Viareggio, comincia la festa senza fine. Cristina D’Avena apre il primo corso mascherato

La cantante si esibirà sabato alle 15 in piazza Mazzini con i Gem Boy prima dell’alzabandiera. L’intervista: “Sarà un pomeriggio spensierato di sorrisi, divertimento e colori, così come lo è Viareggio”

Feb 6, 2025 - 04:52
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Carnevale di Viareggio, comincia la festa senza fine. Cristina D’Avena apre il primo corso mascherato

Viareggio (Lucca), 6 febbraio 2025 – Le sigle dei cartoni con cui siamo cresciuti, e continuano a crescere intere generazioni, appunto, non conoscono età, tempo , o trucco. Così come il Carnevale, che unisce, nello sberleffo della sua magia, dei suoi colori e delle sue canzoni, grandi e piccoli. E di cui, lei, Cristina D’Avena, firma e voce inconfondibile della sigla di questa edizione, dell’infanzia e della vita di molti, aprirà, insieme ai Gem Boy, che da anni la accompagnano sui palchi di tutta Italia, il primo corso mascherato, con un concerto, a partire dalle 15, che ripercorrerà la storia e la musica della sua carriera.

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Lo scorso anno per la prima volta ha incontrato Viareggio, sul palco del Teatro Eden, e quest’anno salirà invece su quello di Piazza Mazzini. Com’è nata la collaborazione con la Fondazione Carnevale?

“È stato talmente bello quel giorno, con gente felice e contenta, che quando eravamo a cena la Fondazione mi ha chiesto se me la sentissi di scrivere una sigla per il 2025. Quindi sono molto contenta perché Viareggio è grande e il Carnevale è conosciuto da tutti, me compresa. Sono dunque felice di farne parte, soprattutto perché la sigla diventa un inno”.

A cosa si è ispirata, per la canzone “Tutto il Carnevale che c’è“?

“Alla festa, al sorriso, ai colori. Infatti nel testo dico che quando sei stanco e stressato, ecco che basta venire a Viareggio, dove c’è festa, e la vita lo diventa davvero, una festa. Così non pensi a nulla, e ti concentri sull’allegria e i sorrisi. Nel jingle e nel ritornello, infatti, dico proprio ’perché comincia la festa’, senza fine”.

Si dice che a Carnevale tutto si può. C’è qualcosa vuole fare da sempre ma per cui non ha mai trovato il coraggio?

(ride, ndr) Non direi. In maniera molto infantile, qualche dispettuccio, qualche scherzetto, senza farmi riconoscere, a qualche amico e amica dispettosa. Ma lo farei in senso buono”.

Dal corso mascherato cosa si aspetta?

“È la prima volta che partecipo in veste di cantante, anche se forse, da piccola, venni con i miei genitori. E sono felicissima di prenderne parte. Mi aspetto quello che ho scritto. I sorrisi, perché abbiamo bisogno di leggerezza, amore, felicità e colore, in un mondo un po’ grigio ultimamente. Mi aspetto, soprattutto, grandi sorrisi”.

Tra i personaggi dei cartoni di cui è stata colonna sonora, secondo lei quale si adatterebbe meglio allo spirito del Carnevale?

“Occhi di gatto, sicuramente. Le tre sorelle, sempre super belle e attraenti, sarebbero un carro particolare, bello, anche molto sexy. Anche Doraeimon, il grosso gatto che tutti conoscono e amico di grandi e piccini, è un altro personaggio simpatico. Poi c’è Kiss Me Licia, ma già in tanti si vestono così”.

Lei, invece, che costume indosserebbe?

“Considerando che sono stata la prima cosplay di Kiss Me Licia, sicuramente mi vestirei da lei”.

Potrebbe essere un vestito per il concerto di sabato.

“Sarebbe, sì, da farlo su palco...(ride, ndr)”.

Che tipo di spettacolo proporrà ai viareggini?

“Sarà un pomeriggio allegro, divertente, con i cartoni animati arrangiati dai Gem Boy, con ironia e in maniera super spiritosa, che saranno insieme a me e che lavorano con me da tanti anni. Andiamo in giro per l’Italia, il pubblico si diverte e facciamo concerti strepitosi dove in primis ci divertiamo noi, sul palco, e di conseguenza facciamo divertire gli altri. È come entrare una bolla da cui non vuoi più uscire: sono quei momenti belli in cui veramente sogni tantissimo e tutto quello che vivi, in quell’istante, cerchi di trattenerlo il maggior tempo possibile”.

Il suo sogno è sempre quello di portare un musical sui palchi teatrali?

“C’è sempre, quel sogno. Ma nel frattempo ci sono stati e ci sono tanti altri progetti, dalla sigla del Fantasanremo a tanti concerti e molte altre cose. Il musical è ancora un sogno, ci sono delle proposte e con un team sto cercando di capire in che direzione andare. Vediamo cosa riserverà il tempo”.