Borsa: settimana positiva per l’immobiliare fra banche centrali e conti
Riflettori su quello che è successo durante l'ultima settimana nel comparto immobiliare, partendo dalle aziende quotate a Piazza Affari e dai dati di settore
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Si chiude una settimana all’insegna dei rialzi per i titoli del comparto immobiliare, quotati a Piazza Affari, con l’attenzione degli investitori concentrata sulle banche centrali, mentre prosegue a pieno ritmo la stagione delle trimestrali, da una sponda all’altra dell’oceano.
Il vicepresidente BCE, Louis de Guindos ha confermato che la banca di Francoforte vede avvicinarsi il livello del 2% per l’inflazione, ma ha sottolineato i grandi elementi di incertezza sui mercati. Sui dazi, de Guindos ha detto che il rischio più evidente è quello che riguarda la crescita. In USA, i numeri giunti dal mercato del lavoro hanno avvalorato la tesi secondo cui al momento la prima economia non necessita di nuovi tagli dei tassi da parte della Federal Reserve. In Gran Bretagna, invece, il taglio dei tassi di 25 pb, (a seguito del calo dell’inflazione, scesa al 2,5% a dicembre) deciso dalla Bank of England, benché già prezzato dal mercato, non è stato del tutto in linea con le aspettative, in quanto la divisione dei voti all’interno del comitato è stata certamente dovish. Tuttavia, le previsioni indicano per il 2027 un’inflazione ancora al di sopra dell’obiettivo.
L’andamento del settore in Borsa
Il settore immobiliare ha vissuto una settimana positiva, sulla piazza milanese, con l’indice FTSE Italia All Share Real Estate che porta a casa un incremento dell’1,85%. Stesso andamento per il comparto, a livello europeo, sebbene con una salita più contenuta dell’indice Stoxx 600 Real Estate, all’1,09%.
I titoli immobiliari quotati a Milano
Fra le società immobiliari quotate a Piazza Affari, protagonista Brioschi con un rialzo di oltre 13 punti percentuali, seguita da IGD che guadagna l’1,4% circa. Bene, inoltre, Aedes in aumento del 4%. Abitare IN limita rialzo allo 0,9%. Dal lato dei ribassi, si posizionano Risanamento -3,5%, Next RE -5,2%.
I dati macroeconomici
Tornano ad aumentare le richieste di mutui settimanali negli Stati Uniti. Nella settimana al 31 gennaio, l’indice che misura il volume delle domande di mutuo ipotecario registra un incremento del 2,2%, dopo la diminuzione del 2% della settimana precedente. L’indice relativo alle richieste di rifinanziamento è aumentato del 12,2%, mentre quello relativo alle nuove domande è calato del 3,5%. Secondo quanto reso noto dalla Mortgage Bankers Associations (MBA), i tassi sui mutui trentennali sono diminuiti al 6,97% dal 7,02%.
Studi di settore
L’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa ha analizzato le compravendite di attici effettuate attraverso le agenzie affiliate Tecnocasa e Tecnorete nel primo semestre del 2024. Si tratta di una tipologia abitativa particolare, spesso molto amata e ricercata, ma poco presente sul mercato immobiliare nazionale. Lo studio, infatti, ha rilevato che, nella prima parte dell’anno, solo lo 0,6% delle compravendite riguarda questa tipologia abitativa. Si tratta di una quota di mercato molto simile a quelle registrate negli ultimi anni, con percentuali che non hanno mai superato l’1% sul totale delle compravendite Nel 53% dei casi l’acquisto dell’attico avviene grazie all’ausilio di un mutuo, percentuale in crescita rispetto alla prima parte del 2023 quando si fermava al 51,6%. Nel primo semestre del 2024 a comprare attici sono state soprattutto persone con un’età compresa tra 35 e 44 anni (33,1%), a seguire gli acquirenti con un’età compresa tra 18 e 34 anni (27,8%) e quelli tra 45 e 54 anni (17,9%).
I canoni di locazione in Italia, invece, continuano a registrare un trend rialzista anche all’inizio del 2025. Secondo l’analisi dell’Ufficio Studi di idealista, il portale immobiliare leader per lo sviluppo tecnologico in Italia, nel mese di gennaio gli affitti sono aumentati dello 0,7%, portando il prezzo medio a 14 euro al metro quadrato. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, l’aumento si attesta al 9,3%.