Trader restino in vigile attesa: occhi su Trump, FED e geopolitica

Le principali borse globali si trovano in una fase di stallo mentre gli operatori attendono con ansia segnali più chiari sul fronte politico ed economico. Tra decisioni della Fed, dati macroeconomici e l’imminente insediamento di Trump, gli investitori analizzano una serie di dati che stanno plasmando i mercati finanziari.

I tre principali indici USA hanno chiuso intorno alla parità nella sessione di ieri, con movimenti contenuti dopo i guadagni del giorno precedente. Gli operatori rimangono cautamente ottimisti, influenzati dai deboli dati sulle vendite al dettaglio, cresciute solo dello 0,4% a dicembre, sotto il consenso dello 0,6%. Questo rallentamento potrebbe indurre la Fed a un atteggiamento meno aggressivo sui tassi.

Tra i titoli di spicco nella sessione di ieri ci sono stati:

• Nvidia (+1,5%) e Super Micro Computer (+2,7%) hanno registrato guadagni grazie alle prospettive positive di Taiwan Semiconductor.
• Bank of America ha guadagnato lo 0,1% dopo risultati migliori del previsto.
• Morgan Stanley è salita del 2,1% grazie a ottimi utili trimestrali.
• Al contrario, UnitedHealth ha perso lo 0,9%, penalizzata da ricavi sotto le aspettative.

Super-Dollaro sul Forex

Spostandoci al mercato del forex, i trader sembrano essere alle prese con un clima di attesa caratterizzato da oscillazioni ristrette e poca volatilità. Le parole dell’esperto Scott Bessent offrono uno spunto interessante: un aumento dei dazi del 10% potrebbe rafforzare il dollaro del 4%, con conseguenze su inflazione e commercio globale.

Ecco cosa attendersi nel breve termine secondo Saverio Berlinzani, analista presso ActivTrades:

• I principali rapporti valutari oscillano entro i 50 pips, con pochi spunti rilevanti.
• Gli analisti ritengono che il dollaro sia vicino al picco della sua corsa al rialzo, pur mantenendo la sua forza attuale.

PIL UK in leggera ripresa ma sempre sotto le attese

L’economia britannica mostra segnali contrastanti. A novembre 2024, il PIL è cresciuto dello 0,1% su base mensile, recuperando dalle contrazioni di ottobre e settembre. Tuttavia, il dato è inferiore alle previsioni dello 0,2%.

Contributi positivi sono rappresentati da:

• Settore dei servizi, trainato da ristorazione, informatica e telecomunicazioni.
• Settore delle costruzioni, in crescita dello 0,4%.

Pesano però le contrazioni nel settore manifatturiero (-0,3%) e nelle attività estrattive.

In Cina la crescita economica al Top dal 2023

Spostandoci da tutt’altra parte, l’economia cinese ha registrato una crescita del 5,4% anno su anno nel quarto trimestre 2024, superando le attese. A trainare l’espansione sono stati questi catalizzatori:

• Misure di stimolo economico.
• Crescita record nella produzione industriale a dicembre.
• Esportazioni in aumento a due cifre, con un picco negli ultimi tre anni.

BCE: inflazione in calo ma si conferma la politica rigida

Infine l’Europa. Dalle minute della BCE emerge un taglio dei tassi di 25 punti base, motivato da un’inflazione in graduale calo. Le previsioni per i prossimi anni indicano un ritorno verso l’obiettivo del 2%, ma la crescita economica resta modesta. Ecco i trend indicati da Berlinzani:

• 2024: +0,7%.
• 2025: +1,1%.
• 2026: +1,4%.

In sintesi, un mix di incertezze geopolitiche, segnali macroeconomici contrastanti e l’attesa per l’insediamento di Trump, sembrano spingere i mercati finanziari a muoversi su un terreno instabile. Con queste premesse, gli investitori dovrebbero monitorare da vicino le decisioni della Fed, i dati economici e le evoluzioni politiche prima di posizionarsi sui mercati. Ancora più importante la cura nella scelta del broker da usare per investire. Sono più che mai da evitare le piattaforme non autorizzate.

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