Studiate le lastre dei barberi: "Ecco quali sono i più idonei"

Lo svela lo studio dell’Università compiuto da Jacopo Crezzini e Raffaello Ciampoli "L‘elaborazione fornisce uno strumento scientifico utile ad evitare i rischi di infortunio".

Feb 8, 2025 - 06:08
 0
Studiate le lastre dei barberi: "Ecco quali sono i più idonei"

SIENA
Analisi biometriche condotte presso la clinica veterinaria "Il Ceppo" dal dottor Jacopo Crezzini, archeozoologo del Dipartimento di Scienze Fisiche della Terra e dell’Ambiente dell’Università di Siena - U.R. Preistoria e Antropologia e dal dottor Raffaello Ciampoli della Clinica Il Ceppo sui cavalli coinvolti nelle previsite per la selezione dei più adatti a correre il Palio, hanno dimostrato l’importanza di comprendere in questi esami una nuova procedura analitica non invasiva. Lo studio ha esaminato gli rx degli arti anteriori di soggetti esaminati tra gli anni 2010 e 2017 (rispettando il loro completo anonimato e previa concessione del Comune di Siena). Su questi documenti radiografici, attraverso l’uso di un appropriato software, sono state raccolte le misure biometriche della prima e della seconda falange dell’arto anteriore destro di numerosi soggetti. Il campione analizzato è stato successivamente diviso in due gruppi: uno dei cavalli ritenuti meno idonei alla piazza ed un secondo costituito da quelli più idonei, in virtù delle loro migliori performances e, soprattutto, dell’assenza di infortuni subìti.

L’elaborazione statistica ha evidenziato due importanti differenze fra i due gruppi esaminati. Relative alla larghezza dell’articolazione distale della prima falange ed alla larghezza dell’estremità prossimale della seconda falange. I valori di queste misure sono infatti significativamente più alti nei cavalli più idonei rispetto a quanto registrato nei cavalli ritenuti meno idonei. Una seconda elaborazione statistica dei dati ha visto la comparazione tra le misure appena descritte relative ai cavalli più idonei e performanti ed il tempo di gara in cui questi individui hanno percorso i tre giri del Palio. Si è così potuto appurare che esiste una correlazione positiva, ma non statisticamente significativa fra questi parametri. Spiega Crezzini: "Questo studio suggerisce che l’ampiezza della zona articolare compresa tra la prima e la seconda falange rappresenta un parametro significativo nell’identificazione dei più adatti a correre il Palio. Inoltre, la correlazione positiva, ma non statisticamente significativa, tra queste misure e il tempo di gara dei cavalli più idonei può essere spiegata considerando la particolare struttura del percorso di Piazza. Sebbene un maggiore spessore di queste ossa possa causare una diminuzione generale della velocità, nel caso specifico del Palio questa è probabilmente compensata da due vantaggi principali dovuti alla stabilità offerta da una maggiore dimensione di queste parti articolari: una minore diminuzione della velocità prima delle curve e il mantenimento di un’andatura veloce grazie a una migliore impostazione delle traiettorie". I risultati ottenuti da Crezzini e Ciampoli evidenziano quindi come le misure biometriche delle ossa degli arti anteriori possono influenzare le prestazioni e la sicurezza degli animali, rappresentando parametri importanti nella scelta dei cavalli più adatti alla piazza. "Questo ci incoraggia a sviluppare un nuovo protocollo radiografico,- aggiunge Ciampoli - che permetta di raccogliere una maggiore quantità di dati in un tempo relativamente breve, ad integrazione delle attuali previsite, senza inficiare o complicare il loro normale svolgersi. L’elaborazione dei dati potrebbe aiutare a identificare i cavalli più adatti al Palio e, soprattutto, fornire uno strumento scientifico riconosciuto utile ad evitare i rischi di infortunio dei cavalli".