Smartworking, la famosa banca dice stop: nessuno lavorera più da casa
I dipendenti della JPMorgan, ben presto, dovranno ritornare a lavorare in ufficio. Annullando, quindi, la... L'articolo Smartworking, la famosa banca dice stop: nessuno lavorera più da casa è stato scritto su: CUENEWS | Finance.
I dipendenti della JPMorgan, ben presto, dovranno ritornare a lavorare in ufficio. Annullando, quindi, la possibilità dello smart working.
Una delle cose state introdotte, principalmente, durante la pandemia di Covid-19, è lo smart working. Modalità che ha davvero (e radicalmente), mutato il mondo del lavoro, offrendo nuovi modelli di gestione, delle attività professionali.
Siffatta procedura, infatti, consente ai dipendenti di lavorare da remoto, con vantaggi tangibili per molte persone. Come una maggiore flessibilità, fra orari e luoghi in cui svolgere il lavoro; e la possibilità di bilanciare, meglio, vita privata e professionale.
Da tempo, tuttavia, si parla di abolirne l’applicazione. Ma non revocarlo del tutto, significa, appunto, riconoscere l’importanza di un equilibrio fra produttività, e benessere dei lavoratori. Poiché lo smart working, favorisce la riduzione del traffico, e dei costi di trasporto, contribuendo a migliorare la qualità della vita, e la sostenibilità ambientale.
Molte aziende, inoltre, hanno scoperto che, il lavoro da remoto, non solo è compatibile con una performance più alta, ma la stimola, grazie a una maggiore autonomia. Mantenere lo smart working, insomma, significa offrire un’opportunità concreta, adattandocisi ai cambiamenti di un mondo sempre più digitalizzato e interconnesso.
Ritorno in ufficio
JPMorgan Chase, la più grande banca degli Stati Uniti, ha annunciato la fine dello smart working, chiedendo ai suoi dipendenti di tornare in ufficio, cinque giorni su cinque. La decisione, segna un cambio di rotta, rispetto alla politica di lavoro flessibile, introdotta durante la pandemia di Covid-19. All’attuale, la banca ha oltre 300.000 dipendenti, al livello globale, e la nuova direttiva verrà comunicata, ufficialmente, nelle prossime settimane.
A partire da cui, JPMorgan richiederà ai suoi dipendenti di lavorare in presenza, tutti i giorni della settimana, eliminando, quindi, il regime attuale, con cui si prevedevano tre giorni in ufficio, e due da remoto. Già nel 2021, era iniziata una progressiva riduzione dello smart working, dovendo, dal 2023, i direttori esecutivi, lavorare in sede. Adesso, la banca intende estendere questa misura a tutti i dipendenti, uniformando la situazione.
Perché annullare lo smart working
L’amministratore delegato di JPMorgan, Jamie Dimon, ha spiegato che, la presenza fisica in ufficio, migliora la collaborazione, e aumenta la produttività. Poiché, secondo Dimon, il lavoro in presenza favorisce una comunicazione più immediata, e stimola un ambiente di lavoro più dinamico. Decisione, questa, che si inserisce nel dibattito globale, sul futuro del lavoro post-pandemia, ove molte aziende continuano a offrire forme di lavoro flessibile.
Nonostante la volontà di JPMorgan, il ritorno al lavoro d’ufficio non è, comunque, privo di sfide. Come palesato dall’esperienza di Amazon, nel 2023, con la resistenza dei dipendenti abituati al lavoro remoto. Motivo per cui, alcuni potrebbero vedere il ritorno in ufficio, solo come una limitazione delle proprie libertà lavorative.
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