Opa di Banco BPM su Anima, dal governo “niente golden power”
La scelta del governo italiano di non esercitare il golden power segue l’approvazione incondizionata dell’Antitrust all’operazione. Intanto sono in corso discussioni con la BCE sull’applicazione del Danish Compromise, coinvolta anche EBA. L'articolo Opa di Banco BPM su Anima, dal governo “niente golden power” proviene da FundsPeople Italia.
Nessun esercizio dei poteri speciali ai sensi della normativa golden power nell’operazione pubblica di acquisto (OPA) avviata da Banco BPM su Anima Holding. È lo stesso istituto milanese a comunicare di aver ricevuto la delibera del Consiglio dei ministri (datata 10 gennaio) con cui è stato accolto la proposta del MEF di non esercitare i poteri speciali. Il via libera dell’esecutivo arriva alla vigilia del CdA di Banco BPM (calendarizzato il 21 gennaio) e segue l’approvazione “incondizionata” dell’AGCM all’acquisizione del controllo di Anima.
“Per quanto riguarda le condizioni di efficacia connesse alle altre autorizzazioni regolamentari previste dalla normativa vigente, stanno proseguendo le relative istruttorie nei termini di legge”, si legge in una nota.
Cosa farà la BCE?
Allo stesso modo, si legge ancora, per quanto attiene alla condizione di efficacia relativa al positivo riscontro da parte della banca centrale in merito alla conferma che Banco BPM possa continuare ad applicare il cosiddetto “Danish Compromise”, “stanno proseguendo le valutazioni da parte della BCE, che includono il coinvolgimento della European Banking Authority”. La disciplina regolamentare prevista dall’art.49 del CRR - Capital Requirements Regulation, approvato dall’UE nel 2012 con la presidenza della Danimarca (da cui la denominazione), secondo un chiarimento dell’EBA potrebbe essere applicata anche “qualora una controllata assicurativa di una banca realizzi un investimento azionario”. Il caso dell’Opa totalitaria avviata da Banco BPM tramite la sua controllata Banca BPM Vita a novembre dello scorso anno potrebbe dunque rientrare nell’ambito della disciplina. Da qui la scelta di Francoforte di coinvolgere l’Authority europea sul punto (che si dovrà esprimere sullo stesso tema sull’acquisizione di Axa IM da parte di BNP Paribas). Secondo gli analisti di Mediobanca, in ogni caso, l'operazione Banco Bpm-Anima “riceverà il via libera dell’autorità di vigilanza, insieme a Bnp-Axa e a probabili future operazioni simili”.
L’ombra di Unicredit
Sull’Opa dell’istituto guidato da Giuseppe Castagna sulla SGR milanese, si estende anche l’ombra di una parallela operazione avviata da Unicredit che il 25 novembre ha lanciato un’operazione pubblica di scambio volontaria (OPS) su Banco BPM per 10,1 miliardi di euro, interamente in azioni. La riuscita dell’OPA su Anima potrebbe rendere più dispendiosa l’azione di piazza Gae Aulenti.
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