Limite pagamenti in contanti 2025

La soglia limite per effettuare pagamenti in contanti nel 2025, resta fissata alla soglia di € 5.000. Nessuna novità, quindi rispetto allo scorso anno. La soglia in commento riguarda il trasferimento di denaro e titoli al portatore in euro o valuta estera, effettuato a qualsiasi titolo sia da persone fisiche che giuridiche. A prevedere tutto […] L'articolo Limite pagamenti in contanti 2025 proviene da Fiscomania.

Jan 22, 2025 - 17:49
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Limite pagamenti in contanti 2025

La soglia limite per effettuare pagamenti in contanti nel 2025, resta fissata alla soglia di € 5.000. Nessuna novità, quindi rispetto allo scorso anno. La soglia in commento riguarda il trasferimento di denaro e titoli al portatore in euro o valuta estera, effettuato a qualsiasi titolo sia da persone fisiche che giuridiche. A prevedere tutto questo è il comma 3-bis dell’art. 49 del D.Lgs n. 231/07 (per come modificato dalla lettera b) del co. 384 art. 1 della Legge n. 197/22).

Le regole per i pagamenti in contanti

L’utilizzo di denaro contante per i pagamenti di beni e servizi è da sempre oggetto di attenzione, al fine di riuscire a combattere l’evasione fiscale. La soglia attualmente consentita per pagare in contanti è fissata ad € 4.999,99. Tale valore riguarda anche titoli al portatore in euro o in valuta estera.

È importante sottolineare che il limite si applica all’importo totale della transazione. Pertanto, non è consentito suddividere un pagamento superiore a 5.000 euro in più operazioni di minor valore per eludere la normativa

La soglia sopra indicata trova applicazione per tutte le operazioni effettuate tra persone fisiche o tra persone giuridiche (compresi gli enti collettivi e le società). Ogni transazione superiore a tale soglia, richiederà un pagamento tracciabile (carta di credito, bonifico bancario, etc). Tuttavia, resta comunque sempre possibile effettuare il pagamento in parte in contanti in parte con altri strumenti tracciabili, come il bonifico oppure l’assegno.

Denaro contante, evasione e rischi riciclaggio

Il limite all’utilizzo di denaro era sceso, negli anni precedenti, con l’intendo di ridurre le possibilità di evasione ed i rischi legati al riciclaggio di denaro, soprattutto nelle transazioni tra privati e professionisti ed imprese. Il riciclaggio attraverso l’utilizzo di denaro avviene, spesso, attraverso l’acquisto di beni dall’elevato valore. Questo in considerazione dell’anonimato ottenibile e della difficoltà di tracciare il movimento dei fondi.

Tuttavia, ormai da anni, siamo abituati a continui cambiamenti di fronte sui limiti legati all’utilizzo del denaro sia in relazione agli obiettivi del Governo, ed alle libertà che si vogliono garantire ai cittadini. Sicuramente è stato fatto qualche passo in avanti per incentivare l’utilizzo degli strumenti tracciabili (come carte o bancomat) negli ultimi anni, ma sicuramente l’abitudine degli italiani per l’utilizzo del contante è difficile da sradicare.

Prospettive future

Entro il 10 luglio 2027, gli Stati membri dell’Unione Europea dovranno adeguarsi al Regolamento (UE) 2024/1624, che stabilisce un limite massimo uniforme di € 10.000 per i pagamenti in contante. Tuttavia, i singoli paesi possono adottare soglie inferiori, come è al momento il caso dell’Italia.

Limiti per i pagamenti in contanti in Europa

Di seguito, una panoramica dei limiti attualmente in vigore in alcuni Stati membri:

È importante notare che, sebbene alcuni paesi non abbiano fissato un limite legale per i pagamenti in contanti, possono esistere altre normative o prassi che influenzano l’uso del contante.

Le sanzioni in caso di superamento del limite per i pagamenti in contanti

Le sanzioni previste per la violazione di denaro contante sono quelle previste dal D.Lgs. n. 90/17. Queste prevedono una sanzione di importo pari all’importo fissato come limite di utilizzo del contante. Questo significa, ad esempio, che per l’anno corrente, l’importo della sanzione amministrativa applicabile in caso di violazione per chi non rispetta il limite è di 5.000 euro.

Deve essere evidenziato, inoltre, che in caso di superamento della soglia, sono previste sanzioni sia a carico di chi effettua il pagamento irregolare che per chi lo riceve, ma anche per chi omette di segnalare le irregolarità alle direzioni territoriali. In questo caso, trova applicazione la sanzione che va da un minimo di 3.000 euro a un massimo di 15.000 euro. Inoltre, in caso di prelievi di denaro contante superiori alla soglia, l’istituto può chiedere all’utente di giustificare l’operazione. In base alla risposta dell’utente, la banca deciderà se segnalare o meno l’operazione all’Unità di Informazione Finanziaria (UIF) di Banca d’Italia ai fini antiriciclaggio.

Trasferimento transfrontaliero di denaro contante

A partire dal 17 gennaio 2025, in conformità con il Decreto Legislativo n. 211/2024, chiunque entri o esca dal territorio dell’Unione Europea trasportando denaro contante per un valore superiore a 10.000 euro è tenuto a dichiararlo alle autorità doganali. La definizione di “denaro contante” include non solo le banconote e le monete, ma anche altri strumenti al portatore, come:

  • Assegni turistici
  • Assegni o vaglia cambiari
  • Carte prepagate

La mancata dichiarazione di tali somme può comportare sanzioni significative.

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Domande frequenti

Quali sono i vantaggi dell’utilizzo di banconote e monete nelle transazioni quotidiane?

L’uso di valuta fisica offre diversi vantaggi, tra cui la privacy nelle transazioni, l’immediatezza del pagamento e l’assenza di commissioni bancarie. Inoltre, può aiutare alcune persone a gestire meglio il proprio budget, avendo una percezione tangibile delle spese.

Esistono limiti all’utilizzo di denaro cartaceo in Italia?

Sì, in Italia esistono restrizioni sull’uso di banconote per transazioni di importo sopra 5.000 €. Questi limiti sono stati introdotti per contrastare l’evasione fiscale e il riciclaggio di denaro. È consigliabile verificare la normativa vigente per conoscere i limiti attuali.

Come posso proteggere il mio denaro fisico da furti o smarrimenti?

Per proteggere le proprie banconote e monete, è consigliabile utilizzare una cassaforte domestica per grandi somme, portare con sé solo il necessario e utilizzare portafogli sicuri. In viaggio, è meglio diversificare dove si tiene il denaro e considerare l’uso di una cassetta di sicurezza in hotel.

Quali sono le alternative all’uso di banconote e monete?

Le alternative includono carte di debito e credito, pagamenti digitali tramite smartphone, bonifici bancari, e valute digitali. Ognuna di queste opzioni ha i suoi pro e contro in termini di comodità, sicurezza e tracciabilità.

È sicuro conservare grandi somme di denaro fisico in casa?

Conservare grandi somme di denaro fisico in casa comporta rischi significativi. È generalmente più sicuro depositare il denaro in un conto bancario. Se si decide di tenere somme importanti a casa, è essenziale investire in una cassaforte di alta qualità e considerare un’assicurazione adeguata.

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