Imane Khelif esclusa dai Mondiali di boxe femminile 2025 in Serbia: “Non è idonea”
La scelta presa dall'Iba, guidata dal russo Umar Kremlev e già contestata dal Cio, basandosi sui test a cui l'algerina si era sottoposta nel 2023 L'articolo Imane Khelif esclusa dai Mondiali di boxe femminile 2025 in Serbia: “Non è idonea” proviene da Il Fatto Quotidiano.
![Imane Khelif esclusa dai Mondiali di boxe femminile 2025 in Serbia: “Non è idonea”](https://st.ilfattoquotidiano.it/wp-content/uploads/2024/08/03/imane-khelif-1-1050x551.jpg?#)
La pugile algerina Imane Khelif non potrà gareggiare nei Campionati del Mondo di Boxe Femminili 2025, in programma a Nis in Serbia, dall’8 al 16 marzo. La scelta è stata presa dall’International Boxing Association (Iba), l’organizzazione con a capo il russo Umar Kremlev che organizza la manifestazione, e che già l’anno passato le proibì di partecipare al Mondiale perché non in possesso dei criteri d’idoneità.
La posizione dell’Iba, che dal 2023 è stato privato del riconoscimento di organo di governo internazionale di pugilato, non è stata riconosciuta dal Comitato olimpico internazionale (Cio) che ha definito i test di idoneità di genere Iba “difettosi e illegittimi” e ha consentito la partecipazione sia di Khelif che del pugile taiwanese Lin Yu-ting alla Olimpiadi di Parigi 2024. Giochi che hanno visto l’algerina ottenere la medaglia d’oro tra una marea di polemiche, soprattutto dopo il match con l’italiana Angela Carini.
Negli scorsi mesi, i test effettuati dall’Iba sono stati fortemente contestati dal Cio, perché basati su parametri che sono cambiati in corsa. Insomma, non c’è nessuna prova che Khelif abbia i cromosomi XY propri degli uomini. Secondo le regole del Cio, invece, i valori dell’atleta rispettano le soglie stabilite per competere in campo femminile: Khelif – per quello che sappiamo – è un’atleta intersex e iperandrogina. Ovvero, una donna con una eccessiva produzione di ormoni maschili (androgeni), in particolare di testosterone.
In maniera indipendente dalla posizione del Cio, il segretario generale e Ceo dell’Iba Chris Roberts ha però insistito sul fatto che i test di idoneità di genere dell’organizzazione proseguiranno durante i campionati mondiali femminili di quest’anno. “Imane Khelif non è idonea per i nostri Campionati del mondo, non soddisfa i criteri di ammissibilità. Il nostro regolamento tecnico stabilisce chiaramente i requisiti e i criteri per l’evento”, ha affermato nel corso di una conferenza stampa a Nis. “Conduciamo test di idoneità di genere in modo casuale e li condurremo durante i Campionati del mondo qui”, ha poi concluso.
Nella giornata di giovedì, il nome di Khelif è tornata a far discutere dopo che Donald Trump, annunciando un ordine esecutivo per vietare che atlete transgender gareggino con le donne nello sport, ha citato erroneamente il caso della pugile algerina. “Chi può dimenticare le Olimpiadi dello scorso anno, dove un pugile uomo ha rubato la medaglia d’oro dopo aver brutalizzato le sue avversarie al punto che una campionessa (l’azzurra Carini) si è dovuta ritirare dopo soli 46 secondi. Due donne che hanno completato la transizione hanno finito per vincere due medaglie d’oro”, ha dichiarato Trump, allargando il discorso anche alla pugile taiwanese Lin Yu Ting.
L'articolo Imane Khelif esclusa dai Mondiali di boxe femminile 2025 in Serbia: “Non è idonea” proviene da Il Fatto Quotidiano.