HP ZBook Power 16 G11, una workstation per grandi performance (anche pad alla mano)
Un computer di fascia alta per chi lavora con programmi "pesanti". A fine giornata, poi, mica va spento: con i videogiochi viaggia alla grande
Una macchina potente, in grado di offrire prestazioni elevate, soprattutto per quanto riguarda montaggio di video, CAD, modellazione e rendering 3D. Una workstation affidabile, che richiede tuttavia una premessa: HP ZBook Power 16 G11 non è un prodotto pensato per chi usa quotidianamente il computer per mandare mail, fare presentazioni e navigare sul web. Oltre al costo – importante – il device merita di essere spinto. Come vedremo, anche lato gaming è un prodotto intrigante: chi ha videogiochi Steam pronti all’uso, quando è il momento di chiudere la giornata e dedicarsi al relax il device fa eccome il proprio dovere.
HP ZBook Power 16 G11, la recensione
A livello costruttivo l’HP ZBook Power 16 G11 è un prodotto dall’estetica essenziale, non così distante dal predecessore G10. Il chassis è completamente in alluminio, con finitura opaca. I bordi sono più arrotondati e l’apertura dello schermo è facilitata: basta una mossa col pollice per sollevarlo senza spostare la workstation di un millimetro. Non siamo sul terreno dei portatili, dunque il peso è un aspetto di cui tenere conto: poco oltre i 2,1 kg. Un ingombro non da poco per chi fa tante volte avanti e indietro dal lavoro. Per l’ufficio domestico è invece un prodotto che permette un salto di qualità nelle prestazioni.
Nel corso del nostro test ci siamo cimentati con uno stress quotidiano non ovviamente all’altezza di tutte le potenzialità della macchina. Non essendo pratici di CAD o render 3D, abbiamo però spinto la workstation con installazioni di giochi pesanti, streaming e un lavoro costante per intere giornate. Il verdetto è che si tratta di un top di gamma estremamente affidabile e versatile, un investimento sia per le aziende, sia per i liberi professionisti con la passione per il gaming.
Su StartupItalia ci teniamo a considerare anche l’aspetto ludico della tecnologia. Ecco perché ci ha caduta più volte la mascella di fronte all’esperienza, pad alla mano, di Indiana Jones e l’Antico Cerchio, videogioco uscito a fine 2024 e che necessita per forza di un motore adeguato per poter girare al meglio e sconvolgere con le proprie cinematiche fatte di natura selvaggia e panorami di una bellezza rara.
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Nel corso delle nostre giornate sull’HP ZBook Power 16 G11 abbiamo apprezzato la silenziosità del device e le sue performance. Il processore è un Intel Core Ultra 7, con 32 GB di memoria; la scheda grafica è NVIDIA RTX 1000 (6 GB). Nota dolente nel corso del nostro test riguarda il trackpad: per quanto preciso in poco tempo abbiamo preferito affidarci a un mouse più veloce ed efficiente.
La batteria non è una questione di cui preoccuparsi. Dovendolo perlopiù tenere in ufficio o a casa, la workstation riesce a servire abbondantemente un’intensa giornata lavorativa. In caso di surriscaldamento le ventole in High Performance si attivano e si mantengono a una rumorosità più che accettabile. Nel caso in cui un programma sia particolarmente pesante, l’affidabilità delle ventole è una condizione fondamentale. Come abbiamo detto HP ZBook Power 16 G11 è un prodotto ideale anche per il gaming.
Insomma, una workstation per ottime prestazioni sia lato azienda sia liberi professionisti. Un prodotto, però, da considerare soltanto nel caso in cui si abbiano necessità specifiche per il proprio lavoro. Non vale la pena per un project manager o un giornalista, ma molto di più per un ingegnere o un creativo.