Global Risks Report, tra i principali rischi ci sono i conflitti internazionali e l'ambiente

“Le crescenti tensioni geopolitiche, l’erosione della fiducia globale e la crisi climatica stanno mettendo a dura prova il sistema globale come mai prima d'ora”, ha dichiarato Mirek Dušek, Managing director del World Economic Forum. L'articolo Global Risks Report, tra i principali rischi ci sono i conflitti internazionali e l'ambiente proviene da FundsPeople Italia.

Jan 16, 2025 - 11:09
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Global Risks Report, tra i principali rischi ci  sono i conflitti internazionali e l'ambiente

Crescenti sfide geopolitiche, ambientali, sociali e tecnologiche. Sono queste le principali preoccupazioni a livello globale, per quest'anno, secondo la ventesima edizione del Global Risks Report del World Economic Forum.

Come si può vedere nel grafico a seguire, i conflitti armati tra Stati sono considerati il rischio globale immediato più urgente per il 2025, con quasi un quarto degli intervistati che li considera la preoccupazione maggiore per il prossimo anno. Per il secondo anno consecutivo, misinformazione e disinformazione restano i principali rischi di breve periodo. Altri rischi rilevanti di breve periodo sono gli eventi meteorologici estremi, la polarizzazione sociale, lo spionaggio informatico e i conflitti armati.

Invece, per quanto riguarda il lungo periodo, a dominare sono i rischi ambientali con eventi meteorologici estremi, scomparsa della biodiversità e collasso degli ecosistemi, cambiamenti critici dei sistemi terrestri e scarsità di risorse naturali in cima alla classifica dei maggiori rischi per i prossimi dieci anni.

Il panorama di lungo periodo è inoltre offuscato dai rischi tecnologici legati alla misinformazione, alla disinformazione e ai possibili impatti negativi delle soluzioni di intelligenza artificiale.

“Le crescenti tensioni geopolitiche, l’erosione della fiducia globale e la crisi climatica stanno mettendo a dura prova il sistema globale come mai prima d'ora”, ha dichiarato Mirek Dušek, Managing director del World Economic Forum. “In un mondo segnato da divisioni sempre più profonde e rischi a cascata, i leader globali hanno una scelta: promuovere la collaborazione e la resilienza o affrontare un'instabilità crescente. La posta in gioco non è mai stata così alta”.

Prospettive per il prossimo decennio

Il rapporto, che si basa sulle opinioni di oltre 900 esperti di rischi globali, responsabili politici e business leader intervistati a settembre e ottobre 2024, delinea un quadro piuttosto cupo per il decennio a venire. Gli intervistati sono molto meno ottimisti sulle prospettive globali di lungo periodo rispetto a quelle più immediate. Quasi due terzi degli intervistati prevedono un panorama globale turbolento entro il 2035, in particolare a causa dell'intensificarsi delle sfide ambientali, tecnologiche e sociali.

Inoltre, oltre la metà degli intervistati si aspetta una certa instabilità entro i prossimi due anni, a testimonianza della diffusa frattura della cooperazione internazionale. Le proiezioni di lungo periodo segnalano sfide ancora più grandi, poiché si prevede che i meccanismi di collaborazione dovranno affrontare pressioni crescenti.

Come sottolineato nel report, tutti i 33 rischi identificati nel ranking aumentano di gravità nel lungo periodo, riflettendo le preoccupazioni degli intervistati circa l'aumento della frequenza o dell'intensità di questi rischi nel corso del prossimo decennio.

“Dai conflitti ai cambiamenti climatici, stiamo affrontando crisi interconnesse che richiedono un'azione coordinata e collettiva”, afferma Mark Elsner, responsabile della Global Risks Initiative del World Economic Forum. “È urgente un rinnovato impegno per ricostruire la fiducia e promuovere la cooperazione. Le conseguenze dell'inazione potrebbero farsi sentire per le generazioni a venire”, conclude.

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