F1 | Esordi in rosso di Schumacher e Hamilton, le differenze secondo Piero Ferrari
Quello che ha colto Lewis Hamilton a Fiorano, dove l’inglese è sceso per la prima volta in pista lo scorso
Quello che ha colto Lewis Hamilton a Fiorano, dove l’inglese è sceso per la prima volta in pista lo scorso 22 gennaio alla guida di una Ferrari, la SF-23, è stato un autentico bagno di folla che ha portato migliaia di persona a riversarsi nelle zone limitrofe al tracciato per godersi il battesimo con la tuta del Cavallino del sette volte campione del mondo.
Una situazione che ha portato alla memoria un’altra prima volta, quella di Michael Schumacher avvenuta nel novembre 1995 sempre a Fiorano. Discutendo degli esordi in rosso dei due piloti che vantano il record di titoli vinti, sette a testa, Piero Ferrari ha sottolineato come tra i debutti di Schumi e Hamilton ci siano differenze.
Schumacher arrivava in Ferrari nel pieno della carriera dopo le due stagioni vincenti in Benetton mentre Hamilton, soprattutto negli ultimi anni dove la Mercedes ha fatto fatica con il regolamento a effetto suolo, chiuderà la propria esperienza professionale in rosso regalandosi un sogno e cercando di ritornare a riempire una bacheca iridata ferma al 2020.
“La situazione era diversa, lui aveva appena conquistato due mondiali, c’era molta pressione. Michael appariva forse freddo al grande pubblico ma, con chi lo conosceva da vicino, era invece molto cordiale. Ho sempre avuto un rapporto amichevole durato negli anni”, ha dichiarato il figlio del Drake in una recente intervista ad Autosprint.