Dalla Palestina ai femminicidi: al liceo Michelangiolo è di scena il forum
La preside Gambogi: “Un’esperienza di crescita per i ragazzi. Invece dell’occupazione, si tratta di una iniziativa molto costruttiva, che sta andando davvero molto bene. E’ questa la scuola che mi piace”
Firenze, 5 febbraio 2025 – Dal focus sulla Palestina ai femminicidi, dalla musica alle tecniche di autodifesa. Da lunedì scorso al liceo classico Michelangiolo è in programma il forum. Cinque giorni di dibattiti, di incontri e di confronti. Ma anche di occasioni più spensierate, per vivere la scuola in modo diverso e, soprattutto, in termini ben più costruttivi rispetto alle classiche occupazioni. Didattica sospesa e partecipazione altissima alle iniziative, che fino a tutto venerdì stanno animando lo storico liceo, sia la mattina che il pomeriggio.
Molto soddisfatta la dirigente Federica Gambogi: “Ecco la scuola che mi piace - sorride -. Da ottobre ho instaurato un tavolo di concertazione coi ragazzi per capire i loro bisogni e le loro esigenze. Noi dirigenti dobbiamo far così: parlare il più possibile coi nostri alunni. Io credo molto nella scuola del benessere, co-partecipata. Come scuola abbiamo aiutato i ragazzi a cercare i relatori più autorevoli e adeguati. Poi loro hanno fatto il resto. E sta andando benissimo. Gli studenti stanno gestendo il comitato di sicurezza e di accoglienza e stanno seguendo gli appuntamenti con estremo interesse”.
Ecco che nei giorni scorsi si è tenuto un ‘dibattito critico’ sul sistema scolastico e sono stati proiettati, e moderati, film del calibro de L'attimo fuggente e La pazza gioia.
Non solo. Si è poi parlato di salute mentale e, ieri, di Palestina, col poeta palestinese Khaled Juma collegato via Zoom da Ramallah e l’intervento di Ali Rashid, politico e giornalista. Tra i relatori, anche il giornalista Corrado Formigli. E poi, nel pomeriggio, laboratori di serigrafia, realizzazione di pannelli con bombolette spray e tanto spazio alla musica. Oggi, giornata dedicata alle donne, tra patriarcato e violenza. Stamani interverranno Maria Grazia Forli, madre di Vanessa Simonini, che è stata uccisa nel 2009 da quello che sarebbe dovuto essere un amico, e l’avvocato Carlo Voce, padre di Martina Voce, studentessa di Firenze accoltellata dall'ex fidanzato ad Oslo.
Da evidenziare anche il ‘safe space’, “spazio di confronto sicuro in cui studentesse e studenti possono liberamente esprimersi, per creare un confronto, senza paura di essere giudicati, ridicolizzati o attaccati per le loro opinioni, identità o esperienze personali”. In cattedra anche docenti del licei, per parlare ad esempio di poesia femminile. Ancora, corso teorico di autodifesa e prove in vista del prossimo concerto per raccogliere fondi per i familiari delle vittime dell’esplosione di Calenzano.